Cochemiea pondii subs. setispina

Genere:

Cochemiea

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Cochemiea pondii subs. setispina è originaria del Messico ed è specificamente endemica dell’interno della bassa California, comprese regioni come San Borja, San Julio Canyon e l’isola Angel de la Guarda. La località tipo, dove la specie è stata identificata per la prima volta, è a San Borja, bassa California, Messico.
Questo cactus prospera ad altitudini che vanno dal livello del mare fino a 400 metri. Il suo habitat naturale è costituito dai pendii delle montagne granitiche, dove attecchisce in terreni ghiaiosi o sabbiosi contenenti gneiss, trachite, porfido e conglomerato di arenaria. In queste condizioni aride convive con altre specie di cactus come Echinocereus ferreirianus, Echinocereus sanborgianus, Mammillaria dioica e Ferocactus peninsulae.
L’areale geografico di questa pianta dimostra la sua adattabilità a diversi substrati e la sua capacità di prosperare nelle condizioni difficili del paesaggio.

Sinonimi:

Cochemiea pondiii subs. setispina è sinonimo di Cochemiea setispina. Altri sinonimi sono:

Cactus roseanus
Cactus setispinus
Cochemiea pondii subsp. setispina
Mammillaria pondii subsp. setispina
Mammillaria setispina

Descrizione:

Cochemiea pondii subs. setispina, conosciuta anche come Mammillaria setispina, è una variante locale distinta della Cochemiea pondii, differenziata dalla specie principale per le sue caratteristiche uniche.
In termini di aspetto, ricorda un piccolo cereus, infatti inizialmente cresce come pianta solitaria e successivamente forma grappoli piccoli, irregolari e occasionalmente ramificati. Gli steli possono essere ascendenti o prostrati, alquanto articolati e nascosti sotto una fitta copertura di spine. Questi raggiungono un’altezza di circa 30 cm.
Le radici sono fibrose o moderatamente ispessite. I tubercoli sono corti, con ascelle lanose ma prive di setole. Le spine radiali, da 10 a 12, sono bianche con punte nere, si estendono ampiamente e vanno da 10 a 34 mm di lunghezza, presentandosi in modo irregolare. Le spine centrali, più robuste delle radiali, vanno da 1 a 4. I fiori di questo cactus sono particolarmente vivaci, presentano un sorprendente colore rosso, una forma tubolare ed una simmetria bilaterale, che li rende adatti all’impollinazione da parte dei colibrì. Questi spuntano vicino all’apice della pianta e misurano 5 cm di lunghezza e 2 cm di larghezza, inoltre hanno caratteristiche zigomorfe, quindi sono caratterizzati da un lungo ipanzio, segmenti svasati e punte riflesse. Il frutto è obovoide, raggiunge una lunghezza di 3 cm e presenta un colore scarlatto.
Cochemiea pondii subs. setispina fiorisce tipicamente da marzo ad aprile, producendo occasionalmente un secondo ciclo di fioriture in autunno. I semi sono neri e bucherellati.

Coltivazione:

La coltivazione può rappresentare una sfida, ma con condizioni ottimali e un’eccellente ventilazione può prosperare con successo. Una considerazione chiave è la sensibilità della pianta all’irrigazione eccessiva, quindi è essenziale annaffiare con precisione ed attenzione. È fondamentale utilizzare un terriccio minerale aperto, evitando l’inclusione di torba o altre fonti di humus nella miscela del vaso.
Si consiglia di astenersi dall’aggiungere calcare al terriccio, poiché la pianta preferisce un ambiente moderatamente acido. Sebbene questo cactus possa mostrare sensibilità al gelo, fornirgli la massima esposizione al sole è vitale per realizzare il suo pieno potenziale ed incoraggiare una fioritura di successo.
Per favorire la fioritura e garantire la sopravvivenza a lungo termine della pianta, si consiglia un periodo di riposo invernale, permettendo al cactus di subire un leggero avvizzimento. Questo rallentamento intenzionale della crescita contribuisce alla salute generale e alla sua resilienza.
In sintesi, ottenere successo nella coltivazione implica il mantenimento di attente pratiche di irrigazione, l’utilizzo del terriccio appropriato, la massimizzazione dell’esposizione al sole e l’implementazione di un periodo di riposo invernale strategico per sostenere sia la fioritura che la vitalità duratura della pianta.

Propagazione:

Cochemiea pondii subs. la setispina può essere propagata tramite semi o talee. Si consiglia di optare per la propagazione per seme, in particolare durante la primavera quando le temperature variano tra 21 e 27ºC.
Seminare in un terreno morbido e ben drenante, garantendo un’umidità costante fino alla germinazione, un processo che in genere richiede dai 7 ai 14 giorni.

Curiosità:

La classificazione delle Cochemiea rappresenta una sfida continua per i botanici a causa della loro sorprendente somiglianza con le Mammillaria. La nomenclatura ufficiale delle Cochemiea rimane instabile, creando un dilemma tra i botanici che devono ancora raggiungere un consenso sull’opportunità di designare questa specie come genere indipendente o esclusivamente come sottogenere all’interno di Mammillaria.

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