Cycas

Cycas revoluta Giromagi Cactus

Genere: Cycas
Famiglia: Cycadaceae
Habitat: Asia, Africa e Oceania
Coltivazione:Sono piante robuste, che resistono bene alle basse temperature e non hanno bisogno di particolari attenzioni nella coltivazione. Si raccomanda un’esposizione a mezzo sole e innaffiature ogni due-tre giorni nel periodo vegetativo.
Curiosità: Le piante del genere Cycas sono considerate fossili viventi perché comparse sulla terra in ere geologiche antichissime, precedenti al cretaceo. Fate attenzione se possedete animali: tutte le parte della pianta (e in particolare i semi) sono tossiche e possono causare problemi anche gravi a cani e gatti.

LA CYCAS: CARATTERISTICHE SALIENTI

Il genere Cycas appartiene alla famiglia delle Cycadaceae ed è antichissimo: erano già molto diffuse, infatti, nel cretaceo. Anche per questo è difficile circoscrivere un’area di origine – indicativamente, possiamo dire che nascono fra le regioni tropicali dell’Asia, la Polinesia, l’Africa orientale e l’Australia.
Sono molto diffuse soprattutto grazie alla loro bellezza e alla facilità di coltivazione; a livello estetico, ricordano molto le palme anche se a livello botanico sono piante totalmente diverse. Hanno un fusto eretto, cilindrico, dalla cui sommità parte un ciuffo di foglie pennate formate, a loro volta, da numerose foglioline lunghe e sottili.

Le cycas sono piante dioiche: esistono cioè piante “maschio”, con solo fiori maschili, e piante “femmina”, che hanno cioè solo fiori femminili. Per sapere quindi se una pianta è maschio o femmina bisognerà guardare al fiore: le piante maschio avranno infiorescenze di forma allungata dette microsporofilli, mentre i fiori femminili o macrosporofilli sono infiorescenze dalla forma più tondeggiante.

La grande maggioranza degli esemplari in commercio in Italia sono piante femmina, perché la riproduzione a livello di vivaio avviene quasi esclusivamente tramite polloni e non per seme.

Giromagi Cactus Cycas siamensis

Cycas siamensis

Giromagi Garden Cycas revoluta

Cycas revoluta

VARIETÀ E TIPOLOGIE

Esistono moltissime specie appartenenti al genere Cycas. La più comune è sicuramente la:

  • Cycas Revoluta, detta anche palma nana per la somiglianza stretta con le palme. Ha splendide fronde verde intenso che hanno un portamento ripiegato verso il basso. Se coltivata in vaso può raggiungere circa 1,50 m di altezza, nel terreno può arrivare fino a 3 m.

Queste sono altre specie e varietà finora catalogate:

  • Cycas aculeata
  • C. aenigma
  • C. angulata
  • C. annaikalensis
  • C. apoa
  • C. arenicola
  • C. armstrongii
  • C. arnhemica
  • C. badensis
  • C. balansae
  • C. basaltica
  • C. beddomei
  • C. bifida
  • C. bougainvilleana
  • C. brachycantha
  • C. brunnea
  • C. cairnsiana
  • C. calcicola
  • C. campestris
  • C. canalis
  • C. candida
  • C. chamaoensis
  • C. changjiangensis
  • C. chevalieri
  • C. circinalis
  • C. clivicola
  • C. collina
  • C. condaoensis
  • C. conferta
  • C. couttsiana
  • C. cupida
  • C. curranii
  • C. debaoensis
  • C. desolata
  • C. diannanensis
  • C. dolichophylla
  • C. edentata
  • C. elephantipes
  • C. elongata
  • C. falcata
  • C. ferruginea
  • C. fugax
  • C. furfuracea
  • C. glauca
  • C. guizhouensis
  • C. hainanensis
  • C. hoabinhensis
  • C. hongheensis
  • C. indica
  • C. inermis
  • C. javana
  • C. lacrimans
  • C. lane-poolei
  • C. lindstromii
  • C. i Chirgwin
  • C. macrocarpa
  • C. media
  • C. megacarpa
  • C. micholitzii
  • C. micronesica
  • C. montana
  • C. multipinnata
  • C. nathorstii
  • C. nitida
  • C. nongnoochiae
  • C. ophiolitica
  • C. orientis
  • C. pachypoda
  • C. panzhihuaensis
  • C. papuana
  • C. pectinata
  • C. petrae
  • C. platyphylla
  • C. pranburiensis
  • C. pruinosa
  • C. revoluta
  • C. riuminiana
  • C. rumphii
  • C. saxatilis
  • C. schumanniana
  • C. scratchleyana
  • C. seemannii
  • C. segmentifida
  • C. semota
  • C. sseminifera
  • C. shanyaensis
  • C. siamensis
  • C. silvestris
  • C. simplicipinna
  • C. sphaerica
  • C. sundaica
  • C. szechuanensis
  • C. taitungensis
  • C. taiwaniana
  • C. tanqingii
  • C. tansachana
  • C. thouarsii
  • C. tropophylla
  • C. tuckeri
  • C. vespertilio
  • C. wadei Merr.
  • C. xipholepis
  • C. yorkiana
  • C. zambalensis
  • C. zeylanica

CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE

Le cycas non richiedono attenzioni particolari e si adattano molto bene al clima italiano. A parte le zone alpine e prealpine, crescono praticamente dappertutto grazie alla resistenza a temperature piuttosto basse.

Ecco i nostri consigli per la coltivazione:

  • Come esposizione, è da preferire un’esposizione a mezzo sole. Resiste bene anche in pieno sole, mentre va evitata l’ombra completa.
  • Con alcune differenze a seconda della specie, resistono anche a temperature di -10°C per alcuni giorni. Per la cycas revoluta invece si consiglia di non scendere mai al di sotto dei 5°C.
  • Per le innaffiature, bisogna fare attenzione a che il terreno resti sempre umido in profondità ma senza pericolosi ristagni d’acqua. Si consiglia quindi di innaffiare frequentemente, anche a giorni alterni, durante la stagione estiva e di controllare bene il terreno.
  • La crescita delle cycas è molto lenta e pertanto non hanno bisogno di essere concimate spesso. Si consiglia di concimare ogni 6-8 settimane durante la primavera e l’estate. Scegliete un concime completo, ricco di azoto, fosforo, potassio e microelementi.
  • Queste piante non sono particolarmente esigenti in fatto di terreni: purché sia un buon drenante, più o meno qualsiasi tipo di terreno è adatto. Sceglietene uno piuttosto ricco (come ad esempio la torba).
  • Per le piante in vaso, il rinvaso può essere fatto una volta ogni 3-4 anni. Non di più, visto che la pianta non crescerà più di 1-2 cm in un anno.

Per la moltiplicazione della pianta si può ricorrere sia ai semi che ai polloni, ma il primo metodo è fortemente sconsigliato per i tempi decisamente lunghi: potrebbero servire sei mesi solo per vedere i semi germinare.

Un modo decisamente più rapido è prelevare i polloni (i germogli che crescono alla base del fusto o lungo il tronco) tagliandoli alla base ed utilizzarli come talea. Si raccomanda di far cicatrizzare bene la ferita alla base del pollone prima di ripiantarlo: ci possono volere alcuni giorni, secondo il clima della vostra zona.

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