Aloinopsis

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Genere: Aloinopsis
Famiglia: Aizoaceae
Habitat: Africa Meridionale
Coltivazione: Molto semplice da coltivare, vuole sole pieno per alcune ore tutti i giorni (ma non nelle ore più calde, soprattutto in estate) e innaffiature settimanali nel periodo estivo e ogni 2-3 settimane in autunno e inverno.
Curiosità: Il termine Aloinopsis (cioè “simile ad Aloe”) deriva dalla sua somiglianza ad alcune specie nane di Aloe. Le due piante, però, non condividono neppure la stessa famiglia.

Aloinopsis: caratteristiche salienti

Le Aloinopsis sono piante succulente nane: raggiungono infatti un’altezza massima di dieci centimetri e un diametro tra i dieci e i quindici centimetri. Insieme alla particolarità delle forme e alle bellissime fioriture, la taglia ridotta le fa apprezzare come piante di appartamento. Le foglie hanno una colorazione che va dal grigio-verde fino ad una tonalità molto simile al blu. Hanno una forma a cucchiaio o spatola (più o meno accentuata; in certi casi le foglie assomigliano quasi a dei martelletti) e sono disposte a rosetta. Un’altra caratteristica sono i particolari puntini bianchi in rilievo, visibili ad occhio nudo, collocati sulle foglie – talvolta lungo tutta la superficie superiore, altre solo lungo i bordi. Fioriscono alla fine dell’inverno con grandi fiori a margherita. I fiori hanno colori vivaci come giallo e arancione, con i petali spesso segnati da una striatura centrale, rossa o marrone. Al posto delle radici formano grossi tuberi che tendono ad affiorare in superficie e far nascere da lì nuove rosette.

Giromagi cactus Aloinopsis malherbei

Aloinopsis malherbei – CREDITS: Michael Wolf
Wikimedia Commons

Aloinopsis Schooneesii

Aloinopsis schooneesii – CREDITS: C T Johansson
Wikimedia Commons

Varietà e Tipologie

Il genere Aloinopsis è diffuso nelle varie regioni dell’Africa Meridionale e lì si è articolato su molte specie diverse. Qui di seguito riportiamo le classificazioni delle specie principali. Come spesso capita per le succulente, per alcune l’attribuzione al genere è incerta: in questo caso abbiamo indicato fra parentesi le diciture alternative.

Aloinopsis Luckhoffii
A. Malherbei (o Pianta Gioiello Gigante)
A. Meridionalis
A. Peersii
A. Orpenii
A. Rosulata
A. Rubrolineata
A. Schooneesii
A. Schwant
A. Setifera
A. Aloides (detta anche Nananthus Aloides)
A. Hilmarii (detta anche Deilanthe Hilmarii)
A. Spathulata
A. Thudichumii
A. Vittata (detta anche Nananthus Vittatus)
A. Villetii

Consigli per la coltivazione

Gli Aloinopsis, come già detto, si prestano bene anche alla coltivazione in vaso grazie alle loro ridotte dimensioni. Questi i nostri consigli per la coltivazione:

  • Le piante del genere Aloinopsis hanno bisogno di molta luce, ma va evitata la luce diretta nelle ore più calde della giornata. La posizione ideale prevede il sole durante la mattina presto o nel tardo pomeriggio; col sole giusto, sia la pianta che i suoi fiori acquisteranno colori brillanti e decisi.
  • Originaria di zone calde, è una pianta comunque molto resistente e riesce a sopravvivere anche fino a -4°C. È consigliabile, tuttavia, metterla al riparo se la temperatura scende sotto lo zero. In caso di piante in esterno si consiglia comunque di fare attenzione alle piogge prolungate soprattutto durante l’inverno.
  • Si suggeriscono innaffiature settimanali nel periodo estivo, e ogni 2-3 settimane nei restanti mesi dell’anno. Attenzione però: alcune varietà sono a crescita invernale, e potrebbero avere bisogno, perciò, di annaffiature leggermente più abbondanti anche in inverno.
  • Il terriccio che ospita le Aloinopsis dovrà essere ben drenato: si suggerisce l’impiego di una mistura apposita per piante grasse, oppure una miscela di torba, sabbia e ghiaia. Concimare una volta al mese durante primavera ed estate.
  • Essendo piante piccole la necessità di rinvaso è limitata. Quando necessario, però, scegliere vasi larghi, non molto profondi (l’apparato radicale non è molto sviluppato in profondità) e preferirli in terracotta per favorire la traspirazione del terreno.

La pianta si riproduce attraverso talea oppure per seme. La semina può avvenire tranquillamente alla fine dell’inverno o primavera, avendo l’accortezza di mantenere il terreno dove viene riposto il seme sempre asciutto finché la pianta non diventa sufficientemente robusta. Per le talee, invece, si possono utilizzare le nuove rosette che spuntano là dove le radici affiorano alla superficie.

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