Caralluma speciosa

Genere:

Caralluma

Famiglia:

Apocynaceae

Habitat:

La Caralluma speciosa è originaria dell’Africa orientale, in particolare del Kenya, della Tanzania e dell’Uganda. Si trova anche nel Corno d’Africa,in Somalia ed Etiopia. Nel suo habitat naturale questa pianta cresce nelle regioni tropicali caratterizzate da savane secche e rocciose o in zone semidesertiche con pianure sabbiose. È qui che prospera e si sviluppa naturalmente.

Sinonimi:

Caralluma oxyodonta
Desmidorchis speciosa
Sarcocodon speciosus

Descrizione:

Questa particolare varietà di Caralluma può crescere fino a un metro di altezza. Nella parte superiore produce grappoli di fiori bruno-neri, somiglianti per forma e dimensione a quelli della Campanula Trachelium. Il fusto, di colore verde chiaro e che ricorda un po’ quello di un’Euphorbia , può variare dai 30 agli 80 cm di altezza, arrivando occasionalmente fino a 120 cm. Si notano creste angolari e rialzate che formano gradualmente bordi continui e irregolari. Le foglie, che compaiono ad intervalli lungo il fusto, sono piccole e appuntite.
Durante il periodo di fioritura, la Caralluma speciosa presenta un grappolo perfettamente simmetrico di 30-40 piccoli fiori, ciascuno di circa 4 cm di diametro. Questi emettono un odore sgradevole che ricorda quello della carne marcia, che serve ad attirare le mosche . I fiori sono costituiti da cinque petali, con tubi centrali che vanno dal giallo all’arancione. I lobi della corolla sono bruno-rossastri con piccole macchie gialle. Vicino alle punte, i bordi dei petali sono marrone scuro o neri e ornati da minuscoli peli. Gli steli dei fiori sono lunghi da 4 a 6 mm.
Per quanto riguarda il frutto, questa pianta produce follicoli lunghi circa 12 cm, lisci al tatto. I semi sono lunghi circa 9 mm e larghi 7 mm, presentano ampi margini e sono coronati da un ciuffo di peli lungo quasi 30 mm.

Coltivazione:

Coltivare la Caralluma speciosa è generalmente semplice. Cresce bene con annaffiature regolari, soprattutto nelle giornate più calde dell’estate, anche se occorre fare attenzione a non esagerare con l’acqua, per evitare marciumi. In inverno, se posizionata in un ambiente riscaldato , un’irrigazione leggera di tanto in tanto è utile.
Per la cura invernale, è importante garantire che le temperature rimangano superiori a 10°C. Sebbene questa pianta possa sopportare brevi periodi di temperature notturne fino a 5°C o leggermente inferiori, condizioni di basse temperature prolungate sono dannose.
In termini di luce solare, la Caralluma speciosa cresce bene in posizioni molto luminose, anche se in Estate e’ necessario che sia protetta dal sole diretto e forte. Garantire una buona ventilazione è fondamentale per la sua coltivazione. Questa pianta cresce costantemente e facilmente sulle proprie radici, sfatando l’idea sbagliata secondo cui è una specie difficile da curare

Propagazione:

La propagazione della Caralluma speciosa puo’ essere fatta sia da seme che da talea.

Curiosità:

La Caralluma speciosa appartiene, insieme alla Caralluma adenensis, alla Caralluma somalica, alla Caralluma acutangula (nota anche come Caralluma retrospiciens) e alla Caralluma edithae, al gruppo adenensis-speciosa. Le piante di questo gruppo condividono caratteristiche vegetative simili. Quando non sono in fiore, infatti, è piuttosto difficile distinguere le diverse specie.
Per quanto riguarda l’etimologia di “Caralluma”, il nome deriva dalle parole arabe “qahr al-luhum”, che si traducono in “ferita nella carne” o “ascesso”, probabilmente in riferimento al cattivo odore emesso da alcune specie nel genere. Questo odore è noto per attirare le mosche per l’impollinazione.

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