Alluaudia dumosa

Genere:

Alluaudia

Famiglia:

Didiereaceae

Habitat:

Alluaudia dumosa è originaria delle foreste del Madagascar meridionale, il cui territorio è composto prevalentemente da terreni rocciosi e calcarei, A. dumosa cresce a basse altitudini, fino a 400 metri sul livello di mare insieme ad altre piante del suo genere. In questo habitat si trovano anche altri generi di piante come Euphorbia o Didiera. E’ una zona caratterizzata da un clima caldo e arido, da stagioni di piogge molto brevi che vanno da dicembre a marzo con delle precipitazioni scarse e una stagione secca molto lunga con temperature che arrivano fino a 30 gradi con forti escursioni termiche. Questa pianta si è adattata perfettamente ad un clima arido e secco e per sopravvivere in un ambiente cosi estremo ha sviluppato un apparato radicale molto esteso da permettere alle singole radici di trovare anche le più piccole gocce d’acqua nel terreno roccioso. Le piccole spine nere proteggono la pianta da animali e aiutano a ridurre la superficie traspirante e la perdita d’acqua. I rami di Alluaudia dumosa sono sottili e rotondi e arrivano fino a 5 metri di altezza, questa caratteristica permette alla pianta di raggiungere più facilmente la luce solare necessaria per la fotosintesi.

Sinonimi:

Didierea dumosa

Descrizione:

Alluaudia dumosa con il suo portamento assomiglia ad un cespuglio e per questo motivo nel suo habitat naturale offre un rifugio per rettili e insetti. Nasce come un arbusto eretto, ma con la crescita i rami carnosi si abbassano; questi sono ricoperti da piccole spine nere e foglie carnose e cilindriche che cadono velocemente. Si distingue per i suoi rami spogli e sottili che tendono a crescere in modo contorto e ramificato creando un intreccio spesso disordinato e caotico che conferisce alla pianta un aspetto selvaggio. La sua altezza è compresa tra i 2 e i 5 metri, ha dei rami sottili e tondi che crescono verso l’alto, il loro colore è verde-grigio e sono coperti da piccole spine di circa un centimetro che sono rigide e appuntite, solitamente crescono in coppia e il loro colore tende ad essere simile a quello del tronco. Nel suo habitat originario questa caratteristica le permette di mimetizzarsi nel terreno circostante. Le sue foglie sono piccole e ovali, di colore verde chiaro e la loro durata è periodica. Infatti Alluaudia è una pianta decidua, non sempre verde, nelle stagioni più secche le foglie cadono per permettere alla pianta di perdere meno acqua possibile.

FIORI:
i fiori di Alluaudia sono piccoli e poco vistosi, leggermente profumati e svolgono un ruolo molto importate per la pianta perché attirano insetti che la impollinano. Là fioritura avviene maggiormente nelle piante adulte dai 10 ai 15 anni. Il colore del fiore varia dal giallo al verde.

FRUTTI:
Alluaudia dumosa produce piccoli frutti di colore verde-marrone che al loro interno contengono semi piccolissimi, di solito 1o 2 protetti da un involucro duro che permette loro di maturare senza essere esposti alle intemperie esterne.

Coltivazione:

ESPOSIZIONE AL SOLE:
Necessita di pieno sole e una buona circolazione dell’aria. Alluaudia dumosa posizionata all’esterno prospera al meglio in condizioni di pieno sole, dove può ricevere luce solare non filtrata e diretta per la maggior parte della giornata, lontano da piante più grandi che potrebbero proiettare ombra significativa, in un posto dove le temperature non scendano mai sotto 10 gradi. Se invece desideri posizionarla all’interno assicurati che riceva molta luce per diverse ore durante la giornata. Va benissimo collocarla vicino ad una finestra che sia esposta a sud. La luce è cruciale per la crescita e la salute di Alluaudia, poiché rinforza lo sviluppo del fusto e migliora l’efficienza foto sintetica. In natura la nostra pianta si è evoluta per essere altamente adattabile all’esposizione intensa della luce, questa caratteristica però non si può applicare alle piante che si acquistano nei vivai che crescono in ambienti protetti e ottimali per la loro crescita in quanto esse potrebbero bruciarsi facilmente se esposte ai raggi solari forti, per questo ti consigliamo sempre di abituarle gradualmente al sole diretto. I segni di stress dovuti all’eccessiva esposizione al sole sono: crescita rallentata e/o sbiancamento delle foglie.

TEMPERATURE:
le temperature ideali dovrebbero essere comprese tra 20 °C e 30 °C con temperature invernali intorno ai 10 °C. In natura Alluaudia dumosa è abituata al caldo elevato, dato che nella zona del Madagascar le temperature arrivano anche a 30 gradi d’estate. Sopporta anche le temperature basse fino a 10 gradi per un breve periodo di tempo a condizione che il tasso di umidità sia molto basso. D’inverno si consiglia di metterla al riparo in luoghi asciutti, con buona circolazione dell’aria e poca umidità. In primavera e estate puoi metterla anche all’esterno in modo che prenda l’acqua piovana in quanto ricca di azoto e priva di cloro essa migliora la salute della pianta. L’esposizione alla luce naturale fortifica la pianta, irrobustisce l’epidermide, stimola la fotosintesi e il flusso di aria naturale aiuta a prevenire le infezioni fungine e cocciniglia. In condizioni di freddo, Alluaudia potrebbe mostrare crescita stentata, mentre un calore eccessivo può portare a disidratazione e scolorimento. Per mitigare questi effetti, assicurati di fornire un temperatura adeguata durante i colpi di freddo e di offrire sufficiente acqua e ombra durante le ondate di caldo. Comprendere queste tolleranze aiuta a creare una strategia di cura equilibrata, ottimizzando la salute e la crescita complessive di Alluaudia dumosa.

CONCIMAZIONE:
Concimare una volta all’anno. Alluaudia dumosa non necessita di frequenti concimazioni, si consiglia di utilizzare il concime una volta all’anno con l’inizio della stagione vegetativa, per poter permettere una crescita salutare della pianta. Necessita di concimi ad alto contenuto di azoto per supportare i suoi fusti. Introduci gradualmente i concimi alle giovani piante di Alluaudia, aumentando man mano che maturano. Monitora l’umidità del terreno prima dell’applicazione per migliorare l’assorbimento dei nutrienti, usa cautela per evitare il contatto diretto con il corpo di Alluaudia dumosa per evitare danni. Il concime e i fertilizzanti accelerano la crescita della pianta e se utilizzati troppo spesso possono danneggiarla. Una crescita non naturale e forzata influenza negativamente il portamento, la robustezza e la resistenza della pianta rendendola soggetta a numerose malattie. I suoi bellissimi tronchi possono crescere deboli e allungarsi in modo innaturale e sviluppare delle lacerazioni dell’epidermide. Meglio optare per una crescita naturale rispettando il ciclo di vita di questa succulenta. E’ dunque molto importante interrompere la concimazione per tutto l’inverno quando la pianta è in riposo vegetativo.

TERRICCIO:
Usare un terriccio ben drenante. Il terriccio adeguato per Allaudia dumosa è un terriccio specifico per piante grasse, mescolato in parti uguali con pomice e lapillo vulcanico, non molto torboso ma drenante in modo tale da poter permettere alle radici della pianta di crescere liberamente nel terreno. Il terriccio molto drenante permette che le radici si asciughino velocemente tra un’annaffiatura e l’altra evitando la creazione di ristagni d’acqua e di conseguenza del marciume. Per aiutare ulteriormente il drenaggio dell’acqua potete aggiungere uno strato di materiali inerti come pomice o lapillo di granulometria piccola nel fondo del vasetto (sempre forato), questo ulteriore strato drenante aiuta a prosciugare l’acqua in eccesso. Queste tecniche evitano il ristagno d’acqua e prevengono il marciume radicale al quale la pianta è soggetta. Bisogna ricordarsi che Alluaudia in natura cresce nei terreni molto poveri, per questo motivo non richiede i terricci troppo ricchi.

ANNAFFIATURE:
Per una cura ottimale, Alluaudia dumosa va annaffiata ogni 10 giorni nel periodo vegetativo, interrompere durante stagione di riposo vegetativo. Visti i climi aridi della sua nativa Madagascar, Alluaudia dumosa richiede un’irrigazione minima, prosperando in ambienti con bassa umidità. La sua natura succulenta gli consente di conservare l’acqua in modo efficiente, rendendola resistente alla siccità. Le annaffiature possono essere effettuate regolarmente in periodo vegetativo, controllando sempre che il terreno sia completamente asciutto prima di annaffiare nuovamente e che l’acqua in eccesso sia uscita dai fori del vaso; per questo motivo non usate i sottovasi che bloccano il drenaggio dell’acqua e se decidete di usarli è di fondamentale importanza non lasciare acqua che ristagna nel sottovaso dopo l’annaffiatura, bisogna svuotare subito il sottovaso dall’acqua che contiene. In periodo di riposo vegetativo bisogna sospendere le annaffiature per permettere alla pianta di entrare nel periodo di dormienza. Durante il suo riposo vegetativo la pianta necessita comunque di una posizione luminosa e arieggiata con pochi sbalzi di temperatura.

TRAVASO:
Prima di tutto se il vaso inizia ad essere troppo piccolo per la pianta, puoi rinvasarla in un vaso più largo di qualche cm. E ‘importante non usare vasi troppo grandi in quanto portano la pianta ad una crescita non equilibrata e si rischia che le radici si blocchino nel loro sviluppo; anche per questo il rinvaso dovrebbe essere fatto all’inizio della stagione vegetativa. Durante la procedura del rinvaso è molto importante usare del terriccio nuovo e sostituire parte di quello vecchio; così facendo il substrato avrà sempre dei nutrienti freschi, manterrà sempre il giusto grado diaerazione e aiuterà le radici a crescere più forti e robuste. Rimuovendo il terriccio vecchio inoltre, aiutiamo la pianta a liberarsi da sali e tossine accumulate con annaffiature e concimazioni nel corso del tempo. Inizialmente si toglie la pianta dal vaso, controllando che le radici non siano cresciute tanto da uscire dai fori oppure non siano rimaste incastrate in essi, in questo caso tagliale. Successivamente si scuotono le radici per liberarle dal terriccio vecchio, cercando di ripulire la terra attaccata alle radici. Durante questa fase è molto importante controllare che le radici siano in salute, e che non presentino malattie o cocciniglia radicale. Dopo riponi la pianta nel vaso leggermente più grande, aggiungendo il terriccio nuovo (sempre terriccio specifico per piante grasse mescolato con pomice e lapillo in parti uguali)e invasala. Molto importante è annaffiare una settimana dopo averla rinvasata in modo tale da lasciarle tempo per integrarsi con il nuovo terriccio. In questo modo anche le radici che abbiamo tagliato possono cicatrizzarsi.

MALATTIE E PARASSITI:

I principali parassiti sono:

COCCINIGLIA:
Per prevenire che la cocciniglia compaia è molto importante tenere la pianta in un luogo molto arieggiato, con il riciclo d’aria costante e poca umidità nell’ambiente. Infatti la cocciniglia prolifera in luoghi caldi e umidi. Per assicurare una crescita sana alla pianta puoi trattarla preventivamente una volta all’anno con un insetticida specifico. Se noti la cocciniglia sulla pianta grassa la prima cosa da fare è isolarla da altre, in quanto la cocciniglia può attaccare le piante vicine. Quello che ti serve per eliminarla è un cottonfioc o un panno imbevuto di alcol, è consigliato svasare la pianta, togliere tutto il terriccio e controllare bene le radici. Usa un insetticida specifico per cocciniglie ad ampio spettro, puoi utilizzarlo in spray se la cocciniglia ha attaccato l’apice, lo stelo o i fiori, mi raccomando però evita alla pianta l’esposizione solare nei primi giorni dopo il trattamento. Puoi anche optare per un insetticida granulare da mettere nel terreno che si scioglierà piano piano con le annaffiature; questa è la soluzione più adatta in primavera ed estate quando le innaffiature sono più costanti e frequenti . Una volta pulita e trattata rinvasa la pianta con un terriccio completamente nuovo, butta tutto il terriccio vecchio perché può contenere tracce di cocciniglia non visibili ad occhio nudo, è consigliato anche usare un vaso nuovo perché i residui di cocciniglia possono rimanere attaccati alle pareti del vaso ed infettare nuovamente la pianta. Se invece preferisci utilizzare i rimedi naturali puoi spruzzare la pianta con olio di neem diluito con acqua, è un trattamento naturale da ripetere una volta a settimana fino alla scomparsa della cocciniglia.

MALATTIE FUNGINE:

Le principali cause delle malattie fungine sono:

l’ambiente poco ventilato, il terreno poco drenante oppure l’eccesso d’acqua. Se noti macchie scure sull’epidermide, marciume o muffa in alcuni punti della tua pianta grassa oppure se la pianta non cresce in modo equilibrato e armonioso, può essere che abbia subito un attacco fungino, in questi casi usa un fungicida specifico, preferibilmente dopo il tramonto in quanto il sole forte può addirittura bruciare le parti della pianta che sono state trattate. In alternativa a prodotti chimici puoi usare il rame o l’olio di neem che, oltre ad essere un ottimo insetticida, funziona bene anche come fungicida. Per prevenire che la tua pianta si ammali puoi fare queste cose:
Posiziona la pianta in un luogo ventilato e con un riciclo d’aria costante, asciutto e con poca umidità. Non esagerare con le annaffiature in quanto queste piante sono abituate a lunghi periodi di siccità. Il terriccio da utilizzare deve essere specifico per piante grasse, arricchito con pomice, lapillo, agriperlite che permettono il corretto drenaggio dell’acqua. Per prevenire il marciume del colletto di Alluaudia usa la pomice o lapillo di granulometria piccola, posizionaglielo tutto intorno, questo piccolo trucco aiuta a mantenere il colletto della pianta più asciutto in quanto l’acqua non ristagna alla base; evitando così il marciume ,per il travaso usa sempre vasi nuovi o sterilizzati. Non esagerare con i fertilizzanti perché le frequenti concimazioni portano ad una crescita forzata ed eccessiva che indebolisce la tua Allaudia e di conseguenza diventa più debole e molto più soggetta a marciumi. Per assicurare una crescita sana alla pianta puoi trattarla preventivamente una volta all’anno con fungicida.

EZIOLAZIONE:
In mancanza di una quantità sufficiente di luce la pianta ‘fila’, si allunga in modo non sano in cerca della luce. Puoi accorgerti che la pianta inizia a ‘filare’ se i suoi steli, specialmente l’apice, sono fini e ingialliti e il fusto mostra i segni di debolezza assumendo una forma allungata più’ sottile. In questi casi è consigliabile cambiare la posizione della pianta trovando un luogo più luminoso che garantisca la luce solare indiretta per diverse ore nell’arco della giornata. D’inverno, quando le giornate sono più corte e la luce scarseggia, posiziona Alluaudia dumosa vicino ad una vetrata o finestra non oscurata da tende o persiane in modo da garantire una quantità sufficiente di sole e luce. Per assicurare una crescita omogenea del fusto ruota la pianta regolarmente in modo tale che tutte le sue parti vengano esposte al sole in modo uniforme.

AFIDI:
Sono parassiti che si muovono da una pianta all’altra, quindi se la nostra pianta è stata a contatto con un’altra pianta che ospita afidi è molto probabile che si siano trasferiti anche su di essa. Se noti afidi tra le foglie e gli steli della pianta è importante isolarla dalle altre. Come rimedio naturale puoi usare l’olio di neem diluito con acqua spruzzandolo su tutta la superficie della pianta. Puoi preparare anche una miscela fatta di sapone di marsiglia e acqua da spruzzare sulla pianta. Se i rimedi naturali non bastano puoi usare un Insetticida sistemico che ucciderà gli afidi.

Propagazione:

Alluaudia dumosa si propaga attraverso talee, un metodo adatto alle sue abitudini di crescita. Per garantire una propagazione di successo, taglia steli sani, preferibilmente da piante mature, e lascia cicatrizzare la superficie tagliata prima di piantarla in un terreno ben drenate, mantieni livelli di umidità appropriati senza inondare la pianta d’acqua. Quando la tua talea sarà nel vaso o contenitore assicurati di esporla alla luce solare indiretta e ad una temperatura all’incirca di 25 gradi in un ambiente con un buon ricircolo d’aria per aiutare le radici a svilupparsi correttamente. L’importante è controllare regolarmente la giusta umidità del terreno, poiché l’innaffiatura eccessiva o poca idratazione può influenzare il successo della propagazione. Dopo circa 3-6 settimane si formeranno le prime radici.

Curiosità:

1. Il nome di Alluaudia dumosa deriva dall’ esploratore Charles Alluaud che diede un grosso contributo allo studio della flora e della fauna del Madagascar, mentre il nome della specie “dumosa” deriva dal latino e significa cespuglio e descrivere perfettamente l’aspetto della nostra pianta.
2. In alcune zone del Madagascar viene piantata per evitare l’erosione del suolo, perché grazie alle sue radici riesce a stabilizzare il terreno.

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