Echidnopsis dammaniana
Genere:
Echidnopsis
Famiglia:
Asclepiadaceae
Habitat:
L’Echidnopsis dammaniana è originaria dell’Africa nord-orientale, in particolare di un’area che comprende Somalia, Kenya ed Etiopia. Il suo habitat naturale sono gli affioramenti rocciosi su pendii e altipiani ad un’altitudine intorno ai 1000-2300 metri sopra il livello del mare.
Sinonimi:
Echidnopsis somalensis
Descrizione:
E. dammaniana è una succulenta strisciante che si estende in tutte le direzioni sopra il terreno formando cuscini arrotondati. I suoi steli sono succulenti, rigidi, spessi 1-2 centimetri e lunghi fino a 60 centimetri. Sono di colore verde grigiastro, più verdi alla base e più bruno-rossastri alla sommità. Il fusto è solcato da tubercoli a quattro o cinque angoli, regolarmente allineati a formare strutture simili alle nervature dei cactus. L’Echidnopsis dammanniana, tuttavia, non è un cactus: appartiene alla famiglia delle Asclepiadaceae, anche se, come tutte le Echidnopsis, viene spesso confuso con un cactus per via dei punti che possono variare dal da bianco al brunastro sulla sommità dei tubercoli che somigliano decisamente alle areole di un cactus. Gli steli si estendono in tutte le direzioni come tentacoli: il nome del genere, “Echidnopsis”, si riferisce proprio a questo fatto, significando letteralmente “simile a un serpente”, inoltre sono anche leggermente rugosi, rendendoli ancora più simili alla pelle di un rettile.
I fiori sono solitari e spuntano dalle areole, nella parte apicale del fusto. Sono piccoli ma molto belli grazie al colore rosso vivo dei loro cinque petali. Colpisce anche la parte centrale del fiore: è costituita da una parte circolare marrone che ospita gli stami e l’ovario, la parte basale dei petali è gialla e frastagliata.
Coltivazione:
L’Echidnopsis dammaniana non è difficile da coltivare, inoltre le specie con fusti prostrati che sembrano tentacoli sono perfette per i vasi sospesi. Ecco di seguito i nostri consigli:
L’echidnopsis richiede solitamente molta luce durante l’anno. E. dammanniana, invece, preferisce la luce solare filtrata o l’ombra parziale.
È preferibile conservarla a temperature miti e mai inferiori ai 5 °C. Si consiglia quindi di ripararla durante il periodo invernale.
Annaffiare con moderazione, attendendo sempre che il terreno sia completamente asciutto prima di ogni annaffiatura. È sufficiente annaffiare una volta alla settimana in primavera ed estate, una volta ogni due mesi in autunno, e sospendere completamente ogni irrigazione in inverno. In caso di clima caldo questa specie gradisce molta acqua, lasciate comunque sempre asciugareil terreno prima di una successiva annaffiatura.
Il terreno ideale è ben drenante e poroso, meglio se ulteriormente arricchito con il 50% o più di materiali inerti come pomice, lapilli o argilla.
Non necessitano di concimazioni frequenti: è sufficiente diluire il concime con le annaffiature una volta all’anno. Un fertilizzante per piante grasse, povero di azoto e ricco di fosforo e potassio, farà sicuramente bene.
Il rinvaso è necessario ogni due anni.
Propagazione:
La propagazione dell’Echidnopsis viene solitamente effettuata in primavera tramite semi in un substrato sabbioso, o tramite talee di fusto, poiché gli steli di Echidnopsis mettono facilmente radici quando piantati. Il gambo tagliato dovrebbe essere lasciato asciugare per un giorno prima di essere piantato. Adagiatelo (senza interrare) sul substrato, che dovrà essere mantenuto umido finché la talea non metterà radici.
Curiosità:
Il suo nome deriva dal greco e significa letteralmente “con l’aspetto di un serpente”, in riferimento ai suoi fusti che, nella maggior parte delle specie, con la crescita tendono a strisciare sul terreno.
Sito Web Ufficiale:
www.giromagi.com
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www.giromagicactusandsucculents.com