Astrophytum asterias var. nudum

Genere:

Astrophytum

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

L’Astrophytum asterias var. nudum può occasionalmente essere trovato in natura, ma i cloni sono prodotti in vivaio.

Sinonimi:

Astrophytum asterias cv. Ruri Kabuto

Descrizione:

L’Astrophytum asterias var. nudum è caratterizzata da un fusto glabro: non presenta cespi bianchi di squame pelose caratteristiche del comune Astrophytum asterias; tuttavia, sulla superficie liscia e verde della pianta si notano areole feltrose. Durante l’inverno freddo e secco questa cactacea assume un bel colore rossastro.

Coltivazione:

Questa è una specie relativamente facile da coltivare. Necessita di un terreno minerale, ben drenato e con poca sostanza organica. Il rinvaso è necessario ogni 2 anni, utilizzando contenitori con un buon drenaggio. Durante la primavera e l’estate utilizzare un concime a basso contenuto di azoto per farla crescere più velocemente; il potassio è utile per la salute della pianta. Annaffiare con parsimonia da marzo a ottobre, lasciando asciugare il terreno prima di annaffiare nuovamente. Per evitare il marciume radicale, mantenerlo asciutto dall’inizio dell’autunno alla fine dell’inverno. È resistente fino a -7°C, ma durante i mesi freddi è preferibile conservarla in un luogo fresco. Resiste sia all’esposizione a pieno sole che all’ombra parziale: in questo caso, il suo colore diventerà più ricco e più scuro.

Propagazione:

La propagazione può essere facilmente effettuata per seme.

Curiosità:

Il nome del genere Astrophytum deriva dalle parole greche “astèr” che significa “stella” e “phytòn” che significa “pianta”, in quanto questi particolari cactus hanno molte costole, che viste dall’alto sembrano proprio delle stelle.

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