Echidnopsis sharpei
Genere:
Echidnopsis
Famiglia:
Asclepiadaceae
Habitat:
L’Echidnopsis sharpei è originaria dell’Africa, dove è diffusa in Somalia, Kenya ed Etiopia. Prospera in habitat semiaridi, ad un’altitudine compresa tra 100 e 300 metri sopra il livello del mare.
Sinonimi:
Non sono registrati sinonimi per questo nome.
Descrizione:
L’Echidnopsis sharpei è una pianta succulenta nana e perenne, costituita da un ciuffo di steli sottili simili a dita, capaci di radicare per tutta la loro lunghezza. Questi possono essere lunghi fino a 15 centimetri, piuttosto sottili (circa 15 millimetri di spessore), divisi in tubercoli esagonali, molto regolari, geometrici e poco prominenti. Alla sommità di ciascun tubercolo è presente una macchia bianca, provvista di una breve protuberanza a forma di spina, che ricorda l’areola e le spine di un cactus.
I fiori sono molto appariscenti e decorativi. Germogliano in gruppi di 1 o 2, sotto la punta degli steli, in posizione laterale. Sono scuri, rosso intenso, con i petali fusi insieme in un’unica corolla a forma di stella e i lobi appuntiti color giallo pallido. La parte centrale del fiore, invece, presenta un color giallo caldo, più luminoso.
Coltivazione:
L’Echidnopsis sharpei non è difficile da coltivare. Ecco di seguito i nostri consigli:
L’echidnopsis richiede solitamente molta luce durante l’anno. E. sharpei, in particolare, preferisce la luce solare filtrata o l’ombra parziale.
Mantieni la pianta ad una temperatura superiore a 5 °C, ponila in casa durante l’inverno.
Annaffiare moderatamente, aspettando sempre che il terreno sia completamente asciutto prima di ogni successiva irrigazione. È sufficiente annaffiare una volta alla settimana in primavera ed estate, una volta ogni due mesi in autunno, e sospendere completamente ogni irrigazione in inverno. In caso di clima caldo questa specie gradisce molta acqua. Il terreno ideale è ben drenante e poroso, meglio se ulteriormente arricchito con il 50% o più di materiali inerti come pomice, lapilli o argilla. Un mix per cactus andrà bene, anche perché questa specie presenta un apparato radicale particolarmente superficiale.
Concimare una volta all’anno durante il periodo vegetativo con un concime specifico per piante grasse, povero di Azoto e ricco di Fosforo e Potassio, diluendolo in acqua per la metà delle dosi consigliate in etichetta.
L’Echidnopsis sharpei è una specie a crescita lenta e quindi è sufficiente rinvasarla ogni due anni.
Propagazione:
La propagazione dell’Echidnopsis viene solitamente effettuata tramite semi da seminare in primavera in un substrato sabbioso, o tramite talee di fusto, poiché gli steli di Echidnopsis mettono facilmente radici quando piantati. Il gambo tagliato dovrebbe essere lasciato asciugare per un giorno prima di essere piantato. Adagiate le talee (senza interrarle) sul substrato, che dovrà essere mantenuto umido finché non metteranno radici.
Curiosità:
Il nome del genere, “Echidnopsis”, deriva dal greco e significa letteralmente “con l’aspetto di un serpente”, in riferimento ai suoi fusti che, nella maggior parte delle specie, strisciano sul terreno e conferiscono all’intera pianta un portamento strisciante.
Sito Web Ufficiale:
www.giromagi.com
Wholesale:
www.giromagicactusandsucculents.com