Cochemiea

COCHEMIEA

Genere: Cochemiea
Famiglia: Cactaceae
Habitat: Messico
Coltivazione: Facile
Curiosità: Sembrano Mammillarie!

caratteristiche salienti

Le Cochemiee sono Cactacee, e quindi piante appartenenti alla famiglia delle “Cactaceae”.

Sono molto simili alle Mammillarie: per questo motivo Cochemia è considerata addirittura un suo sottogenere. Alcuni botanici, tuttavia, elevano questo gruppo di piante a genere autonomo per i loro splendidi fiori, diversi da quelli della Mammillaria, essendo molto grandi, rosso scarlatto e, soprattutto, asimmetrici. I fiori della Cochemiea sono così grandi che non vengono impollinati dagli insetti, ma dagli uccelli, soprattutto dai colibrì! Sono questi che rendono la Cochemiea così popolare nel mondo delle piante grasse ornamentali.

Le Cochemiee hanno fusti cilindrici, ricoperti di spine che in alcune specie raggiungono i 2 metri di altezza! In altre specie, pur rimanendo sempre cilindrici, i fusti non sono eretti, ma ricurvi. Tutte le Cochemiea, comunque, si ramificano dalla base della pianta, formando tipici cespugli spinosi ed intricati. Inoltre, la superficie degli steli è ricoperta di protuberanze: questo conferisce a queste piante un aspetto strano. Da queste sporgenze si sviluppano le spine in gruppi: un gruppo di spine da ciascuna protuberanza. Le spine crescono da una macchia bianca alla sommità del bozzolo, che è lanoso in molte specie ed è chiamata “areola”.

Le Cochemiea sono rare: sono endemiche del Messico e colonizzano habitat diversi a seconda della specie.

cochemiea setispina

Cochemiea setispina

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Cochemiea poselgeri

Varietà e Tipologie

Le Cochemiea sono cactus, ovvero piante succulente appartenenti alla famiglia delle Cactaceae. Sono simili alle Mammillaria e per questo motivo sono considerate un sottogenere delle Mammillaria. Tuttavia alcuni autori elevano questo gruppo di piante a genere autonomo a causa del loro fiore, molto diverso da quello delle Mammillaria: molto grande e asimmetrico. I fiori rosso acceso delle Mammillaria sono cosí grandi che vengono impollinati dai Colibrí! Sono proprio i fiori di queste piante, per la loro affascinante asimmetria, i colori accesi, e le loro grandi dimensioni, a rendere le Cochemiea molto apprezzate nel mondo delle piante grasse ornamentali.

Le Cochemiea hanno i fusti cilindri e coperti di spine che ci si potrebbe aspettare da dei cactus, in alcune specie, i loro fusti arrivano fino a 2 metri di altezza! In altre specie invece, pur rimanendo sempre cilindrici, i fusti non sono eretti, ma prostrati. In ogni caso, le ramificazioni di queste piante partono sempre dalla base, formando quindi dei tipici cespugli spinosi e impenetrabili. I fusti delle Cochemiea sono particolarmente bitorzoluti, pur mantenendosi cilindricci, poiché sono ricoperti da tanti e fitti tubercoli che assomigliano a capezzoli verdi, dando a queste piante una forma molto originale, quasi buffa! Sulla punta di questi tubercoli si sviluppano le spine: un gruppo di spine per ogni tubercolo, a partire da un organo chiamato “areola”, comune a tutti i cactus, che nelle Cochemiea si presenta come una piccola macchia bianca.

Le Cochemiea sono rare: si trovano, allo stato naturale, solo in Messico e sono tutte originarie della Penisola della California. Sono quindi endemiche del Messico. Gli habitat sono diversi a seconda della specie.

Cochemiea setispina, che in realtà si chiama Cochemiea pondii subsp. setispina, è un piccolo cactus dalle spine bianche, lunghe e fitte abbastanza da non poter toccare la parte verde del fusto senza pungersi, perciò è importante stare attenti nel maneggiarla! Questa piccola piantina non supera i 30 centimetri di altezza, con il suo unico fusto eretto. Come nelle altre cochemiea il fusto è coperto da protuberanze, sulla sommità di cui ci sono le areole, piccoli punti bianchi da cui si sviluppano gruppi di 10-16 spine. Ogni gruppo di spine ha da 10 a 12 spine disposte in modo radiale e da 1 a 4 spine centrali, di cui di solito la piú centrale è piú lunga delle altre e leggermente uncinata.

A Marzo – Aprile Cochemiea setispina vi delizierà con la sua bellissima fioritura, producendo grandi fiori scarlatti e asimmetrici sulla parte superiore del fusto.

Consigli per la coltivazione

Le Cochemiee non sono molto difficili da coltivare: basta seguire alcune regole e cresceranno sane e produrranno i loro splendidi fiori rossi.

Di solito crescono lentamente a seconda della specie, quindi non è necessario rinvasarli frequentemente, ma ogni due-tre anni si ritiene sufficiente. Per la loro crescita lenta e il loro aspetto un po’ strano ma originale, sono adatte alla coltivazione in vaso da interno, dove possono esprimere al meglio il loro potenziale decorativo, o anche in una serra non riscaldata fuori casa.

Non è necessario annaffiarle in inverno, anzi non vanno annaffiate affatto. Il periodo vegetativo inizia a marzo ed è necessario aumentare gradualmente la frequenza delle annaffiature fino alla fine di maggio, quando la pianta dovrebbe aver raggiunto la piena stagione di crescita. Da settembre, invece, è opportuno iniziare a ridurre gradualmente la frequenza delle annaffiature fino a sospendere l’assunzione di acqua in inverno. Le radici della Cochemiea hanno bisogno di respirare, soprattutto se fa freddo: da qui la sospensione delle irrigazioni in inverno e la necessità di un substrato molto drenante per evitare marciumi radicali.

Se hai appena acquistato la tua Cochemiea o l’hai rinvasata di recente, non è necessaria la concimazione. Dopo 2-3 anni dall’ultimo rinvaso è possibile concimare utilizzando compost o concime per cactus, basta non applicarla da settembre in poi: una concimazione effettuata in autunno potrebbe causare una crescita accelerata in un periodo in cui la pianta dovrebbe invece entrare in “letargo” e il freddo dell’inverno potrebbe rivelarsi fatale per una pianta in crescita. Meglio concimare a fine inverno o all’inizio della primavera, momenti in cui la pianta può sfruttare al massimo le sostanze nutritive che le abbiamo fornito.

Se manteniamo il terreno asciutto, le Cochemie possono resistere anche fino a -4ºC per brevi periodi! Per sicurezza però è meglio che la temperatura non scenda sotto i 5ºC anche perché, con il freddo, queste piante sviluppano brutte macchie sui fusti.

La Cochemiea preferisce ricevere luce filtrata, ma queste piante tollerano anche un posto in pieno sole se non fa troppo caldo. Meglio proteggerli dal sole durante le ore più calde dell’estate.

La propagazione della Cochemiea può essere effettuata per seme o talea. Se si sceglie la semina è preferibile in primavera, con temperature comprese tra 21 e 27ºC, in un terreno soffice e mantenuto sempre umido fino alla germinazione, che potrebbe richiedere dai 7 ai 14 giorni.

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