Cintia knizei f. variegata

Genere:

Cintia

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Cintia Knizei f. variegata è una pianta estremamente rara, endemica di una piccola regione delle Ande boliviane, a 4000 metri di altitudine.

Sinonimi:

È sinonimo di Rebutia cintia. Un altro sinonimo è Copiapoa knizei.

Descrizione:

Cintia Knizei f. variegata è l’unica specie del genere “Cintia”. Le dimensioni molto ridotte l’aiutano ad adattarsi alle rigide condizioni climatiche di quell’altitudine. Questa pianta cresce infatti tra le rocce, in piccole fessure, dove è più protetta dall’intensa luce solare e dal vento durante l’estate e dai forti sbalzi termici in inverno. Può sopravvivere a inverni molto rigidi, purché il terreno rimanga asciutto. Cintia knizei è infatti una pianta solitaria, minuscola, con un diametro di 3-5 centimetri ed un’altezza di 10 centimetri, un fusto globoso verde intenso, traslucido, bitorzoluto. Le piccole areole bianche lanose, quasi nascoste tra i tubercoli, non formano spine quando la pianta è adulta. Le areole sono i germogli delle Cactacee, da cui solitamente si formano le spine. Tuttavia, in alcune specie, potrebbero essere assenti, proprio come nella Cintia. D’altra parte, le piante giovani a volte mostrano 5-6 spine corte.
Un’altra caratteristica che rende questa pianticella così tenace sono le sue radici: essendo molto profonde (rispetto alla dimensione del fusto) e dotate di tuberi, sono in grado di esplorare un’ampia porzione di terreno e di ottenere una grande efficienza di acqua e assorbimento dei nutrienti, che fanno sì che sopravviva nei terreni estremamente secchi e poveri della regione delle Ande. I tuberi invece hanno la funzione di immagazzinare acqua e sostanze nutritive, per sopravvivere ai periodi più siccitosi dell’anno. I fiori diurni sono un’altra caratteristica incredibile, soprattutto perché hanno lo stesso diametro della pianta e la ricoprono quasi completamente, con i loro petali di colore giallo brillante. Cinzia knizei è davvero ricercata dagli appassionati di succulente per le sue piccole dimensioni e l’estrema rarità. Inoltre, alcune piante presentano accattivanti sfumature arancioni sul fusto o sono completamente arancioni: questa caratteristica le rende ancora più decorative e graziose.
Le forme variegate della Cintia knizei sono ancora più ricercate dai collezionisti per le sfumature arancioni del suo gambo, che compaiono in settori o strisce sul gambo. La luce solare intensa potrebbe esaltare la tonalità arancione delle forme variegate. Le variegature sono dovute ad alcune mutazioni genetiche che influiscono sulla capacità della pianta di produrre clorofilla. La clorofilla è sostituita da altri pigmenti come i carotenoidi, che creano il colore arancione, come nel caso di C. knizei f. variegata; oppure dagli antociani, che danno, invece, il colore rosso. Inoltre, le forme variegate di C. knizei potrebbero mostrare un’altra mutazione genetica che causa un fenomeno chiamato “cefalio”. Il Cephalium è un escrescenza allargata, più o meno globosa, appiattita o ovata a seconda della specie, che appare all’apice del fusto di alcune specie di cactacee. Spesso ha colori vivaci: rosso, giallo o arancione. La forma variegata di C. knizei forma spesso dei cefali, e questo la rende ancora più apprezzata e ricercata dai collezionisti. I fiori, nelle specie dotate di cefalio, spuntano alla sommità.

Coltivazione:

Cintia knizei è abituata alle condizioni estreme tipiche di un ambiente di alta montagna. È particolarmente sensibile alla putrefazione delle radici e quindi non è la specie più facile da coltivare. La forma variegata è ancora più sensibile. Tuttavia, seguendo alcuni consigli, non avrai problemi. Ecco di seguito i suggerimenti:

Mettila in un punto luminoso ma ricorda che possono tollerare anche condizioni di ombra.
Necessita di condizioni fredde e secche in inverno (0-10ºC) a meno che non producano germogli nella primavera successiva.
Innaffia la tua Cintia knizei con molta attenzione: in estate, attendi sempre che il terreno sia completamente asciutto prima di ogni irrigazione. In inverno le annaffiature vanno sospese.
Se tenete la pianta in casa fate attenzione all’umidità: questa pianta è originaria di ambienti ventosi e secchi, quindi l’aria deve essere secca: è consigliata l’esposizione alle correnti d’aria.
Il substrato deve essere molto ben drenato e povero di sostanze nutritive: potete aggiungere sabbia e sassolini.
Il rinvaso non è necessario poiché la pianta rimane minuscola e ha una velocità di crescita estremamente lenta. È importante però metterla in vasi profondi, per dare spazio alle sue radici profonde e forti.

Propagazione:

La propagazione può essere effettuata da semi, talee o innesti. Il periodo della semina è solitamente primaverile o estivo.

Curiosità:

Il suo nome deriva da Cinti, cittadina boliviana di cui sono originarie queste piante. La Cintia knizei, l’unica specie di questo genere, fu scoperta da Karel Kníže nel 1966 a un’altitudine di 4000 metri sul livello del mare vicino alla città chiamata Otavi, nella regione di Potosí, in Bolivia. Fu però descritto solo nel 1969 da Jan Ríha.

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