Agave scabra

Genere:

Agave

Famiglia:

Agavoideae

Habitat:

Questa Agave è originaria del Texas e del Messico. Può crescere ad un’altitudine di 500-1500; è molto comune in creste e canyon, su suoli sabbiosi e calcarei nella macchia desertica.

Sinonimi:

Agave asperrima
Agave caeciliana

Descrizione:

L’agave scabra è una succulenta di dimensioni medio grandi, acaulescente a gambo molto corto; forma una rosetta a ventosa alta fino a 1 m e larga 2 m. Le poche e lunghe foglie sono oblanceolate, rigide e acuminate; sono ruvide e glauche verde-bluastre, profondamente canalizzate, e presentano spine marginali e terminali spesse, brune. L’infiorescenza è paniculata, generalmente non superiore a 4,5 m: in ogni grappolo sono presenti 14-18 fiori gialli.

Coltivazione:

L’agave scabra viene solitamente coltivata all’aperto in bordure o giardini rocciosi; se coltivata in vaso, crescerà più lentamente e diventerà più piccola. Necessita di pieno sole e di un terreno ben drenato, sabbioso e leggermente acido. È meglio evitare le forti gelate, anche se teoricamente è resistente fino a -9°C, in particolare quando è asciutto: durante l’inverno va tenuta in un luogo fresco e al riparo dal gelo. In estate cresce abbastanza velocemente se fornita di acqua abbondante (ma annaffiando solo quando il terreno è completamente asciutto); durante l’inverno, va annaffiata solo quanto basta per evitare che le foglie avvizziscano.

Propagazione:

La propagazione può essere effettuata per seme o polloni basali: vanno rimossi durante la primavera o l’estate, si lasciano asciugare le talee per alcuni giorni, poi si mettono nel compost.

Curiosità:

L’agave scabra ha molti usi tradizionali: forniva cibo e bevande; ha prodotto fibre robuste per le corde; veniva utilizzata nella fabbricazione della carta, ma anche nella costruzione di recinzioni ed edifici. Si può trovare sia nei riti religiosi che come materiale per armi.

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