Aloe aristata f. variegata

Genere:

Aloe

Famiglia:

Asphodelaceae

Habitat:

Aloe aristata f. variegata è originaria delle Province del Capo, dello Stato Libero, del KwaZulu-Natal, del Lesotho.

Sinonimi:

Aloe aristata var. leiophylla
Aloe ellenbergeri
Aloe longiaristata
Tulista aristata

Descrizione:

L’Aloe aristata f. variegata è una succulenta poco comune appartenente alla famiglia botanica delle Aloaceae. La pianta è priva di fusto e forma una rosetta di 50-60 foglie che può raggiungere i 20 cm di diametro e i 20 cm di altezza. Le foglie sono di colore verde brillante, lunghe, triangolari, carnose, ricurve verso l’interno con margini setolosi e con un sottile filamento all’estremità delle foglie. Le pagine delle foglie sono ricoperte da fitte macchie e strisce bianco crema, ruvide al tatto. La fioritura avviene dalla tarda primavera all’inizio dell’estate e i fiori sono al centro della rosetta. L’infiorescenza è un grappolo di fiori tubolari. I fiori sono a forma di imbuto, piccoli, di colore dal rosa all’arancione e sono portati da steli lunghi fino a 75 cm. La pianta, dall’aspetto molto attraente, è perfetta per decorare i davanzali di casa. La forma variegata ha le foglie con macchie o strisce di colore giallo, anche con distinte sfumature di verde.

Coltivazione:

È una pianta a crescita lenta, facile da coltivare. La migliore esposizione al sole è in un luogo luminoso, ma si raccomanda di evitare la luce diretta del sole nei periodi più caldi. L’esposizione prolungata alla luce diretta del sole può causare scottature e bruciature. Le temperature minime che la pianta può sopportare sono di 8° C, al di sotto di questa temperatura inizia a soffrire e scendendo ulteriormente non sopravvive più. Temperature troppo basse possono causare la rottura del fusto o delle foglie a causa del congelamento dell’acqua all’interno dei tessuti. Temperature tra i 10 e i 15 °C permettono alle piante di entrare in riposo vegetativo, essenziale per la fioritura dell’anno successivo. Le piante non dovrebbero essere collocate all’interno della casa, dove temperature medie di 20 gradi impediscono il riposo vegetativo. Il terreno drenante per questo genere è composto per il 60% da terriccio fertile e per il 40% da pomice. La pomice deve essere sempre posta sul fondo del vaso. È importante ricordare di utilizzare un vaso forato per drenare l’acqua in eccesso. Le annaffiature possono essere effettuate regolarmente durante il periodo vegetativo. Durante il periodo vegetativo si può annaffiare la pianta ogni 5 giorni con mezzo bicchiere d’acqua, controllando che il terreno sia completamente asciutto prima di annaffiare di nuovo; in inverno si deve interrompere l’irrigazione per permettere alla pianta di entrare in dormienza. Diminuire la quantità d’acqua se la pianta è tenuta in casa o se il vaso è più piccolo di 12 cm.
La pianta è abituata a crescere in terreni poveri, per questo non ha bisogno di abbondanti concimazioni. È sufficiente concimare una volta in primavera e una in estate. Se il vaso inizia a essere troppo piccolo per la pianta, è possibile rinvasarla in un vaso più largo di 2 cm. Il rinvaso deve essere effettuato all’inizio della stagione di crescita con terriccio nuovo; di solito si effettua ogni 3-4 anni. Fate attenzione ai ragni rossi e alle cocciniglie.

Propagazione:

Il metodo di propagazione più semplice e veloce è quello delle talee. Con la talea si possono utilizzare le numerose propaggini che la pianta forma durante la primavera. Si consiglia di tagliare una talea e lasciarla asciugare; dopo qualche giorno la superficie del taglio si asciugherà e si formerà un callo, quindi mettere la talea in una miscela di sabbia, terra e pomice. Per aumentare il successo della propagazione si possono fare due o più talee contemporaneamente. È consigliabile utilizzare l’ormone radicante alla base della talea per stimolare lo sviluppo delle radici. Per le talee si consigliano temperature intorno ai 20 °C. La propagazione per seme non è consigliata per questa specie perché è molto lenta. Per velocizzare la propagazione, si può provare a immergere i semi in acqua per 1 giorno. Seminare i semi in un terriccio sabbioso e tenerli in condizioni di caldo e umidità.

Curiosità:

I prodotti a base di Aloe (e in particolare le varietà di Aloe Vera) stanno vivendo da alcuni anni un periodo di intenso sfruttamento commerciale, solo parzialmente giustificato dalle effettive proprietà della pianta. Il nome Aloe deriva dall’arabo “aluat” che significa “cosa amara”, a causa del succo amaro delle sue foglie. L’epiteto specifico “aristata” si riferisce alla spina setolosa che si trova all’estremità delle foglie, chiamata anche “arista”. La variegatura è dovuta alla perdita della capacità di produrre clorofilla in alcuni tessuti della pianta, che non sono più verdi. I tessuti privi di clorofilla sono solitamente di colore bianco o giallo pallido (grazie ai pigmenti carotenoidi) in contrasto con il normale tessuto verde.

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