Echinocereus metornii

Genere:

Echinocereus

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

L’Echinocereus metornii si trova esclusivamente nella regione di Coahuila, in Messico. Il suo habitat naturale è costituito da ambienti di macchia desertica. In questi paesaggi aridi, l’Echinocereus metornii prospera, dimostrando la sua adattabilità a condizioni difficili.

Sinonimi:

Echinocereus fobeanus subsp. metornii

Descrizione:

L’Echinocereus metornii è una specie rara di cactus famosa per i suoi fiori straordinari. Questi fiori presentano una colorazione sorprendente, con basi cremisi intenso sui petali, seguite da una banda bianco-rosa e culminanti in punte rosa-porpora o rosate. I lobi dello stigma, di colore verde brillante, spiccano su uno sfondo di antere color crema. Tra le caratteristiche distintive dell’Echinocereus metornii vi sono i suoi steli tipicamente solitari, grandi e costoluti, ornati da tubercoli e spine che non oscurano la superficie dello stelo. Inoltre, il tubo floreale, ricoperto di lana e spine setolose, simili a peli, lo distingue dagli altri Echinocereus texani, perché quando il fiore non è ancora formato, si può fare confusione con altre specie come Echinocereus viridiflorus var. russanthus e Echinocereus dasyacanthus.
Questa succulenta perenne cresce tipicamente solitaria o con pochi rami. I suoi fusti cilindrici, di altezza compresa tra i 5 e i 25 centimetri e di diametro tra i 3 e i 5 centimetri, si assottigliano verso le punte. In condizioni ottimali, i fusti presentano tonalità di verde chiaro, grigio-verde o verde-blu, anche se possono assumere una tonalità rosso-marrone quando sono sottoposti a stress. Occasionalmente, le radici dell’Echinocereus metornii possono ispessirsi. Le costole della pianta, che sono in numero compreso tra 10 e 16, sono verticali o a spirale e sono notevolmente tubercolate.
I tubercoli sono distanziati tra loro di circa 6-8 millimetri, mentre le areole, inizialmente lanose e circolari in gioventù, si allungano in forme ellittiche con l’età, diventando spoglie nel tempo. L’Echinocereus metornii ha 6 spine centrali sottili e dritte, tipicamente di colore da bruno a marrone scuro con basi biancastre, di lunghezza compresa tra 3 e 25 millimetri.
Le spine radiali, in numero compreso tra 11 e 17, sono sottili e variano di colore dal biancastro o cenerino al grigio-rosa, spesso con punte marroni. La fioritura avviene con fiori a forma di imbuto, principalmente dalla cima della pianta verso il basso, con colori che vanno dal rosa chiaro al magenta, con gole bianche e centro cremisi scuro. L’Echinocereus metornii fiorisce in primavera, tipicamente da marzo ad aprile, con la possibilità di prolungarsi fino a luglio. I frutti maturano nell’arco di circa un mese, in genere da maggio a giugno, anche se è possibile che arrivino fino ad agosto. I fiori si aprono a metà mattina, si chiudono di notte e possono persistere da uno a tre giorni. I frutti dell’Echinocereus metornii sono oblunghi o strettamente obovoidi, con una lunghezza compresa tra 18 e 37 millimetri e un diametro di 10-15 millimetri. Inizialmente verdi, possono diventare rossastre e sono spesso ricoperte da areole lanose con spine setolose o simili a peli.
Alla fine, queste areole diventano caduche con la maturazione del frutto, che si apre su un lato, rivelando una polpa biancastra, mucillaginosa o quasi secca, contenente semi ovali di 1-1,2 millimetri di diametro e dall’aspetto verrucoso di colore marrone scuro o nero.

Coltivazione:

Tuttavia, per una coltivazione sicura, è necessario mantenere le temperature al di sopra dei 5°C e mantenere la pianta asciutta durante la dormienza invernale per evitare l’allungamento. La manutenzione ordinaria prevede il rinvaso ogni due anni, offrendo ampio spazio per la crescita in contenitori grandi e poco profondi con un drenaggio adeguato.
Pur essendo suscettibile alle malattie fungine se annaffiato eccessivamente, l’Echinocereus metornii mostra in genere una maggiore resistenza rispetto a molti altri cactus, soprattutto nei climi più caldi. Evitate le condizioni di umidità durante i periodi di freddo per mitigare i potenziali danni. Questa specie si presta bene ai giardini rocciosi o alla coltivazione in contenitore, dove crea un contrasto sorprendente con agavi, yucche e piante da fiore a bassa crescita.

Propagazione:

L’Echinocereus metornii può essere propagato per talea, semplicemente staccando uno dei rami dalla base. Anche i semi possono essere utilizzati come metodo di propagazione.

Curiosità:

La classificazione e le interrelazioni all’interno del gruppo Echinocereus chisoensis, che comprende Echinocereus fobeanus, Echinocereus metornii ed Echinocereus chisoensis, rimangono oggetto di controversia. Sebbene queste specie siano spesso considerate sinonimi di Echinocereus chisoensis, le discrepanze sorgono a causa di significative variazioni nella morfologia. Queste differenze comprendono la spinazione, la forma della pianta, la morfologia del bocciolo e del tubo del ricettacolo, la zonazione del colore nei fiori, la dimensione della camera nettarifera, la forma della camera fruttifera, nonché la dimensione, la forma e la struttura superficiale dei semi. Inoltre, sia le analisi chimiche che quelle genetiche supportano la diversità morfologica osservata. Di conseguenza, la sinonimizzazione di queste specie sembra derivare da interpretazioni errate delle loro relazioni.

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