Aztekium valdezii

Genere:

Aztekium

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Aztekium valdezii è un cactus raro, endemico di una piccola area di 2 chilometri quadrati in Messico, Sierra Madre Orientale. Come l’Aztekium ritteri, cresce nelle scogliere verticali esposte a nord, molto difficili da raggiungere. Oggi giorno solo pochi esemplari di A. valdezii sono ancora presenti nel loro habitat naturale. Le minacce principali sono l’erosione delle scogliere e la raccolta illegale, che portano alla riduzione degli habitat e alla diminuzione del numero delle colonie.

Sinonimi:

Non sono registrati sinonimi per il nome di questa specie.

Descrizione:

Aztekium valdezii è un cactus nano alto dai 2 ai 6 centimetri circa, molto ricercato dai collezionisti per la sua estrema rarità e la sua forma strana. È infatti a forma di stella se visto dall’alto, e talvolta le sue costole potrebbero seguire uno schema a spirale. Di quest’ultime in genere ne ha 5 molto pronunciate e con margine arrotondato, presenta inoltre una miriade di costole orizzontali regolari che ricordano un po’ una fisarmonica. La forma dello stelo, nel complesso, è sferica e il diametro di questo è estremamente ridotto: 6 centimetri di larghezza.
Sulle creste delle costole sono allineate le areole, che sono, ricordiamo, i tipici germogli della famiglia delle Cactaceae, da cui crescono le spine. In questa specie sono lanosi, ricoperti da una peluria bianco-giallastra, oppure estremamente ridotti e per niente pelosi, a seconda degli esemplari. Anche le spine sono ridotte e non assomigliano affatto a quelle tipiche dei normali cactus: sono di consistenza papiracea, appiattite e contorte verso la sommità del fusto, lunghe 5-10 millimetri. I fiori spuntano nella parte superiore dello stelo. Non sono raggruppati in infiorescenze regolari (sono cioè portate ciascuna da un picciolo solitario), ma crescono in gruppi di tre o due. Hanno forma ad imbuto e presentano numerosi petali, rosa nella parte esterna e bianchi in quella interna, di consistenza vellutata. La stagione della fioritura avviene tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate.

Coltivazione:

Aztekium valdezii non è la specie più facile da coltivare. Tuttavia, una volta che un esemplare si è stabilizzato sulle proprie radici, non è difficile da gestire. Ecco di seguito i nostri consigli:

Posizionatelo in un luogo luminoso, ma non esposto alla luce diretta.
Mantenere la pianta a temperature superiori agli 8-10ºC: si consiglia di posizionarla all’interno in inverno, anche per tenerla al riparo dalle piogge idriche.
Scegli un substrato specifico per cactacee, ben drenante e con abbondante parte minerale.
Innaffiare con regolarità in estate, attendendo sempre che il terreno sia completamente asciutto prima di ogni irrigazione successiva. In autunno diminuire gradualmente la frequenza delle annaffiature fino a sospendere completamente l’eventuale irrigazione in inverno.
Concimare una volta all’anno durante la stagione della crescita, scegliendo un prodotto specifico per piante grasse, ricco di fosforo e potassio e povero di azoto.
Aztekium valdezii è una specie a crescita estremamente lenta, quindi non è necessario rinvasarla troppo spesso. Scegli vasi profondi per ospitare adeguatamente le radici.

Propagazione:

Si riproduce solitamente per seme. I semi sono estremamente piccoli e germinano presto, ma meno del 5% di essi riesce a germogliare. Inoltre, le piantine sono molto sensibili per i primi due mesi. Anzi, è più frequente trovarli innestati per aumentare la velocità di crescita. Puoi anche provare a radicare i germogli delle piante innestate, ma la percentuale di successo è molto bassa.

Curiosità:

Aztekium è un genere piccolo e recentemente scoperto che comprende solo tre specie. Fu scoperto nel 1929 da un botanico chiamato Ritter. La prima specie scoperta fu Aztekium ritteri. Per un certo periodo è stata considerata l’unica specie del genere. La seconda specie, Aztekium hindonii, fu infatti scoperta molto più tardi (solo nel 1991!), per arrivare all’ultima specie, Aztekium valdezii, nel 2011. Il nome della specie, “valdezii”, deriva dal biologo Mario Alberto Valdéz Marroquin che ha scoperto la pianta nello stato di Nuevo Leon nel 2012.

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