Aloe arborescens

Genere:

Aloe

Famiglia:

Asphodelaceae

Habitat:

L’aloe arborescens è originaria del Sud Africa, dove cresce su terreni leggeri e sabbiosi (o rocciosi). Può crescere su diverse altitudini che vanno dalla costa fino ai 2800 metri sul livello del mare. Cresce in cespugli fitti e affollati. Nel suo habitat riceve abbondanti precipitazioni estive. I fiori producono nettare e attirano molti impollinatori.

Sinonimi:

Aloe arborescens var. frutescens
Aloe arborescens var. milleri
Aloe arborescens var. natalensis
Aloe arborescens var. pachystyrsa
Aloe arborescens var. viridifolia
Aloe perfoliata var. arborescens
Aloe salm-dyckiana
Aloe salm-dyckiana var. fulgens
Catevala arborescens

Descrizione:

L’Aloe arborescens, la cosiddetta “Aloe di Krantz” in Sudafrica, è un bellissimo arbusto succulento e decorativo, popolare per le sue proprietà medicinali e per l’estrema resistenza a qualsiasi avversità, che lo rende facile da coltivare. Nel suo habitat naturale, si sviluppa come un grande arbusto, raggiungendo i 2-3 metri di altezza e mostrando pienamente le sue vistose foglie verdi, triangolari e lunghe. È di colore verde-grigio-azzurro chiaro, con foglie lunghe (fino a 60 centimetri). Anche le dimensioni del tronco sono notevoli: fino a 30 centimetri di diametro. Alla sommità di ogni ramo, le foglie sono disposte in rosette, sono leggermente concave e marcatamente dentate, e diventano rossastre se esposte alla luce intensa del sole. I fiori sono scarlatti, di colore più intenso rispetto ad altre specie di Aloe. Esistono anche esemplari con fiori gialli intensi e rossi. Il periodo di fioritura va da aprile a giugno-luglio. I fiori sono portati su infiorescenze a racemo o grappolo, densamente ricoperte di fiori, tanto da assomigliare a spighe.

Coltivazione:

L’Aloe arborescens è una specie facile da coltivare. Di seguito i nostri consigli:
È necessario mettere la pianta all’ombra o al sole filtrato. Evitare di esporla direttamente alla luce solare intensa delle calde giornate estive. Ha bisogno di un luogo pieno di luce, per questo un davanzale luminoso è l’ideale.
Può tollerare il gelo moderato se il suo substrato rimane completamente asciutto. Tuttavia, per sicurezza, si consiglia di metterla in casa durante l’inverno o, almeno, di ripararla dalle piogge invernali per evitare il marciume delle radici. In primavera e in estate preferisce decisamente crescere all’aperto.
Le innaffiature devono essere regolari in estate (circa una volta a settimana), più sporadiche in autunno, fino a sospenderle del tutto in inverno.
È importante scegliere un substrato ben drenato: un mix per succulente o un normale terriccio da vivaio con l’aggiunta di sabbia, ghiaia o perlite.
La concimazione non è necessaria. È possibile utilizzare un prodotto specifico per succulente una volta all’anno, durante la primavera, diluendolo con acqua a metà delle dosi consigliate sull’etichetta.
L’Aloe arborescens è una specie a crescita rapida. Il rinvaso è necessario almeno una volta all’anno, in primavera. Nel caso in cui la pianta si trovi in climi caldi, è possibile piantarla all’aperto, direttamente nel terreno. È la specie perfetta per i giardini rocciosi.

Propagazione:

La propagazione può essere effettuata sia per semi che per talea. Staccare e ripiantare una talea è in realtà il metodo più semplice. L’Aloe arborescens producono numerose plantule durante la primavera. I semi, invece, si seminano in primavera in un substrato sabbioso e impiegano 3/4 settimane per germinare.

Curiosità:

Il nome del genere “Aloe” deriva dalla parola greca “alsos” e si riferisce al gel amaro contenuto nelle sue foglie. “Alsos”, infatti, deriva probabilmente da una parola ebraica e una araba che significano entrambe “amaro”. Il nome della specie “arborescens” significa “simile a un albero”, ed è dovuto alle grandi dimensioni di questo arbusto, che raggiunge i 2-3 metri di altezza.
L’Aloe arborescens, come l’Aloe vera, possiede proprietà medicinali: il gel delle sue foglie è antinfiammatorio e antibatterico, può essere applicato sulla pelle per curare ferite, ustioni e irritazioni. Introdotta in coltivazione nel 1700, è forse la specie di Aloe più coltivata al mondo. In Sudafrica veniva piantata intorno ai recinti per formare una recinzione vivente. Gli Zulu usano le foglie di questa pianta, sotto forma di polvere essiccata, come protezione contro le tempeste. I decotti delle foglie sono usati anche per facilitare il parto e per curare i vitelli malati. Nel mondo del Transkei è usata per il mal di stomaco. Alcuni autori sostengono che solo dopo l’utilizzo per curare le vittime delle ustioni da irradiazione di Hiroshima le sue proprietà curative hanno ricevuto l’attenzione dell’Occidente.

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