Dudleya pachyphytum
Genere:
Dudleya
Famiglia:
Crassulaceae
Habitat:
Endemica dei ripidi, pendii rocciosi sopra i 600 metri, nell’Isola di Cedros (Bassa California-Messico).
Sinonimi:
Non sono registrati sinonimi
Descrizione:
Dudleya pachyphytum è una piccola succulenta alta fino a 30 centimetri. Il suo gambo può essere considerato un caudice, essendo molto spesso ,corto, ed ha la funzione di riserva di acqua e nutrimento. Da questo si formano molti rami corti, ciascuno con una rosetta. Queste sono piene di numerose foglie a forma di lingua, molto spesse ,grigio-bluastre con sfumature verde brillante. Di solito raggiungono i 5-10 centimetri di larghezza.
Coltivazione:
Posizionare la pianta in un luogo luminoso, esposto alla luce solare diretta; fornirle un po’ di ombra durante le ore più calde delle giornate estive.
È preferibile mantenerla sopra i 7 °C. , durante l’inverno si consiglia di metterla al chiuso.
D. pachyphytum è una delle poche succulente che preferisce gli inverni umidi. Il suo clima nativo ha, infatti, estati calde e secche e inverni umidi. I consigli per l’irrigazione sono quindi contrari a quelli usuali per le succulente: l’irrigazione dovrebbe essere regolare in autunno e inverno e sospesa completamente in estate, quando la pianta va in dormienza, anche se le foglie iniziano ad appassire. In estate, infatti, le radici non sono in grado di assorbire l’acqua e sono soggette a marcire.
Scegliere, come di consueto, un substrato ben drenante, meglio se sabbioso e molto poroso. Un mix succulento andrà bene.
Non necessitano di frequenti concimazioni. È sufficiente diluire il fertilizzante con l’irrigazione una volta all’anno.
Il rinvaso può essere effettuato una volta ogni due anni, poiché D. pachyphytum cresce più lentamente rispetto ad altri Dudleya.
Propagazione:
La propagazione di D. pachyphytum può essere effettuata sia per seme che per talee. In primavera o all’inizio dell’estate, togliere i germogli basali e ripiantarli dopo averli lasciati asciugare almeno per 10 giorni. Questo processo va effettuato a temperature superiori a 20-21 gradi, e le talee vanno piantate in un substrato di radicazione ben drenato, composto da perlite (75%) e mix di cactus (15%).
Curiosità:
Il genere Dudleya deve il suo nome a William Russell Dudley, direttore del dipartimento botanico della Stanford University. Il nome specifico “pachyphytum”, invece, fu dato a questa pianta quando Reid Moran e Michael Benedict la classificarono per la prima volta, nel maggio 1981, nel Cactus and Succulent Society of America Journal. Il nome deriva dalle parole latine “Pachy”, che significa “grosso”, “grande”, e “Phytum”, che significa “pianta”.
Sito Web Ufficiale:
www.giromagi.com
Wholesale:
www.giromagicactusandsucculents.com