Cereus peruvianus var. coral f. crestata

Genere:

Cereus

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Cereus peruvianus var. corallo F. crestata, una pianta di Cereus peruvianus, è una novità ortense che non si trova in natura. Cereus peruvianus, la specie madre, è originaria del Sud America ma è stato ampiamente coltivata in tutto il mondo per scopi ornamentali e di barriera. Sebbene la sua origine precisa rimanga incerta, si ritiene che provenga dai Caraibi occidentali o dal Venezuela, estendendosi eventualmente al Brasile. La specie è stata coltivata con successo in varie regioni tropicali e subtropicali in tutto il mondo e il suo potenziale come coltura frutticola minore è stata esplorata in paesi come le Antille olandesi, altre isole dei Caraibi, Messico, Israele e Stati Uniti. Nonostante la sua coltivazione diffusa, è considerata un’erbaccia in alcune regioni, incluso il Sud Africa. Anche se i fiori di questa specie sbocciano solo di notte, le api diurne possono comunque fungere da impollinatori, poiché i fiori rimangono aperti per alcune ore durante la sera o la mattina presto.

Sinonimi:

Non sono registrati sinonimi per il nome di questa pianta.

Descrizione:

Cereus peruvianus var. corallo F. crestata è un cactus insolito che si differenzia dai tipici cactus colonnari per un’anomalia genetica chiamata fasciazione. Questa alterazione fa sì che le cellule si moltiplichino principalmente lungo un asse centrale, risultando in uno stelo allungato e appiattito perpendicolare alla normale direzione della crescita cellulare. Gli esemplari crestati hanno un aspetto distinto e sono molto ambiti dagli appassionati di succulente. La varietà “Corallo” è piuttosto simile alla forma crestata regolare del Cereus peruvianus: se ne differenzia solo per le sfumature coralline delle spine e delle parti apicali del fusto. Il Cereus peruvianus regolare è una pianta arborea che può raggiungere i 10 metri di altezza e presenta rami eretti o leggermente ricurvi, spesso con tronchi separati. La forma crestata, sia nella varietà Coral che nella regolare C. peruvianus crestata, presenta invece fusti multipli, a ventaglio e a spirale, tipicamente di 6-8 cm di spessore, di colore da grigio-verde a blu-verde, con sfumature arancio-rossastre nella forma “Corallo”. Le costole arrotondate sono compresse e basse, mentre le areole piccole e distanziate sono ricoperte di lana arancio-rosso. Le spine aghiformi, di colore giallo-arancio, possono essere numerose o assenti e spesso hanno un aspetto bruno-rossastro. I fiori del Cereus peruvianus sono tipicamente bianchi con le punte rossastre, sbocciano solo per una sola notte. Tuttavia, gli esemplari crestati potrebbero non produrre fiori, poiché l’anomalia genetica altera la capacità delle gemme di differenziare i fiori: la stessa cosa accade con Cereus peruvianus v. Coral f. crestato.

Coltivazione:

Essendo una forma crestata, Cereus peruvianus v. coral f. crestata non è la specie più facile da coltivare. Di seguito riportiamo alcuni consigli:
Per garantire una crescita ottimale del Cereus peruvianus v. coral f. crestata, è importante fornirgli una posizione ben ventilata e soleggiata, preferibilmente esposta a sud. La forma crestata preferisce una minore quantità di luce solare rispetto alla Cereus peruvianus normale: è importante proteggerla dalla luce diretta del sole almeno nelle ore più calde delle giornate estive. Il colore dello stelo deve essere monitorato, poiché un colore più chiaro può indicare una luce insufficiente. Questa varietà di Cereus non tollera temperature inferiori ai 10°C. In estate si consiglia di annaffiare Cereus peruvianus var. coral f. crestata ogni 3-4 giorni, fornendo acqua in abbondanza ma evitando l’acqua stagnante. Durante l’autunno, le annaffiature dovrebbero diminuire gradualmente e in inverno, quando la pianta è inattiva, possono essere ridotte o sospese del tutto. Un terreno leggero e ben drenante è l’ideale per il Cereus peruvianus var. coral f. crestata, come un terriccio specifico per cactus con l’aggiunta di sabbia grossolana. Questa pianta ha una crescita vigorosa e richiede una concimazione regolare ogni 15 giorni con un composto di azoto, fosforo e potassio. Il fertilizzante deve essere usato in dosi minime, circa un terzo della quantità raccomandata sulla confezione o meno. Il Cereus peruvianus var. coral f. crestata ha un tasso di crescita lento e non richiede rinvasi frequenti.
Una volta ogni due anni è sufficiente. È necessario prestare attenzione a questa operazione, poiché le spine possono renderla difficile. Sono da preferire i vasi di argilla, che favoriscono la traspirazione della pianta

Propagazione:

La Cereus peruvianus v. coral f. crestata è una pianta che può essere propagata solo tramite talea. Questo perché le forme crestate sono una mutazione genetica che non può essere mantenuta nei semi. Se volete propagare questa pianta, il momento ideale è la primavera. Per iniziare, è opportuno che la ferita da taglio si rimargini prima di piantare la talea in un terriccio per cactus fresco e leggermente umido. È importante mantenere il terreno umido fino all’attecchimento della talea, che in genere richiede circa 1-2 mesi. Anche l’innesto è un metodo alternativo per propagare questa pianta. Questo metodo consiste nel combinare una talea di Cereus peruvianus v. f. crestata con il portainnesto di un’altra pianta di cactus per creare una nuova pianta. L’innesto viene solitamente effettuato durante la stagione di crescita e richiede una certa abilità e pazienza per garantire il successo dell’innesto. Indipendentemente dal metodo di propagazione scelto, è consigliato dare alla vostra pianta molte cure e attenzioni per farla crescere.

Curiosità:

La forma crestata del Cereus peruvianus è comunemente nota come “Cactus mela peruviana crestata” per la sua caratteristica cresta e ciuffo di spine sulla cima. La varietà Coral, invece, è popolare per le sfumature coralline delle punte degli steli e delle numerose spine sulle creste. Il nome “Cereus” deriva dalla parola latina “cērēus”, che significa “incerato” o “fatto di cera”. Si ritiene che sia stato dato a questo genere di cactus perché si pensava che i fiori di alcune specie assomigliassero a candele fatte di cera. Il nome fu usato per la prima volta dal botanico svedese Carl Linnaeus nel XVIII secolo, quando descrisse diverse specie di cactus e le assegnò al genere Cereus. Oggi il genere Cereus fa parte della più ampia famiglia di cactus nota come Cactaceae e comprende oltre 30 specie.

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