Alla scoperta delle asclepiadacee
Dopo avervi dato, nelle settimane precedenti, alcuni consigli per avere piante succulente sempre più belle, oggi facciamo la conoscenza con una famiglia particolare: quella delle Asclepiacacee.
Una famiglia numerosa
La famiglia delle Asclepiadaceae comprende, in totale, circa 200 generi e 2.000 specie diverse. Rientra, a sua volta, nell’ordine delle Gentianales.
Si tratta di piante originarie per lo più della fascia tropicale e sudtropicale, ma alcune specie si trovano anche in Italia – soprattutto a Lampedusa, per il suo clima particolarmente caldo, e in altre zone della Sicilia.
Le Asclepiadacee comprendono molte tipologie diverse: per la maggioranza si tratta di piante erbacee, arbusti rampicanti, liane, più raramente alberi. Non tutte le specie di Asclepiadacee sono succulente; quelle che lo sono, possono essere di due tipi. Alcune hanno foglie succulente che crescono intorno ad un fusto più fine, oppure possono avere direttamente fusti succulenti con assenza di foglie – un adattamento, questo, tipico degli habitat più aridi.
In mezzo a tanta varietà, gli appassionati di piante grasse conoscono le asclepiadacee soprattutto grazie ai loro fiori: sono loro infatti che ci regalano alcuni fra i più bizzarri e particolari fra quelle che il mondo delle succulente ci possono offrire.
La struttura dei fiori delle Asclepiadacee
Le piante di questa famiglia hanno fiori dotati di una struttura di base assai comune nel regno vegetale: 5 sepali più o meno liberi, 5 petali, 5 stami generalmente saldati fra loro; i fiori possono presentarsi anche raggruppati in infiorescenze complesse e sono ermafroditi.
Questa struttura, apparentemente semplice, viene declinata tuttavia in moltissime forme e derivazioni.
I petali possono essere estremamente carnosi, colorati e fusi in un’unica forma, come nel caso della stupenda e vistosissima Huernia Zebrina (cercala nel nostro shop insieme alle altre varietà di huernia). Talvolta si uniscono fra loro e si chiudono fino a diventare delle piccole palle quasi completamente chiuse, come nel caso della Dischidia.
Oppure, possono essere petali lunghi e ben separati, come sono i fiori del Piaranthus decorus, o possono avere ciascuno la forma di un piccolo martelletto come avviene nella Asclepias curassavica, o ancora curvare in un elegante fiore tubiforme come in molte varietà di Ceropegia.
Nella Periploca angustifolia, una specie presente anche in Sicilia, i sepali e i petali sembrano invertirsi per importanza e splendore: i primi, elegantemente piegati all’indietro, sono molto più grandi dei secondi – che si protendono invece come cinque ganci (carnosi ma sottili) che formano la corona.
Le dimensioni dei fiori delle asclepiadacee sono estremamente varie; il loro odore generalmente non è percepibile dall’olfatto umano ma quando lo è non è certo dei più gradevoli – si tratta infatti di un odore che ricorda la carne marcia, utile ad attirare gli insetti impollinatori.
La bellezza delle Stapelie
Il genere Stapeliae, appartenente alla famiglia delle asclepiadacee, raccoglie circa 60 specie originarie dell’Africa Meridionale. Sono piante prive di foglie e con fusti succulenti, non raggiungono grandi altezze ma tendono a svilupparsi in larghezza. Hanno fioriture estive piuttosto lunghe e fiori spettacolari – come la Stapelia Grandiflora, con fiori che raggiungono i 15 cm, o la già citata Huernia Zebrina – e sono particolarmente ambite sia per la particolarità delle loro fioriture che per la loro delicatezza. Occorre infatti molta attenzione e cura per far sì che la pianta viva a lungo e in salute.
Consigli di Coltivazione
- Con poche eccezioni, le asclepiadacee sono piante che amano nascondersi – chi vuole osservarle in natura deve spesso smuovere i cespugli sotto ai quali si nascondono.
Anche per la coltivazione, perciò, l’ideale è un ambiente molto luminoso, ma con la pianta non direttamente esposta ai raggi del sole.
Fate particolare attenzione alle innaffiature perché sono piante molto esposte al rischio del marciume: nel caso si notino aree annerite per questo motivo, è bene asportare completamente e con attenzione la parte marcia per tamponare il problema.
Sempre per lo stesso motivo sono consigliati terreni con alto potere drenante, da concimare regolarmente fra giugno e settembre.
Per quanto riguarda la difesa dai parassiti, si consiglia di fare uno regolare di insetticidi e fungicidi; in particolare la cocciniglia cotonosa è il parassita più comune per questo tipo di piante.La fioritura avviene in estate ed è piuttosto lunga, ma ricordatevi di non avere fretta: i fiori arrivano solo con piante adulte e le Asclepiadacee hanno una crescita lenta.
La riproduzione avviene sia per seme che per talea e può essere ottenuta anche da un non esperto a patto che venga fatta nel mese giusto.In chiusura di questo articolo, vogliamo invitarvi ad arricchire la vostra collezione di succulente con la vostra asclepiadacea preferita: nel nostro shop online troverete le seguenti varietà: - Huernia Zebrina (vai alla scheda nello shop online)
- Stapelia Desmetiana (vai alla scheda nello shop online)
Al prossimo articolo!