Drimia undulata

Genere:

Drimia

Famiglia:

Hyacinthaceae

Habitat:

La Drimia undulata è diffusa nel Nord Africa, Israele, Spagna e Italia, cresce in terreni ben drenati in ambienti con scarse precipitazioni e abbondante sole.

Sinonimi:

Cariddi undulata
Drimia undata subsp. caeculi
Prospero undulatum
Scilla undulata
Strepsiphyla undulata
Urginea undulata
Urginea undulata subsp. caeculi
Urginea undulata var. ceculi

Descrizione:

La Drimia undulata è una pianta bulbosa perenne, particolarmente apprezzata dagli amanti delle piante caudiciformi per i suoi piccoli bulbi (fino a 5 centimetri di larghezza) e le sue belle foglie dai bordi ondulati. In realtà, però, il bulbo di D. undulata non può essere definito caudice: è semplicemente un bulbo. La differenza tra un caudice e un bulbo sta nel fatto che quest’ultimo è dotato anche di foglie modificate, dette catafille, in cui vengono immagazzinate le sostanze nutritive, mentre il primo è semplicemente una parte basale ingrossata del fusto. I due diversi organi condividono però la stessa funzione: immagazzinare sostanze nutritive e acqua per affrontare i periodi difficili e, soprattutto, per affrontare la siccità. I bulbi della D. undulata sono molto belli: sono marroni o verdi e solitamente sono visibili, con qualche centimetro che fuoriesce dal terreno. Sulla superficie del bulbo è presente uno strato bianco e cartaceo, che costituisce la tunica del bulbo. Le foglie formano un ciuffo nella parte superiore del bulbo. Quando crescono si dispongono a raggiera, secondo uno schema ampio e aperto a forma di rosetta, come una “ruota” di foglie. Sono verdi con bordi ondulati: da qui il nome “Undulata”. Le foglie vengono prodotte all’inizio della primavera mentre la fioritura avviene nei periodi più secchi dell’estate. I fiori sono bellissimi e possono ricordare, in qualche modo, i fiori del giacinto: sono raggruppati in una pannocchia all’apice di uno stelo centrale allungato. I petali sono rosa-violacei, 6 per ogni fiore. Un fatto interessante è che, nei fiori di Drimia, i petali dovrebbero chiamarsi “Tepali”. Questo perché in questo genere non c’è distinzione tra petali e sepali (i sepali sono i “petali” verdi che solitamente formano il calice, la parte verde che si trova sopra i petali nei fiori normali). Questa è una caratteristica comune a molte monocotiledoni da fiore, come i gigli, i giacinti ma anche l’aglio e la cipolla! Sopra ogni tepalo è presente un bellissimo stame viola, con la parte terminale di un bel verde brillante (lo stame è la parte maschile dei fiori).

Coltivazione:

La coltivazione della Drimia undulata non è così difficile. Di seguito i nostri consigli di coltivazione:

Richiede un terreno ben drenato e con forte componente organica, dove il bulbo può essere piantato interrato o semplicemente appoggiato in superficie: riuscirà comunque a radicare.
In estate dovrebbe essere dato del fertilizzante specifico per cactus e succulento.
Posizionatela a mezz’ombra: fate attenzione ai bruschi passaggi dall’ombra alla luce diretta.
È meglio tenerla in vaso in casa, poiché inizierà ad avere problemi con temperature inferiori a 10ºC.
Durante il periodo vegetativo annaffiare moderatamente, attendendo che il terreno si asciughi prima di ogni nuova annaffiatura. Dopo la fioritura, quando il gambo del fiore inizia a seccare, ridurre gradualmente le annaffiature fino all’inverno: ricominciare quando i bastoncini riprendono a svilupparsi, a fine inverno o in primavera.

Propagazione:

La propagazione può avvenire sia per seme che per bulbo. La propagazione per bulbo è ovviamente la più semplice e utilizzata.

Curiosità:

Il nome “Drimia” deriva da un’antica parola greca che significa “amaro” o “acre”, in riferimento alla radice, che è amara se mangiata. Il nome specifico “Undulata”, invece, deriva dai bordi ondulati delle foglie, che rendono questa pianta molto apprezzata tra i collezionisti di succulente.

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