Ceraria
Genere: Ceraria
Famiglia: Didieraceae
Habitat: Deserto del Karoo, in Sud Africa, e Namibia.
Coltivazione: Non così difficile. Annaffiare ogni volta che il terreno è completamente asciutto, posizionarla in un luogo luminoso a temperatura mite e scegliere un substrato ben drenante.
Curiosità: Il suo nome deriva dal greco e significa letteralmente “piccolo corno”, in riferimento ai rami biforcuti, simili ad un corno.
caratteristiche salienti
Ceraria è un genere di piante succulente della famiglia delle Didiereaceae. Le Ceraria vengono spesso chiamate anche Portulacarias, a causa della confusione nella classificazione botanica. A seconda del sistema di classificazione utilizzato la Ceraria può avere nomi diversi.
Il suo nome deriva dal greco e significa letteralmente “piccolo corno”, in riferimento ai rami biforcuti, simili ad un corno.
Le Ceraria sono originarie dell’Africa meridionale, principalmente del Sud Africa, dove vivono in ambienti aridi. Il deserto del Karoo è un’area semi-desertica con una notevole biodiversità succulenta, che ospita numerose specie succulente. Sono arbusti succulenti a crescita molto lenta che raggiungono il metro di altezza, poco ramificati e con corteccia spesso sottile. Inoltre, a seconda della specie, possono avere una base legnosa, allargata, che permette alla pianta di immagazzinare acqua. Questo aspetto globale le dà il nome comune di “cespuglio di elefante”.
Questa base di legno si chiama “caudex”. Il caudex è un dispositivo evolutivo tipico delle piante originarie di habitat aridi o semiaridi e funge da riserva di nutrienti e acqua per affrontare i periodi difficili.
Dal caudex spunta un fusto legnoso, cilindrico, generalmente eretto e poco ramificato. La ramificazione segue uno schema dicotomico: ciò significa che ogni nuova ramificazione forma due rami che crescono in direzione opposta, con un angolo di 90ºC tra loro. Le sue foglie sono ovali e molto piccole per ridurre al minimo l’evaporazione e trattenere quanta più acqua possibile. In estate, invece, per ridurre ancora di più la traspirazione, la pianta perde tutte le foglie ed entra in riposo vegetativo – periodo necessario – affinché nella stagione successiva possa rinvigorirsi e impreziosire i vostri ambienti con il suo aspetto unico e inconfondibile!
Sono piuttosto numerosi, piccoli e densi, spesso digitiformi, come in C. namaquensi, e talvolta più ovali e appaiati in coppie opposte.
I fiori sono spesso molto piccoli e raggruppati in grappoli su steli incredibilmente lunghi, fino a 5-8 metri di altezza nella C. armiana!. Questo probabilmente per proteggere il fiore da una specie di roditore tipica di quella zona, il ratto dassie (Petromys typicus), per il quale i fiori sarebbero un alimento perfetto. Inoltre, il fatto che i semi si formino molto al di sopra della chioma della pianta aumenta la distanza di dispersione dei semi attraverso il vento.
Ceraria namaquensis
Ceraria namaquensis
Varietà e Tipologie
Qui di seguito sono riportate alcune specie accettate del genere Ceraria. Consultate il nostro negozio online per trovarle!
C. carrissoana
C. fruticulosa
C. kaokoensis
C. kuneneana
C. longipedunculata
C. namaquensis
C. pygmaea
Consigli per la coltivazione
La Ceraria non è una pianta difficile da coltivare. Ecco i nostri consigli per la coltivazione:
Richiede un’esposizione in pieno sole, ma è possibile collocarla anche in ombra parziale se riceve comunque molta luce durante l’anno. È preferibile mantenere la pianta a temperature miti e mai inferiori a 6 °C. Si consiglia quindi di ripararla durante il periodo invernale.
Annaffiare moderatamente e solo quando il terreno è completamente asciutto. È sufficiente una volta alla settimana in primavera e in estate, riducendola a una volta ogni due mesi in autunno e sospendendo completamente l’irrigazione in inverno.
Un substrato ben drenante e ricco di minerali è una soluzione ottimale, ad esempio una miscela standard per cactacee, a cui si può aggiungere della pomice.
Non necessita di concimazioni frequenti, è sufficiente diluire il fertilizzante con un’annaffiatura una volta all’anno.
Le necessità di rinvaso variano a seconda della specie.
Le cerrarie si propagano facilmente da talee di punta. È preferibile prelevare le talee in primavera e metterle a radicare nella sabbia. Una talea di punta con almeno 2-4 foglie dovrebbe radicare entro 3 settimane. Anche l’innesto è molto utilizzato e dà i ottimi risultati.
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