Astrophytum myriostigma cv. Onzuka f. crestata

Genere:

Astrophytum

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

A. myriostigma è originaria del Messico nordorientale. La pianta cresce su terreni sassosi e calcarei e può diffondersi fino a 1500 m di altitudine. La cultivar Onzuka è stata creata in Giappone da Tsutomu Onzuka, da cui deriva il nome.

Sinonimi:

Astrophytum myriostigma
Astrophytum prismaticum
Cereus callicoche
Echinocactus myriostigma

Descrizione:

L’A. myriostigma è una splendida succulenta molto ricercata appartenente alla famiglia botanica delle Cactaceae. Il cactus è solitario e il fusto è a forma arrotondata o cilindrica, di colore verde-bluastro, composto da 5 costole. La caratteristica principale di questa pianta è la sua epidermide: l’epidermide è dipinta con molti piccoli punti bianchi che ricoprono quasi tutto il fusto e danno alla pianta un aspetto affascinante che ricorda una pietra bianca. In questo genere si possono trovare molte piante diverse che cambiano per colore, dimensione, forma e consistenza, ma l’Astrophytum myriostigma cv. Onzuka è uno degli ibridi più spettacolari per la disposizione dei segni di colore bianco. Esiste anche una cultivar a 4 costole chiamata “quadricostatum”, una forma crestata e una variegata. La forma crestata cresce solitamente a forma di ventaglio e può ramificarsi alla base. La forma crestata è una mutazione naturale che si è verificata nel gruppo di A. myriostigma e che è stata selezionata e propagata per via vegetativa. La fioritura avviene in autunno e i fiori sono portati all’apice dello stelo. I fiori sono grandi, gialli e a forma di imbuto.

Coltivazione:

La pianta ha un tasso di crescita lento ma è facile da coltivare. La migliore esposizione al sole è in luoghi luminosi, ma si raccomanda di evitare la luce diretta del sole nei periodi più caldi. Le temperature minime che la pianta può sopportare sono di 7°C, al di sotto di questa temperatura inizia a soffrire quindi ha bisogno di essere collocata in casa nei periodi più freddi. Il terreno perfetto è quello ben drenato, che permette all’acqua di defluire ed evita il marciume delle radici. Per ottenere questa caratteristica, è possibile mescolare terra di pomice, argilla e terriccio. È opportuno ricordare di utilizzare un vaso perforato per drenare l’acqua in eccesso. Le annaffiature possono essere effettuate regolarmente in primavera e in estate: durante il periodo vegetativo si può annaffiare la pianta ogni 7 giorni, controllando che il terreno sia completamente asciutto prima di procedere di nuovo; in inverno si deve sospendere l’irrigazione per permettere alla pianta di entrare in dormienza. Se si desidera una crescita più rapida e rigogliosa si può concimare la pianta una volta al mese durante la stagione di crescita con i fertilizzanti specifici per succulente e interrompere la concimazione durante l’inverno. Se il vaso inizia a essere troppo piccolo per la pianta, è possibile rinvasarla in un vaso più largo di 2 cm. Il rinvaso deve essere effettuato all’inizio della stagione di crescita con terriccio nuovo. È importante fare attenzione ai ragni rossi e alle cocciniglie. L’epidermide di ONZUKA è più dura rispetto a quella dei normali miriostigmi e si screpola facilmente se le piante vengono annaffiate eccessivamente.

Propagazione:

La propagazione può avvenire per talea, per seme o per innesto. Per quanto riguarda la talea, si effettua il taglio durante la primavera e la si lascia asciugare fino a quando non si formerà un callo, quindi porre la talea in una miscela di sabbia, terra e pomice. Per aumentare il successo della propagazione si possono fare due o più talee contemporaneamente. Per le talee si consigliano temperature intorno ai 20 °C. E’ molto semplice propagare la pianta tramite seme, basta piantare il seme in un terriccio sabbioso e mantenerlo con un alto livello di umidità e a una temperatura di 14 C°. Per l’innesto si può effettuare il taglio il più vicino possibile all’apice di crescita, quindi scegliere un ceppo con un diametro simile a quello della marza. Dopo il taglio, lavare via il lattice e avvicinare la marza al ceppo e tenerla insieme con degli elastici. Le piante devono essere lasciate in un luogo arieggiato e ombreggiato per 7-10 giorni prima di rimuovere gli elastici.

Curiosità:

Il nome deriva dal greco “Aster”, che significa stella, ed è dato dalla presenza di diverse sezioni che formano le estremità appuntite (da quattro a otto punte) di queste piante e che risulta particolarmente suggestiva se vista dall’alto.

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