Adromischus

Adromischus marianae f. herrei aubergine

Genere: Adromischus
Famiglia: Crassulaceae
Habitat: Sudafrica e Namibia
Coltivazione: Richiedono un ambiente in pieno sole e ben arieggiato, con temperatura minima di 6-7°C. Frequenza delle innaffiature: ogni 15 gg circa in estate.
Curiosità:Il suo nome significa letteralmente “stelo abbondante”: cresce infatti in cespi  di foglie carnose, che si raggruppano a rosette.

L’Adromischus: caratteristiche salienti

Le piante del genere Adromischus sono piccole succulente originarie di Sud-Africa e Namibia. Sono caratterizzati da foglie spesse e carnose che crescono a cespi disponendosi a forma di rosetta. Sono piante tendenzialmente piccole, con altezza massima di una decina di centimetri. Tutte crescono soprattutto in larghezza, tappezzando la superficie del vaso.

Anche per le dimensioni ridotte, oltre che per la facilità di coltivazione, è uno dei generi più diffusi in commercio ed apprezzato anche fra chi non è abituato ad avere piante grasse nel proprio giardino o terrazzo. Per la loro capacità tappezzante, poi, si adattano bene alle composizioni in vaso. Le tante varietà dell’Adromiscus hanno forme molto diverse e particolari, date soprattutto dal tipo di foglia (che può essere rotonda, piatta, più o meno squadrata o allungata). Se esposte al sole, sulla foglia possono comparire screziature di colore giallo.

Le fioriture, invece, sono poco brevi e poco appariscenti. Al centro della pianta spunta una spiga dotata di piccoli fiorellini giallini o verde chiaro, che compare in primavera ed estate. Questa spiga è spesso attaccata dagli afidi ed è quindi bene procedere con una buona disinfestazione non appena si notano i primi segni di eventuali parassiti.

adromischus leucophyllus

Adromischus leucophyllus

Adromischus Cooperi

Adromischus cooperi

Varietà e Tipologie

Queste le principali specie di Adromischus:

Adromischus alstonii
A. bicolor
A. caryophyllaceus
A. cooperi
A. cristatus
A. diabolicus
A. fallax
A. filicaulis
A. hemisphaericus
A. humilis
A. inamoenus
A. leucophyllus
A. liebenbergii
A. maculatus
A. mamillaris
A. marianae (variante: immacolatus)
A. marianae (variante: herrei)
A. maximus
A. montium-klinghardtii
A. nanus
A. phillipsiae
A. roaneanus
A. schuldtianus
A. sphenophyllus
A. subdistichu

Consigli per la coltivazione

Gli Adromischus sono facili da coltivare e molto resistenti anche al freddo anche se, come già detto, va fatta attenzione ad eventuali infezioni di parassiti.
Questi i principali accorgimenti che consigliamo di seguire ottenere piante sane e di bell’aspetto:

  • Una posizione dove la pianta possa ricevere moltissima luce. Se coltivate in casa dovrete fare attenzione perciò a lasciare vicino ad una finestra ben soleggiata. I raggi del sole diretti potrebbero, però, raggrinzire le foglie quindi è bene fare attenzione che non siano presenti per troppe ore al giorno.
  • Scegliere un ambiente ben ventilato.
  • Gli Adromischus prosperano in ambienti caldi (ideali sono i 24 °C circa), ma resistono bene anche a temperature molto più basse. Il loro limite è di 5 – 10 °C. In inverno è bene sistemarli in un ambiente riparato e soprattutto al riparo dalla pioggia: il ristagno dell’acqua fra il fogliame le può essere fatale.
  • Annaffiature regolari in estate (ogni quindici giorni circa), scarse in inverno (una al mese). Se però la pianta si trova in appartamento avrà bisogno di innaffiature più frequenti per resistere alla secchezza dell’ambiente.
  • Un terriccio ben drenato: ad esempio, un mix di torba e sabbia con l’aggiunta di un po’ di ghiaia. La concimazione può essere limitata al periodo vegetativo e dopo eventuali rinvasi, sempre con i fertilizzanti specifici.
  • Le piante rimangono di dimensioni modeste in altezza ma hanno, come già detto, un’alta capacità tappezzante. Il rinvaso non serve, quindi, ad aumentare le dimensioni della pianta (a meno che non la si voglia far sviluppare in larghezza) ma è utile per mantenerla in buona salute e rallentarne l’invecchiamento.

Si possono ottenere nuovi esemplari di Adromischus molto facilmente attraverso talea, partendo dalle foglie. Basta recidere una foglia sana, farla riposare un giorno in ambiente caldo per fare asciugare la ferita, infine sistemarla in posizione verticale in un vaso con terriccio adatto.

È consigliabile iniziare le talee quando la pianta comincia ad invecchiare; gli Adromischus, infatti, dopo alcuni anni cominciano a disseccarsi e perdere le loro foglie anche se coltivati in condizioni ottimali.

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