Dioscorea

dioscorea

Genere: Dioscorea
Famiglia: Dioscoreaceae
Habitat: Fasce tropicali di America, Africa, Asia (Cina centrale e Giappone)
Coltivazione: È una pianta che non vuole grosse attenzioni: annaffiature rare e concimazioni scarse. Fate attenzione alla varietà che avete acquistato perché alcune hanno il periodo di riposo vegetativo in estate anziché in inverno come la maggioranza delle piante delle nostre latitudini.
Curiosità: Con il termine Dioscorea si indica sia la pianta che il tubero che essa produce e che è utilizzato come alimento da molte popolazioni delle fasce tropicali. Altri nomi con cui questi tuberi sono conosciuti sono igname o yam.

LA DIOSCOREA: CARATTERISTICHE SALIENTI

In questa rubrica parliamo spesso di piante che sono ricercate per la bellezza dei loro fiori, dei colori o per le forme decorative. Nel caso del genere Dioscorea, invece, troviamo una serie di piante che sono tradizionalmente coltivate per uso alimentare in molte aree del pianeta e che stanno vivendo una nuova fortuna, negli ultimi anni, per uso medico ed erboristico.L’appassionato di succulente potrà, invece, apprezzarle soprattutto per la particolarità delle loro forme oltre che come curiosità botanica.

A livello estetico si tratta di piante di consistenza erbacea, con rami sottili e rampicanti che si attorcigliano agli appigli che trovano nell’area circostante. Possono raggiungere, in questo modo, altezze fino ai 5 metri.In natura sono diffusi in climi secchi, spesso su terreni rocciosi. La zona di diffusione è molto vasta, praticamente si possono trovare in tutta la fascia tropicale e sudtropicale del globo: per questo motivo esistono moltissime varietà.

Le foglie sono cuoriformi e con nervature profonde, di colore verde deciso; i fiori sono di scarso interesse estetico essendo per lo più piccoli, di colori poco appariscenti che variano dal bianco, al verde, al giallo pallido. Sono piante dioiche: su una stessa pianta, cioè, si troveranno o solo fiori femminili o fiori maschili.La pianta nasce da un rizoma tuberiforme ricco di amido e molto nutriente, che oggi è ampiamente utilizzato in erboristeria perché ha un alto contenuto di fitoestrogeni (alcune varietà vengono utilizzate anche come lassativi, per curare i reumatismi e altri disturbi).

Dioscorea Silvatica - rizoma 2

Dioscorea sylvatica

Dioscorea alata Giromagi Cactus

Dioscorea alata

VARIETÀ E TIPOLOGIE

Come già scritto, l’ampia diffusione ha fatto sì che si sviluppassero moltissime varietà (che qui riportiamo sia con il nome scientifico che con il nome comune). Il genere Dioscorea comprende oltre 600 specie tra cui:

Dioscorea alata o grande igname
D. batatas o igname della Cina
D. bulbifera o igname blubifera
D. cayenensis o igname gialla della Guinea
D. communis o tàmaro
D. convolvulacea o igname rampicante
D. dumetorum o igname selvatica
D. esculenta o piccola igname
D. hispida o igname spinata
D. japonica o igname del Giappone
D. nummularia o igname aplatie
D. oppositifolia o igname khmer
D. pentaphylla o igname rossa
D. rotundata o igname bianca della Guinea, la maggiormente coltivata
D. trifida o igname rivestita
D. villosa

Nel nostro shop troverete vari esemplari di Dioscorea silvatica: originaria del continente africano, sopporta altitudini fino ai 1.800 mt e ha un rizoma che sporge sopra il terreno, di consistenza legnosa e con forme varie e spesso curiose. Per questa sua caratteristica è chiamata “Elephant’s foot Yam”, ovvero lo yam a piede di elefante.

CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE

Non è difficile coltivare in casa una Dioscorea: sono piante molto adattabili. Considerate però che alcune varietà vanno in riposo vegetativo in estate, perciò nella bella stagione le attenzioni devono essere ridotte. Vediamo insieme quelle principali.

  • La maggior parte delle Dioscoree chiede un’esposizione in pieno sole. L’ideale è una posizione in cui il sole sia presente per alcune ore al giorno, possibilmente di mattino.
  • Difficilmente le Dioscoree resistono a temperature sotto lo zero: meglio quindi ripararle in casa ai primi segnali di gelate.
  • Il rizoma funziona, in questa pianta, come un efficiente serbatoio d’acqua. Meglio quindi limitare le annaffiature (non più di una ogni volta alla settimana) e sospendere le annaffiature quando la pianta va in riposo vegetativo, in estate o in inverno secondo la varietà; la singola innaffiatura dovrà però essere abbondante. Se si nota che le foglie ingialliscono è indice che la pianta sta ricevendo troppa acqua; se il rizoma appare sgonfio, che ne sta ricevendo troppo poca.
  • Non si tratta di una pianta particolarmente esigente. Per la concimazione, basterà diluire nell’acqua delle innaffiature una dose minima di concime (circa ¼ della dose consigliata) ogni 15 giorni nel periodo vegetativo.
  • Scegliete un terreno drenante, anche ricco di inerti (il loro habitat naturale è infatti roccioso).
  • Rinvasare secondo necessità. Solitamente, per motivi estetici, quando la pianta viene rinvasata si lascia il rizoma (o caudice) in gran parte scoperto; considerate però che deve essere sempre parzialmente interrato e che ad una porzione interrata maggiore corrisponderà una crescita più rapida della pianta.

La moltiplicazione delle Dioscorea avviene generalmente attraverso seme. Utilizzare talee è sconsigliato sia perché è difficile che attecchiscano, sia perché le piante che nascono da talee (generalmente di ramo) non arrivano quasi mai a formare dei rizomi di dimensioni interessanti.

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