Albuca

albuca spiralis

Genere: Albuca
Famiglia: Asparagaceae (liliaceae, secondo precedenti classificazioni)
Habitat: Africa e Penisola arabica
Coltivazione: Scegliete un terreno molto drenante e innaffiate con parsimonia soprattutto in primavera ed estate, quando la pianta è in riposo vegetativo. A fine estate/autunno, con lo spuntare delle foglie, riprendere annaffiature regolari.
Curiosità: Ci sono due teorie sulle origini del nome Albuca: secondo alcuni, deriva dal latino albus cioè bianco, e viene dal colore dei fiori della prima specie descritta in questo genere. Altri fanno notare che Albucus è, sempre in latino, il nome di una pianta affine – l’Asfodelo.

Le Albuca: caratteristiche salienti

Le piante del genere Albuca sono piantine erbacee originarie di Africa e Arabia, alcune delle quali possono essere fatte rientrare fra le piante succulente per i bulbi da cui spuntano gli steli.

Sono piantine di piccole dimensioni (max. 10-15 cm.), con steli verdi, erbacei, che spuntano dal bulbo.
La loro caratteristica più particolare è la forma di questi steli, che terminano ciascuno con una foglia che tende ad arricciarsi e assumere così forme particolari. Non è facile, in effetti, distinguere la fine dello stelo e l’inizio della foglia, per cui sembra che sia lo stesso stelo che si arriccia.

Questo effetto è evidente in particolare nelle poche specie coltivate, soprattutto nell’Albuca spiralis.

I fiori sono piccoli, campanulati, con colori che variano dal bianco al giallo al verdastro. Sono molto graziosi anche se non appariscenti, e dotati di un profumo leggero e gradevole.

albuca-spiralis

Albuca spiralis

Albuca

Albuca humilis

Varietà e Tipologie

Il genere Albuca è costituito in totale da una cinquantina di specie circa. Fra queste, quelle coltivate sono:

  • Albuca namaquensis
  • A. spiralis

Consigli per la coltivazione

Le piante del genere Albuca vengono molto utilizzate per i giardini rocciosi, ai quali conferiscono un aspetto vivace e inconsueto. Ecco i nostri consigli di coltivazione:

  • ESPOSIZIONE: Scegliete una posizione in pieno sole, ma riparata dai raggi diretti nelle ore più calde della giornata.
  • TEMPERATURA: Resiste anche a brevi gelate, anche fino a -5°C. Questa caratteristica la rende molto adatta alla coltivazione outdoor in climi non molto rigidi.
  • INNAFFIATURE: Originaria dell’altro emisfero, è una specie dormiente in estate. Innaffiare con molta parsimonia in primavera ed estate e ricominciare con innaffiature regolari in autunno, con lo spuntare delle nuove foglie.
  • TERRENO: Il rischio di marciume del bulbo è molto alto e per questo, oltre a far attenzione a non eccedere con le innaffiature, è necessario scegliere un terreno molto drenante, ricco di inerti.
  • CONCIMAZIONE: Concimate una sola volta all’anno, appena all’inizio della primavera.
  • RINVASO: Una volta messi a dimora i bulbi non hanno, generalmente, necessità di rinvaso.
  • RIPRODUZIONE: I semi generalmente germinano dopo una settimana senza particolari difficoltà, se lasciati in un terriccio leggermente umido e in luogo caldo e moderatamente luminoso. Come metodo per la propagazione si può utilizzare anche la divisione dei cespi, che ha il vantaggio di dare piante già adulte.

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