Drimia

drimia

Genere: Drimia
Famiglia: Asparagaceae
Habitat: La Drimia è diffusa in Africa, Asia, Area Mediterranea.
Coltivazione: La coltivazione delle Drimia non è così difficile, ma occorre pazienza: crescono molto, molto lentamente. Richiedono un terreno ben drenato, mezz’ombra, temperature superiori a 10ºC, annaffiature regolari durante la stagione di crescita e nessuna irrigazione in inverno.
Curiosità: Il nome “Drimia” deriva da un’antica parola greca che significa “amaro” o “acre”, in riferimento alla radice, che è amara se mangiata.

caratteristiche salienti

La Drimia è un genere di piante decidue con fiori appariscenti che crescono dal bulbo. La Drimia forma un macrogenere che comprende Urginea, Litanthus, Rhodocodon e Schizobasis. Considerando l’insieme di questi sottogeneri, si contano 100 specie di Drimia originarie dell’Africa, del Madagascar, dell’area mediterranea e dell’Asia, e 50 specie dell’Africa meridionale. Le specie africane generalmente non vengono coltivate perché i loro fiori non sono molto spettacolari e non durano molto a lungo.

Le Drimie sono diffuse in tutta l’Africa. Sono presenti anche in Asia e nelle aree mediterranee, solitamente nelle regioni con una stagione secca.

I Drimia sono generalmente decidui o, più raramente, sempreverdi. I bulbi crescono sottoterra o in superficie e sono spesso grandi, di colore bruno o grigiastro, ricoperti da una membrana dura e spessa i cui strati sono visibili già in superficie, e talvolta sembrano sassi. Dai bulbi si sviluppa un “ciuffo” di foglie di colore verde intenso, allungato e lineare, talvolta cilindrico, privo di fusto fino alla fase di fioritura, quando le foglie disseccano completamente per far posto allo sviluppo dello scapo floreale, un fusto di altezza variabile che porta l’infiorescenza.

L’infiorescenza, per definizione botanica, dovrebbe essere contata come una spiga: in pratica è quasi un “grappolo” terminale e conico di bellissimi fiori, che durano solitamente meno di un giorno, raramente due giorni, ma con diverse fioriture al giorno. I fiori variano dal bianco al verde giallastro o marrone spesso con carene più scure. Queste fioriture possono essere anche imponenti e superare i 40 centimetri! La stagione della fioritura, a seconda della specie, avviene tra la tarda primavera e l’estate, indipendentemente dall’andamento delle precipitazioni.

Drimia undulata

Drimia undulata

Drimia

Drimia undulata

Varietà e Tipologie

Di seguito sono riportate alcune specie di Drimia.

  • D. angustifolia
  • D. anomala
  • D. anomala
  • D. aphylla
  • D. arenicola
  • D. aurantiaca
  • D. barkerae
  • D. brachystachys
  • D. calcarata
  • D. calcicola
  • D. capensis
  • D. chalumnensis
  • D. chlorantha
  • D. ciliaris
  • D. ciliata
  • D. congesta
  • D. convallarioides
  • D. cremnophila
  • D. cryptopoda
  • D. cyanelloides
  • D. cyathiformis
  • D. delagoensis
  • D. dregei
  • D. duthieae
  • D. elata
  • D. excelsa
  • D. exigua
  • D. exuviata
  • D. fasciata
  • D. filifolia
  • D. fimbrimarginata
  • D. flagellaris
  • D. floribunda
  • D. fragrans
  • D. fugax
  • D. glaucescens
  • D. guineensis
  • D. haworthioides

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Consigli per la coltivazione

La coltivazione della Drimia non è così difficile, ma bisogna avere pazienza: crescono molto, molto lentamente.

Richiedono un terreno ben drenato con una forte componente organica, dove il bulbo può essere piantato sottoterra o semplicemente appoggiato in superficie: in ogni caso riuscirà a radicare.

In estate è opportuno somministrare del concime specifico per cactus e succulente.

Posizionarla a mezz’ombra: fare attenzione ai bruschi passaggi dall’ombra alla luce diretta.

Si consiglia di tenerla in vaso in casa, perché inizierà ad avere problemi con temperature inferiori ai 10ºC.

Durante la stagione di crescita, è importante annaffiare la pianta moderatamente, aspettando che il terreno si asciughi prima di ogni nuova annaffiatura. Dopo la fioritura, quando il gambo del fiore inizia a seccarsi, è opportuno ridurre gradualmente le annaffiature fino all’inverno, riprendendo quando i ramoscelli cominciano a svilupparsi alla fine dell’inverno o in primavera.

La propagazione può avvenire sia per seme che per bulbo. La propagazione per bulbo è ovviamente la più semplice e la più utilizzata.

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