Argyroderma

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Genere: Argyroderma
Famiglia: Aizoaceae
Habitat: Sudafrica
Coltivazione: Gli Argyroderma sono piante con poche necessità. Si consigliano un terreno molto drenante, una sola concimazione ad inizio stagione e innaffiature diradate.
Curiosità: Il nome di queste piante significa, letteralmente, “pelle d’argento” (dal greco arghyrion, cioè argento, e dérma cioè pelle) e fa riferimento al verde chiarissimo e brillante delle sue foglie.

Argyroderma: caratteristiche salienti

Il genere Argyroderma comprende poco più di una decina di specie di aizoacee che rientrano fra i cosiddetti “sassi viventi” per via del loro aspetto particolare.

Sono infatti piante di piccole dimensioni, alte appena , alte 2-3 centimetri e prive di fusto. Sono costituite da coppie di foglie molto carnose, che crescono appaiate e che hanno la forma di piccoli sassolini separati l’uno dall’altro da una profonda fessura.

Dal centro della pianta, da questa fessura che si apre fra le due foglie, spuntano fiori a forma di margherita e dai colori brillanti che vanno dal giallo al rosso porpora.

Con il passare del tempo, la coppia di foglie centrale appassisce, lasciando lo spazio per le nuove. La pianta si espande quindi in larghezza, più che in altezza, tappezzando il vaso con le varie coppie di foglie.

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Argyroderma fissum

argyroderma-delaetii

Argyroderma delaetii

Varietà e Tipologie

Queste le specie ad oggi riconosciute:

Argyroderma congregatum
A. crateriforme
A. delaetii
A. fissum
A. framesii
A. × octophyllum
A. patens
A. pearsonii
A. ringens

Consigli per la coltivazione

Gli Argyroderma sono piante con poche necessità. Ecco i nostri consigli per la loro coltivazione:

  • ESPOSIZIONE: La posizione ideale è molto luminosa ma riparata dai raggi diretti del sole nelle ore più calde della giornata. Va specificato, però, che il colore argentato delle foglie, tipico di queste specie, si sviluppa attraverso l’esposizione diretta al sole almeno per alcune ore al giorno (magari non quelle centrali, in cui il sole è più forte…).
  • TEMPERATURA: Ama il caldo e l’ideale, per questa pianta, è restare sempre sopra i 10°C circa. Può resistere, però, anche a brevi periodi a temperature vicine allo zero.
  • INNAFFIATURE: Annaffiare con parsimonia in primavera ed estate, avendo cura che il terreno non resti mai bagnato troppo a lungo. Se le annaffiature dovessero essere troppo scarse, ve ne accorgerete perché la pelle della pianta tenderà a raggrinzire. Sospendere del tutto, invece, durante l’inverno.
  • TERRENO: Utilizzare un mix di sabbia, ghiaia e terriccio fertile. Non sono piante esigenti, ma temono molto i marciumi radicali.
  • CONCIMAZIONE: Basterà solo una concimazione a inizio primavera, con un prodotto specifico per piante grasse.
  • RINVASO: Viste le piccole dimensioni, le necessità di rinvaso sono ridotte al minimo. Quando si procede, scegliere vasi larghi e poco profondi.
  • RIPRODUZIONE: Per la moltiplicazione non si possono utilizzare le classiche talee, ma si possono piantare i semi oppure procedere alla divisione dei cespi se la pianta è abbastanza grande.

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