Cotyledon undulata

Genere:

Cotyledon

Famiglia:

Crassulaceae

Habitat:

La Cotyledon undulata è originaria delle Province del Capo.

Sinonimi:

Cotyledon cuneata
Cotyledon deasii
Cotyledon pillansii

Descrizione:

La Cotyledon undulata è una succulenta perenne appartenente alla famiglia botanica delle Crassulaceae. La pianta ha un portamento ramificato e raggiunge i 70 cm di altezza. La pianta è priva di stelo e forma una fitta rosetta di foglie. Le foglie sono carnose, piatte, obovate, appuntite all’apice, di colore da verde grigiastro a verde bluastro ricoperte da una pruina bianca che conferisce alla pianta un aspetto polveroso. I margini ondulati delle foglie rendono questa pianta unica e molto adatta per decorazioni e composizioni. La fioritura avviene dall’inizio della primavera alla fine dell’estate ma la pianta non produce fiori prima dei tre anni di età.

Coltivazione:

La pianta ha una crescita lenta ma è facile da coltivare. L’esposizione migliore è quella in luoghi luminosi ma si consiglia di evitare la luce solare diretta nei periodi più caldi. Una lunga esposizione alla luce solare diretta può causare ustioni e macchie bruciate. La resistenza massima al freddo è di 7 °C quindi si consiglia di non esporre la pianta a temperature inferiori. Temperature troppo basse possono causare la rottura del fusto o delle foglie a causa del congelamento dell’acqua all’interno dei tessuti. Temperature comprese tra 10 e 15 °C permettono alle piante di entrare in riposo vegetativo, indispensabile per la fioritura dell’anno successivo. Le piante non vanno poste all’interno della casa dove temperature medie di 20 gradi impediscono il riposo vegetativo. Il terreno va mescolato con pomice, argilla e terriccio per consentire il drenaggio ed evitare il marciume radicale, a cui la pianta infatti è incline. La pomice va sempre posta sul fondo della pentola. Ricordatevi di utilizzare una pentola forata per drenare l’acqua in eccesso. L’irrigazione è molto importante per questa specie e dovrebbe essere fatta bene. Durante il periodo vegetativo puoi annaffiare la pianta ogni 5 giorni con mezzo bicchiere d’acqua, controllando che il terreno sia completamente asciutto prima di annaffiare nuovamente; in inverno è opportuno interrompere le annaffiature per permettere alla pianta di entrare in dormienza. Diminuire la quantità di acqua se la pianta viene tenuta in casa o se il vaso è più piccolo di 12 cm. La pianta è abituata a crescere in terreni poveri, per questo motivo non necessita di concimazioni abbondanti, è sufficiente concimare una volta in primavera e una volta in estate. Se il vaso inizia a essere troppo piccolo per la pianta potete rinvasare la pianta in un vaso più largo di 2 cm. Il rinvaso dovrebbe essere effettuato all’inizio della stagione di crescita con terriccio nuovo e fresco; di solito viene fatto ogni 3-4 anni. Fare attenzione ai ragni rossi e alle cocciniglie.

Propagazione:

La propagazione può essere effettuata per talea o per seme. Si può effettuare la talea durante il periodo primaverile e poi lasciare asciugare la talea; dopo qualche giorno la superficie tagliata si asciugherà e si formerà un callo, posizionare quindi il taglio in una miscela di sabbia, terra e pomice. Per aumentare il successo della propagazione si possono effettuare due o più talee contemporaneamente. Si consiglia di utilizzare l’ormone radicante alla base del taglio per energizzare lo sviluppo delle radici. Per le talee si consigliano temperature intorno ai 20°C. Per seme è molto semplice propagare la pianta, basta seminare in un terriccio sabbioso e conservarlo con un alto tasso di umidità e ad una temperatura di 14 C°.

Curiosità:

Il loro nome deriva dalla tipica forma a cucchiaio delle sue foglie, dalla parola greca kòtile (cavità) per via delle sue foglie dalla forma incavata. Ha la stessa radice della parola “cotiledoni”, usata in botanica per indicare le due metà di uno stesso seme o leguminosa. L’epiteto specifico “undualata” si riferisce ai margini ondulati delle foglie.

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