Le succulente: Come propagare le succulente

Propagare le succulente è un’operazione con cui tutti gli appassionati prima o poi si confrontano. La buona notizia è che nella maggioranza dei casi si tratta di un’operazione relativamente semplice, grazie alla resistenza e alla forza vitale di queste piante.

Ma quando è opportuno procedere? E in che modo? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

 

Quando ricorrere alla propagazione

Sono molti i motivi per i quali l’appassionato di piante grasse si vorrà cimentare nella moltiplicazione delle sue specie preferite. Ad esempio:

  • Per arricchire la sua serra o il suo giardino senza ricorrere a nuovi acquisti.
  • Perché gli esemplari che vuole propagare stanno invecchiando: alcuni sono diventati troppo grossi, altri cominciano a presentare un fusto legnificato e in generale non hanno più l’aspetto decorativo degli anni precedenti. È il momento, quindi, di procurarsi una piantina più giovane che possa sostituirli.
  • Perché vuole fare un regalo speciale ad una persona cara.
  • Perché desidera migliorare le proprie abilità di coltivazione!

I metodi principali ai quali si può ricorrere sono due: l’utilizzo di una talea (nelle sue diverse varianti) o la germinazione di un seme fertile.

 

Metodi principali: la talea

Si definisce “talea” una parte della pianta-madre che, tagliata e nuovamente interrata, darà vita ad una nuova piantina completamente autonoma.

La talea è molto utilizzata per la propagazione delle succulente sia a livello amatoriale che professionale perché presenta numerosi vantaggi, primo fra tutti la velocità con la quale si ottiene la nuova pianta. I tempi di attecchimento, infatti, sono estremamente ridotti rispetto a quelli che servono per la germinazione del seme.

Le nuove piante ottenute per talea avranno lo stesso corredo genetico della pianta-madre. Si elimina così la variabilità naturale che si verifica ogni volta che si pianta un nuovo seme: chi ricorre alla talea è sicuro di ottenere una nuova piantina che avrà gli stessi colori e le stesse forme della pianta originale (al netto delle differenze dovute a fattori ambientali come l’esposizione solare, la concimazione ricevuta, ed altre).

Propagare le succulente tramite talea è quasi sempre possibile. In generale, anzi, è molto più facile che con altre tipologie di piante. Le talee si distinguono in base alla parte della pianta che viene staccata e interrata. Avremo quindi:

  • Talee di ramo
  • Talee di foglia
  • Talee di fusto
  • Polloni.

Si parla di talea di ramo quando la parte staccata e interrata è un rametto completo di alcune foglie. È la procedura più comune, la più sicura per la maggior parte delle succulente.

La talea di foglia invece è possibile solo in presenza di foglie molto carnose: il consiglio, in questo caso, è di staccare la foglia alla sua base per limitare la superficie della ferita e massimizzare le riserve di linfa presenti dentro la foglia e che le daranno la forza di attecchire.

Molto più rari sono i casi in cui si può ricorrere alle talee di fusto: esistono alcune cactacee colunniformi (prive perciò di rami e foglie) che possono essere tagliate letteralmente a metà per poi interrare separatamente la parte superiore, dando vita a due nuovi esemplari. Questa procedura è da considerarsi però un’eccezione, utilizzabile con pochi generi di succulente.

I polloni sono invece dei butti che crescono spontaneamente alla base della pianta. Non tutte le succulente li producono e non è possibile predire con sicurezza la loro comparsa, ma se li notate non esitate un attimo: prelevateli e provvedete al rinvaso, sono in assoluto la migliore talea che possiate trovare!

Nelle nostre schede dedicate alle varie succulente indichiamo sempre quali piante possono essere propagate per talea e di che tipologia: se siete in dubbio su cosa sia meglio per la vostra, perciò, potete controllare facilmente.

Consigli per una talea ottimale

Alcune semplici indicazioni aumenteranno di parecchio la possibilità che le vostre talee abbiano successo.

  • Sterilizzate la lama con la quale taglierete la talea dalla pianta. Eviterete così di trasmettere incidentalmente infezioni sia alla talea che alla pianta-madre.
  • Prima di ripiantare la talea, lasciate asciugare la superficie della ferita all’aria finché non sarà secca. Basteranno 24-48 ore per le talee di ramo, mentre per una talea di foglia potrebbero servire anche 4-5 giorni vista la grande quantità di liquidi che le foglie delle succulente trattengono.
  • Piantate la talea interrando la parte ferita e lasciando all’aria la parte restante. Usate un terreno leggermente più morbido e ricco rispetto a quello richiesto dalla pianta adulta, proprio come si fa di solito con i semi.
  • Evitate accuratamente il sole diretto fino a che la talea non ha ben attecchito.

Una volta che la nuova piantina comincia a svilupparsi e siete sicuri che abbia ben attecchito, potrete cominciare a curarla come richiesto abitualmente dalla sua specie.

Di solito una talea attecchisce nel giro di poche settimane. Vedrete che, seguendo queste semplici regole, dalla vostra succulenta preferita ne potrete ricavare di nuove e bellissime!

 

Metodi principali: la semina

La propagazione per seme è possibile con qualsiasi pianta: di regola, i semi vanno posti a inizio primavera in luogo caldo, con temperatura intorno ai 21°C, e annaffiati regolarmente per mantenere il terreno sempre umido (anche se si tratta di succulente che, da adulte, prediligono i climi aridi).

I tempi per vedere i primi germogli sono molto variabili e vanno da alcune settimane a 2-3 mesi, secondo la tipologia di pianta.

Talvolta i semi si possono ottenere direttamente da un’unica pianta dentro al vostro vivaio o giardino: è il caso delle piante autofertili, quelle che producono sia fiori femminili che maschili sullo stesso esemplare e che possono autofecondarsi.
Sono però casi abbastanza rari: di solito, per avere semi fertili servono piante diverse che crescano a poca distanza e, se sono piante dioiche (che hanno cioè o solo fiori femminili o solo fiori maschili), dovremo fare attenzione a che ci siano piante con fiori di diverso sesso.

Tutte le volte che non è possibile ottenere direttamente semi fertili (e saranno la maggior parte, a meno che non si abbiano serre particolarmente ben fornite) dovremo ricorrere all’acquisto dei semi.

 

È evidente, quindi, come propagare le succulente tramite talea sia decisamente più semplice che non tramite seme. Non per tutte le piante, però, è possibile e talvolta la moltiplicazione per seme è l’unica via praticabile.
Vi invitiamo a consultare gli altri articoli del nostro blog, e in particolare le schede dedicate alle piante succulente e le loro caratteristiche, per conoscere, per ciascuna, i metodi di propagazione consigliati.

 

 

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