Commiphora incisa

Genere:

Commiphora

Famiglia:

Burseraceae

Habitat:

La Commiphora incisa è originaria della Somalia, ma può essere trovata anche in altri stati dell’Africa orientale, come Eritrea, Etiopia, Zambia, Malawi, Arabia Saudita. Questa pianta vive nelle praterie semiaride.

Sinonimi:

Commiphora candidula

Descrizione:

La Commiphora incisa, chiamata dai botanici anche Commiphora candidula, è un piccolo albero, dall’aspetto e dal portamento di un arbusto, che nel suo ambiente naturale può raggiungere i 6 metri di altezza. Nel mondo dei vivai ornamentali è invece un bonsai perfetto! Si distingue per la sua corteccia che si stacca facilmente in strati simili alla carta. È anche pieno di spine, serve fare attenzione quando si maneggia! Le foglie sono composte: questo significa che ognuna di esse è composta dai cosiddetti “volantini”. Nel caso di C. incisa ve ne sono 3.

Come le altre Commiphora, C. incisa è un caudiciforme: ciò significa che ha un caudice, ovvero un organo allargato tipico di alcune piante che vivono in ambienti inospitali , che consente loro di avere un “rifornimento” di acqua e sostanze nutritive per affrontare le stagioni secche o periodi sfavorevoli.

Coltivazione:

La Commiphora incisa cresce vigorosamente e non  darà problemi se collocata in un luogo luminoso e un substrato ben drenato. La principale causa di fallimento nella coltivazione di questo alberello è l’eccessiva quantità di acqua. La Commiphora incisa dovrebbe infatti ricevere acqua ogni 3-4 giorni circa in primavera e in estate, il suo periodo vegetativo, mentre, con l’arrivo dell’inverno, l’apporto idrico deve essere ridotto fino a completa sospensione. Quando la pianta far capire che ha sete, il caudice diventa più piccolo e rugoso. Per le sue radici non molto grandi la Commiphora incisa può essere piantata anche in vasi poco profondi.

Propagazione:

La propagazione della Commiphora incisa avviene per talea o anche da seme.

Curiosità:

Il nome “Commiphora” deriva dal greco “kommi”, gomma e “phorus”, buco. Molte specie di Commiphora infatti formano resine gommose come il balsamo della Mecca e la mirra (estratte da C. myrrha), che trovano largo impiego in cosmesi e nella produzione di incenso.

Tutte le Commiphora producono resine gommose: alcune di queste vengono utilizzate anche in cosmesi!

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca