Albuca namaquensis
Genere:
Albuca
Famiglia:
Asparagaceae (liliaceae, secondo le classificazioni precedenti)
Habitat:
L’Albuca namaquensis, originaria del Capo Orientale in Sud Africa, cresce nei terreni sabbiosi lungo le regioni costiere che si estendono dalla periferia meridionale di Port Elizabeth alla Riserva Naturale della Baia di Sardegna. Questa specie fiorisce tra novembre e marzo, aggiungendo un’esplosione di colore durante questo lasso di tempo.
Sinonimi:
Albuca ausensis
Albuca avasimontana
Albuca circinata
Dipcadi ausense
Dipcadi avasimontanum
Ornithogalum namaquense
Descrizione:
L’Albuca namaquensis, conosciuta come Albuca costiera, presenta una notevole gamma di variazioni naturali, tra cui Albuca circinata è una delle sue forme locali o morfologiche. Questa pianta cresce dai bulbi e subisce un periodo di dormienza dopo la fioritura, perdendo le foglie durante questo periodo. Il peduncolo fiorale, che raggiunge i 350 mm di lunghezza, rimane non ramificato. Gli eleganti fiori, appesi con grazia o annuenti, mostrano sfumature di verde e senape pallido, creando uno spettacolo di grande impatto visivo davvero accattivante. Il bulbo dell’Albuca namaquensis è globoso, parzialmente esposto dal suolo, e tende a formare grappoli. Le sue tuniche sono bianche e membranose. Dal bulbo emergono numerose foglie erbacee, che misurano 15-23 cm di lunghezza e 2 mm di diametro. Stanno in posizione eretta, appaiono lisci e dritti o con deliziosi riccioli e punte a spirale. Il grado di spiralizzazione varia a seconda del clone e della quantità di luce solare ricevuta durante la crescita delle foglie. L’infiorescenza, o racemo, è caratterizzata da un peduncolo liscio che si allarga vicino alla base, raggiungendo altezze fino a 35 cm. Il racemo stesso è densamente ricoperto di pochi fiori, mentre i pedicelli da eretti a reclinati misurano 12-18 mm di lunghezza. Le brattee sono ovate con apici appuntiti. L’involucro campanulato si estende per 12-16 mm, con i tepali esterni che mostrano toni ocra e carene verde oliva, mentre i tepali interni sono lunghi e vanno dal giallo brillante al giallo-verde opaco con carene verdi. Tutti gli stami portano antere e lo stile prismatico corrisponde in lunghezza all’ovaio. Inoltre la pianta emana un gradevole profumo.
Coltivazione:
L’Albuca namaquensis, originaria delle regioni piovose invernali dell’Africa sud-occidentale, svela il suo accattivante spettacolo di foglie in miniatura all’inizio dell’inverno. Per un’arricciatura ottimale delle foglie, si consiglia di fornire un’ampia illuminazione. Questa specie prospera ancora più splendidamente in ambienti caldi e secchi. Tuttavia, coltivare con successo l’Albuca namaquensis per un periodo prolungato può rivelarsi impegnativo. Essendo una pianta a crescita invernale e a dormienza estiva, necessita di condizioni quasi asciutte durante la dormienza per evitare il restringimento del bulbo e il marciume. Il suo riposo estivo deve essere assoluto, in attesa degli effetti rinfrescanti dell’autunno prima di iniziare il nuovo fogliame. Durante il caldo estivo, questa pianta può presentare o meno il fogliame. Finchè il bulbo rimane solido, la pianta è in buona salute e ringiovanirà quando il nuovo fogliame emergerà in autunno. L’Albuca namaquensis è un’ottima aggiunta ai giardini rocciosi del sud. Per quanto riguarda l’esposizione, questa specie preferisce il sole diretto, anche se può bruciare in luoghi caldi, soleggiati e secchi. Durante la crescita, l’Albuca namaquensis deve essere annaffiata con parsimonia, poiché è una pianta che non necessita di acqua. L’arricciamento delle punte delle foglie è influenzato dalle condizioni climatiche: condizioni fresche e secche favoriscono l’arricciamento, mentre condizioni calde e umide danno luogo a punte erette, dritte e non arricciate. Quando iniziano a comparire i fiori, le annaffiature devono essere ridotte per evitare il marciume. Se le piante si asciugano eccessivamente, entrano in uno stato di dormienza.
Propagazione:
La propagazione dell’Albuca namaquensis può avvenire per divisione o per seme. La germinazione dei semi è generalmente semplice. Per ottenere risultati ottimali, si consiglia di propagare i semi durante l’autunno e l’inverno, utilizzando come substrato di coltivazione una miscela di torba umida e perlite. Per mantenere l’umidità, coprire il vaso e la pianta con un sacchetto di plastica fissato saldamente con un elastico. In questo modo si impedisce all’umidità di fuoriuscire. Posizionate il vaso in una zona con luce solare indiretta o sotto una fonte di luce fluorescente. Una volta che la pianta si è sviluppata, può essere rinvasata nel suo normale terriccio. In caso di divisione o di rimozione delle propaggini, si consiglia di rinvasare la pianta separata o le propaggini nel loro normale terriccio.
Curiosità:
Il nome “Albuca” deriva dalla parola latina “albus”, che significa “bianco”. Probabilmente si riferisce al colore bianco della membrana che ricopre il bulbo della pianta. “Namaquensis” si riferisce alla regione in cui si trova la pianta, il Namaqualand, nell’Africa sud-occidentale. Questo nome rende omaggio all’habitat nativo della pianta. I fiori dell’Albuca namaquensis non sono solo belli da vedere, ma attirano anche gli impollinatori, come api e farfalle. Questi visitatori svolgono un ruolo fondamentale nel ciclo riproduttivo della pianta, garantendo la produzione di semi e la continuazione della specie.
Sito Web Ufficiale:
www.giromagi.com
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