Epiphyllum
Epiphyllum crenatum. Foto dagli archivi Wikimedia Commons
Epiphyllum hookeri. Foto dagli archivi Wikimedia Commons
Genere | Epiphyllum |
Famiglia | Cactaceae |
Habitat | Foreste tropicali dell’America Centrale |
Coltivazione | Predilige ambienti molto luminosi, ma non vuole il sole diretto soprattutto d’estate. Ha bisogno di innaffiature frequenti nel periodo vegetativo e di temperature fresche durante l’estate. |
Curiosità | È una pianta epifita, che cresce cioè aggrappandosi ad altre piante anche se si nutre autonomamente, prendendo acqua e nutrienti dall’atmosfera e dalla poca fanghiglia che si trova sui tronchi o sulle rocce che usa come appiglio. È detta anche “Lingua di Suocera”. |
Epiphyllum: caratteristiche salienti
Il genere Epiphyllum è formato da cactacee originarie delle foreste tropicali e con alcune caratteristiche peculiari: lunghi rami senza spine, portamento rampicante, fioriture spettacolari.
I fusti sono piatti, divisi in “articoli” (brevi sezioni) che, se cadono, emettono facilmente nuove radici. Hanno una superficie spessa e cerosa e crescono articolandosi in molti rami e rametti.
Da ciascuno di essi crescono uno o più fiori che sbocciano a tarda primavera e si mantengono, alternandosi, un po’ per tutta l’estate. Sono grandi, di colori vivaci (di solito bianchi o rossi), e fanno sì che queste piante siano molto utilizzate a scopo decorativo, anche nei nostri appartamenti.
Sono piante epifite: crescono cioè aeree, aggrappandosi ad altre piante (generalmente, grossi alberi) o, più raramente, a rocce. Prendono l’acqua che serve loro direttamente dall’atmosfera mentre per il nutrimento fanno affidamento su quel po’ di fanghiglia, polvere, foglie decomposte che si trova sui tronchi o negli incavi delle rocce alle quali si aggrappa.
Epiphyllum pumilum. Foto dagli archivi Wikimedia Commons
Varietà e Tipologie
Ecco le principali cactacee del genere Epiphyllum. Vi invitiamo, come sempre, a cercare nella pagina shop dedicata agli Epiphyllum.
Epiphyllum anguliger
E. chrysocardium
E. crenatum
E. hookeri
E. laui
E. oxypetalum
E. pumilum
E. ruesti
Consigli per la coltivazione
Ecco i nostri consigli di coltivazione:
- ESPOSIZIONE: L’esposizione ideale è molto luminosa, ma protetta dai raggi diretti del sole (soprattutto nelle ore più calde della giornata o in estate).
- TEMPERATURA: Mantenere la pianta sempre, per quanto possibile, fra i 10°C e i 20°C. Può adattarsi anche a climi più caldi, mentre soffre delle basse temperature.
- INNAFFIATURE: Innaffiare abbondantemente ogni 2-3 giorni in estate e diradare con l’arrivo di autunno e inverno. A differenza che per altre cactacee, il terreno non dovrebbe mai arrivare ad essere completamente secco. Può essere utile anche vaporizzare, soprattutto in estate, per mantenere un tasso di umidità maggiore nell’aria.
- TERRENO: Scegliete un terreno a base di torba e fogliame, ma con un substrato drenante per evitare il rischio di marciume delle radici.
- CONCIMAZIONE: Concimare a inizio mese durante la stagione vegetativa, usando un prodotto specifico per cactacee in piccole dosi (va bene la metà di quanto indicato sulla confezione).
- RINVASO: L’apparato radicale degli Epiphyllum è piuttosto ridotto: scegliete vasi poco profondi e procedete al rinvaso ogni due anni circa.
- RIPRODUZIONE: Si possono facilmente ottenere altre piantine ricorrendo alla talea di ramo. I rametti vanno tagliati in primavera preferibilmente in corrispondenza dei nodi, lasciati riposare alcuni giorni per far cicatrizzare la ferita e poi ripiantati in un terreno sabbioso. Attecchiscono, di solito, nel giro di 10 giorni circa.