Echinocactus grusonii f. mostruosa

Genere:

Echinocactus

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

La specie tipica di Echinocactus grusonii è originaria delle regioni aride del Messico centrale, dove prospera in ambienti rigidi e soleggiati. La forma mostruosa, essendo una variante di coltivazione, non è presente in natura e viene invece propagata e coltivata in vivai e collezioni. L’habitat naturale del suo progenitore sono le colline rocciose e le pianure desertiche, dove il clima è secco e il terreno è ben drenante, fattori che vengono imitati in coltivazione per garantire la salute e la crescita della forma mostruosa.

Sinonimi:

Kroenleinia grusonii
Echinocactus corynacanthus
Echinocactus galeottii

Descrizione:

L’Echinocactus grusonii f. mostruosa presenta un’affascinante serie di forme di crescita, che possono variare significativamente da pianta a pianta. A differenza della forma uniforme e sferica del Golden Barrel standard, questa forma può mostrare creste ondulate, sporgenze irregolari e a volte manca quasi completamente delle costole e delle areole definite tipiche della sua specie. Il risultato è una pianta che può sembrare quasi aliena, con una colorazione da verde a giallo-verde. Nonostante la forma irregolare, può ancora produrre i caratteristici fiori gialli della specie, anche se la fioritura è meno comune nella forma mostruosa. Le dimensioni possono variare notevolmente a seconda dell’età e dei modelli di crescita specifici della singola pianta.

Coltivazione:

È una pianta a crescita lenta, facile da coltivare. La pianta necessita di un’esposizione in pieno sole, ma si raccomanda di evitare la luce diretta del sole nei periodi più caldi. La pianta non ama le temperature inferiori agli 8°C, quindi deve essere collocata in casa nei periodi più freddi. Il terreno deve essere mescolato con pomice, argilla e terriccio per consentire il drenaggio e prevenire il marciume radicale, a cui la pianta è infatti soggetta. Ricordate di utilizzare un vaso forato per drenare l’acqua in eccesso. Le annaffiature possono essere effettuate regolarmente in primavera e in estate: durante il periodo vegetativo si può annaffiare la pianta ogni 7 giorni, controllando che il terreno sia completamente asciutto prima di annaffiare di nuovo; in inverno si devono sospendere le annaffiature per permettere alla pianta di entrare in dormienza. Se si desidera una crescita più rapida e rigogliosa si può concimare la pianta una volta al mese durante la stagione di crescita con i fertilizzanti specifici per cactus; interrompere la concimazione durante l’inverno. Se il vaso inizia a essere troppo piccolo per la pianta, si consiglia di rinvasarla in un vaso più largo di 2 cm. Il rinvaso deve essere effettuato all’inizio della stagione di crescita con terriccio nuovo. Fate attenzione ai ragni rossi e alle cocciniglie.

Propagazione:

La propagazione può avvenire per talea, per seme o per innesto. Per talea si può effettuare il taglio durante la primavera e poi lasciare asciugare la talea; dopo qualche giorno la superficie del taglio si asciugherà e si formerà un callo, quindi porre la talea in una miscela di sabbia, terra e pomice. Per aumentare il successo della propagazione si possono fare due o più talee contemporaneamente. Per le talee si consigliano temperature intorno ai 20 °C. La propagazione tramite seme è semplice, basta seminare il seme in un terriccio sabbioso e mantenerlo con un alto livello di umidità e a una temperatura di 14 C°. Per l’innesto si effettua un taglio il più vicino possibile all’apice di crescita. Dopo il taglio, si consiglia di togliere il lattice. Avvicinare la marza al ceppo e tenerla insieme con degli elastici. Le piante devono essere lasciate in un luogo arieggiato e ombreggiato per 7-10 giorni prima di rimuovere gli elastici.

Curiosità:

La forma mostruosa dell’Echinocactus grusonii è un esempio perfetto della variabilità naturale e del potenziale di mutazione della famiglia dei cactus. Il suo aspetto unico sfida le aspettative convenzionali sulla forma del cactus, rendendo ogni esemplare davvero unico. I collezionisti spesso apprezzano queste piante per il loro fascino estetico e per la curiosità che ispirano, ricordando l’incredibile adattabilità e diversità della vita.

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