Dioscorea elephantipes

Genere:

Dioscorea

Famiglia:

Dioscoreaceae

Habitat:

La Dioscorea Elephantipes è originaria delle Province del Capo, dove la pianta cresce su pendii rocciosi in terreni asciutti.

Sinonimi:

Dioscorea elephantopus
Dioscorea montana
Dioscorea testudinaria
Rhizemys elephantipes
Rhizemys montana
Tamus elephantipes
Testudinaria elephantipes
Testudinaria elephantipes f. montana
Testudinaria montana

Descrizione

La Dioscorea Elephantipes è una succulenta caudiciforme perenne appartenente alla famiglia botanica delle Dioscoreaceae. La pianta ha portamento rampicante e può raggiungere fino a 90 cm di diametro e può formare rampicanti lunghi fino a 6 m. La pianta forma un ampio caudice, parzialmente sotterraneo, legnoso, robusto, rivestito all’esterno da una spessa corteccia bruno-grigiastra che si divide in placche poligonali. Le piante che formano il caudice utilizzano il loro tubero sotterraneo per immagazzinare acqua e far fronte a lunghi periodi di siccità. I fusti sono sottili, volubili, lunghi, glabri e le viti muoiono durante l’estate. Le foglie sono cuoriformi, di colore verde brillante, alterne e brevemente picciolate. La fioritura avviene durante la primavera ed i fiori sono portati da steli. La succulenta è dioica, quindi i fiori maschili e quelli femminili sono portati da individui diversi. Le infiorescenze sono piccole racemi spinosi. I fiori sono a forma di stella, piccoli, dal giallastro al bianco. La caratteristica più attraente di questa pianta è il caudice a forma di tartaruga che rende questa pianta unica nel suo genere. Il valore ornamentale della pianta non è l’unico motivo che rende questa pianta così ricercata: in passato la pianta era minacciata di estinzione perché fonte di saponine steroidee come la diosgenina, utilizzata per sintetizzare cortisone e pillole anticoncezionali. Al giorno d’oggi ci sono altre fonti più economiche di questi steroidi. In passato i tuberi venivano mangiati dalle popolazioni indigene del Sud Africa, dopo un’importante lavorazione per eliminare i composti tossici. A causa del grande sforzo richiesto per ottenere materiale commestibile, oggigiorno questi tuberi vengono normalmente consumati solo in tempi di carestia.

Coltivazione:

È una pianta a crescita rapida, facile da coltivare. La pianta ha bisogno di un’esposizione in pieno sole, ma si raccomanda di evitare la luce diretta del sole durante l’estate. L’esposizione prolungata alla luce diretta del sole può causare scottature e macchie. La succulenta può tollerare temperature fino a 45° C e brevi periodi di gelo, ma il freddo prolungato danneggia o uccide la pianta. Temperature troppo basse possono causare la rottura del fusto o delle foglie a causa del congelamento dell’acqua all’interno dei tessuti. Le temperature comprese tra 10 e 15 °C consentono alle piante di entrare in riposo vegetativo, essenziale per la fioritura dell’anno successivo. Le piante non dovrebbero essere collocate all’interno della casa, dove temperature medie di 20 gradi impediscono il riposo vegetativo. Il terreno meglio drenante per questo genere è composto per il 50% da terriccio fertile e per il 50% da pomice che deve essere sempre posta sul fondo del vaso. Ricordate di utilizzare un vaso forato per drenare l’acqua in eccesso. Le annaffiature possono essere effettuate regolarmente durante il periodo vegetativo. Durante il periodo vegetativo si può annaffiare la pianta ogni 5 giorni con mezzo bicchiere d’acqua, controllando che il terreno sia completamente asciutto prima di annaffiare di nuovo; in inverno si deve sospendere l’irrigazione per permettere alla pianta di entrare in dormienza. Diminuite la quantità d’acqua se la pianta è tenuta in casa o se il vaso è più piccolo di 12 cm. Per quanto riguarda la concimazione, per questa pianta è sufficiente concimare moderatamente durante la stagione di crescita con i fertilizzanti specifici per succulente e interrompere la concimazione durante l’inverno. Se il vaso inizia a essere troppo piccolo per la pianta, è possibile rinvasarla in un vaso più largo di 2 cm. Il rinvaso deve essere effettuato all’inizio della stagione di crescita con terriccio nuovo; di solito si effettua ogni 3-4 anni. Fate attenzione ai ragni rossi e alle cocciniglie.

Propagazione:

Il metodo di propagazione più semplice e veloce è quello di utilizzare i semi. Per seme è molto semplice propagare la pianta, basta piantare il seme in un terriccio sabbioso e conservarlo con un alto tasso di umidità e ad una temperatura di 14 C°.

Curiosità:

Con il termine Dioscorea si indica sia la pianta che il tubero che da essa produce ed è utilizzata come alimento da molte popolazioni delle zone tropicali. Altri nomi con cui sono conosciuti questi tuberi sono igname o yam. Elephantipes in latino si riferisce all’aspetto simile ad un elefante sul rivestimento esterno della corteccia.

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