Edithcolea

EDITHCOLEA GRANDIS

Genere: Edithcolea
Famiglia: Apocynaceae
Habitat: Africa centrale, dalla regione dei Grandi Laghi africani al Corno d’Africa.
Coltivazione: Edithcolea ha la reputazione di non essere facile da coltivare. Tuttavia, un’esposizione semiombreggiata, un’irrigazione attenta e un substrato ben drenato sarà un opzione ottimale.
Curiosità: Questo genere prende il nome da Edith Cole, che ne raccolse alcuni esemplari nella valle di Henvenya, nel nord della Somalia. Insieme a Louisa Lort-Phillips raccolse numerosi esemplari di piante allora ancora sconosciute durante una spedizione botanica da Erbera ai monti Golis, guidata da Ethelbert Edward Lort Phillips. Questi due botanici hanno raccolto quasi 70 specie sconosciute durante la spedizione!

-: caratteristiche salienti

Edithcolea è un genere monospecifico della famiglia delle Apocynaceae. Comprendeva quindi una sola specie, Edithcolea grandis.

Questo genere prende il nome da Edith Cole, che ne raccolse alcuni esemplari nella valle di Henvenya, nel nord della Somalia. Insieme a Louisa Lort-Phillips raccolse numerosi esemplari di piante allora ancora sconosciute durante una spedizione botanica da Erbera ai monti Golis, guidata da Ethelbert Edward Lort Phillips. Questi due botanici hanno raccolto quasi 70 specie sconosciute durante la spedizione!

L’Edithcolea è originaria di un’ampia zona dell’Africa centrale, dalla Regione dei Grandi Laghi Africani, che comprende Kenya, Uganda e Tanzania, al Corno d’Africa, ovvero Somalia ed Etiopia. Inoltre, è stato trovato nello Yemen. Il suo habitat è costituito dalle regioni aride, in cui queste piante prosperano all’ombra di arbusti più grandi.

L’Edithcolea grandis è una pianta unica ed affascinante, che si è guadagnata il nome comune di “fiore del tappeto persiano” per i suoi splendidi fiori grandi e colorati. 

L’Edithcolea è una pianta succulenta perenne dal portamento strisciante o ricadente. È privo di foglie e riccamente ramificato, i suoi fusti non superano i 30 centimetri di lunghezza e i 2-4 centimetri di diametro. La fotosintesi, in assenza delle foglie, è effettuata dai fusti. 

I fusti sono glabri, dotati di tubercoli acuminati (simili a spine!), e presentano un colore verde-grigiastro, talvolta anche rosso con macchie brunastre. 

Ciò che risalta è lo splendido fiore, molto grande se paragonato alla pianta (da 8 a 13 centimetri di diametro), con una corolla a forma di stella con cinque lobi appuntiti e talvolta ricurvi verso l’esterno. I petali, fusi insieme, si chiamano lobi della corolla e la loro parte esterna è di colore arancio brillante, mentre la parte centrale è ornata da un ricco disegno puntinato, rosso-porpora su giallo crema, che si fa più fitto verso l’interno. E’ caratterizzato da una corona interna circondata da anelli di dimensioni sempre più piccole che formano file concentriche. I lunghi peletti viola sono presenti sul bordo dei lobi esterni della corolla è da qui che deriva il nome di “fiore del tappeto persiano”!

Come le Stapeliae, Edithcolea condivide gli impollinatori, che sono mosche della carne: la loro forma e l’odore sgradevole di carne marcia è un meccanismo per attirarli.

Una volta impollinati, i fiori si trasformano in frutti a forma di forchetta (follicoli, in botanica) ricchi di semi, anch’essi molto decorativi. I semi sono di forma ovale e dotati di un ciuffo di peli, detto “coma” come in tutte le stapelie, che ha la funzione di favorirne la diffusione tramite il vento.

Edithcolea grandis

Edithcolea grandis

Edithcolea grandis var baylissiana

Edithcolea grandis var baylissiana

Varietà e Tipologie

Come già accennato in precedenza, Edithcolea è un genere monospecifico e comprende una sola specie: Edithcolea grandis. Controlla il nostro negozio online per trovarlo!

Consigli per la coltivazione

L’Edithcolea non è una pianta facile da coltivare, ma è sufficiente seguire attentamente pochi, semplici consigli per far prosperare la vostra pianta. Eccoli di seguito:

  • Posizionare la pianta in posizione semiombreggiata o comunque in un ambiente luminoso. Dovrebbe ricevere la luce indirettamente ed essere tenuto lontano dai raggi solari diretti.
  • Questa pianta non tollera il freddo. La sua temperatura minima tollerata è infatti di 15ºC e comunque mai inferiore a 4ºC. Consigliamo quindi di tenerlo al chiuso durante l’inverno nelle regioni a clima temperato.
  • Il suo substrato deve essere molto ben drenante poiché questa pianta è molto sensibile alla putrefazione, soprattutto durante l’inverno.
  • Le annaffiature vanno effettuate con attenzione a causa della sua sensibilità ai marciumi. Durante l’inverno questa attività viene completamente sospesa, poiché la pianta è particolarmente sensibile in questo periodo, mentre durante la stagione vegetativa, in primavera ed estate, la pianta va annaffiata regolarmente (almeno una volta alla settimana), attendendo che il terreno si asciughi adeguatamente prima di ogni intervento.
  • Questa pianta è abituata terreni poveri, quindi la fertilizzazione non sarà spesso necessaria.
  • Il rinvaso dovrebbe essere invece più frequente, in quanto Edithcolea è una tappezzante e tende a coprire un’ampia zona del suolo. Si consiglia di utilizzare vasi poco profondi ma larghi e rinvasare ogni volta che si noti che la pianta si avvicina ai bordi dei vasi, almeno una volta all’anno.

La propagazione può essere facilmente effettuata tramite talea, purché piantata a una temperatura superiore a 27ºC (una serra in estate può andare bene). È possibile anche provare a piantare i suoi numerosi piccoli semi in un substrato sabbioso.

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