Amorphophallus
Genere: Amorphophallus
Famiglia: Araceae
Habitat: Le aree tropicali sono presenti in tutto il mondo, tranne che in America, Africa, Oceania, Asia e in diverse isole oceaniche, soprattutto nel Pacifico.
Coltivazione: Esposizione semi-ombreggiata, ambiente umido, substrato fertile e ben drenante.
Curiosità: A questo genere appartiene A. titanus, la pianta con l’infiorescenza più grande del mondo, infatti si parla di oltre 3 metri. Il nome del genere si riferisce all’infiorescenza di queste piante, chiamata spadice, tipica della famiglia delle Araceae di cui Amorphophallus fa parte, e che infatti ha una forma fallica.
caratteristiche salienti
L’Amorphophallus è un genere di piante tropicali che comprende circa 200 specie, tutte originarie dei climi tropicali e diffuse in tutto il mondo, tranne che in America: Africa, Oceania, Asia e diverse isole oceaniche, soprattutto del Pacifico.
Il nome “Amorphophallus” deriva dal greco antico “Amorphos”, che significa “senza forma”, e “phallus”, fallo. Questo nome si riferisce all’infiorescenza di queste piante, chiamata spadice, tipica della famiglia delle Araceae di cui l’Amorphophallus fa parte, e che infatti ha una forma fallica: si tratta di un fusto molto sporgente, spesso molto allungato che in A. titanus raggiunge anche i 3 metri e contiene microscopici fiori maschili e femminili. Negli Amorphophallus lo spadice è ornato da un calice di colore diverso a seconda della specie, spesso viola, molto vistoso, che rende l’infiorescenza molto simile a un unico, enorme fiore. Questi fiori emanano spesso odori nauseabondi: carne in decomposizione, formaggio rancido, escrementi o urina e altre “prelibatezze”, tanto che una di queste specie, probabilmente la più incredibile, Amorphophallus titanus, fu scoperta da un botanico italiano, Odoardo Beccari, nel 1878, perché si imbatté in un tremendo e fortissimo odore di cadavere mentre camminava nella foresta pluviale di Sumatra. Pensando che si trattasse di una carcassa di animale, ne ho seguito le tracce per un tratto considerevole, finché non mi sono imbattuta in questo enorme fiore nauseabondo. Assurdo, vero? Non troppo, se ci pensate. Infatti, i fiori hanno una sola missione: attirare gli impollinatori. Non sempre, però, gli impollinatori sono adorabili api o farfalle: a volte sono diverse specie di mosche o insetti che si nutrono di carne in decomposizione. Quale modo migliore per attirarli se non quello di simulare l’odore di queste “prelibatezze”? Da ciò si deduce l’intelligenza degli Amorphophallus, che si “travestono” da cadaveri per attirare diverse specie di mosche, che vengono quindi a deporre le uova in queste enormi infiorescenze e, involontariamente, a impollinare i piccoli fiori. Purtroppo, le povere larve di mosca si ritrovano in un fiore anziché in una carcassa e sono quindi condannate a morire di fame. Gli scienziati hanno poi scoperto che A. titanus è anche termogenico, cioè produce calore: lo spadice raggiunge una temperatura di 36ºC! Questo serve a diffondere ancora di più l’odore disgustoso del fiore. In una foresta tropicale, infatti, le correnti d’aria sono ridotte, l’umidità è elevata e l’ambiente è pieno di odori: tutti fattori che rendono difficile al nostro Amorphophallus diffondere il suo odore. Riscaldando l’aria, però, si creano moti convettivi, cioè l’aria calda sale verso l’alto, contribuendo ancora di più a diffondere il tremendo odore e ad attirare gli impollinatori.
Gli amorphophallus sono piante perenni di dimensioni variabili e sempre dotate di tuberi, che in alcuni casi sono anche commestibili una volta eliminate le sostanze tossiche e irritanti e vengono tradizionalmente consumati in tempi di carestia. Dai tuberi di A. konjac si ottiene un particolare tipo di pasta, chiamata shirataki. I tuberi di questa specie sono chiamati “Konnyaku” e vengono consumati soprattutto in Giappone e Corea. Da questi tuberi si sviluppa solitamente una singola foglia, portata da un peduncolo più o meno allungato a seconda della specie, che rimane per tutta la stagione di crescita.
Amorphophallus atrovirides pink leaf edges
Amorphophallus bulbifer
Varietà e Tipologie
Esistono molte specie diverse di Amorphophallus e non è possibile scriverle tutte qui, quindi ne citeremo solo alcune. In ogni caso, consultate il nostro negozio online per scoprirne altre!
Amorphophallus aberrans
Amorphophallus baumannii
Amorphophallus commutatus
Amorphophallus declinatus
Amorphophallus eburneus
Amorphophallus gigas
Amorphophallus koratensis
Amorphophallus krausei
Amorphophallus laoticus
Amorphophallus macrorhizus
Amorphophallus minor
Amorphophallus nanus
Amorphophallus obovoideus
Amorphophallus paeoniifolius
Consigli per la coltivazione
Le Amorphophallus possono dare grandi soddisfazioni se coltivate con cura.
Si consiglia di mettere le Amorphophallus in penombra. Le Amorphophallus amano gli ambienti umidi e la semioscurità: si ricorda che il loro habitat naturale sono le foreste tropicali! L’ideale sarebbe tenerle in serra, il più possibile al caldo, e annaffiarle spesso, in modo da mantenere il terreno sempre parzialmente umido. L’irrigazione dovrebbe continuare anche in inverno, anche se più raramente: il terreno non deve mai asciugarsi completamente, ma nemmeno essere totalmente saturo d’acqua: si rischierebbe il marciume delle radici. Alcune specie, tuttavia, provengono da habitat meno strettamente tropicali e richiedono un substrato completamente asciutto durante l’inverno.
Il rinvaso deve essere più o meno frequente a seconda della robustezza della specie: nelle specie vigorose come A. titanus è consigliabile rinvasare almeno una volta all’anno, quando iniziano a crescere le nuove foglie, di solito all’inizio della primavera.
È importante utilizzare un terriccio ben drenato: per iniziare può andare bene anche un terriccio universale arricchito con perlite. Gli amorphophallus, però, richiedono un terreno fertile: è importante aggiungere spesso un fertilizzante ricco di tutti i nutrienti, che si può trovare in qualsiasi vivaio, arricchendolo, se possibile, con farina d’ossa. La quantità di fertilizzante e la frequenza di concimazione consigliata dipendono dalla specie.
La propagazione dell’Amorphophallus avviene solitamente attraverso i tuberi, che spesso producono propaggini intorno alla pianta principale.
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