Euphorbia

euphorbia

Genere: Euphorbia (o Eurforbia)
Famiglia: Euphorbiaceae
Habitat: Africa e Madagascar (per le specie succulente)
Coltivazione: Le Euphorbia sono piante molto robuste che hanno bisogno di cure limitate. È difficile dare indicazioni di coltivazione uniforme viste le tante varietà esistenti, ma si consiglia in generale un’esposizione in pieno sole e temperature mediamente alte.
Curiosità: Le Euforbie contengono un lattice velenoso che le rende, ad esempio, pericolose per gli animali domestici e i bambini molto piccoli. Tante trovano impiego in ambito farmaceutico.

L’EUPHORBIA: CARATTERISTICHE SALIENTI

Il genere Euphorbia comprende un gran numero di piante, circa 2.000, alcune delle quali a consistenza erbosa, altre legnosa, non solo succulente: sono ad esempio Euphorbie molte piante erbose o cespugliose tipiche della macchia mediterranea nonché piante da fiore come l’Euphorbia pulcherrima, più conosciuta come Stella di Natale.

Anche solo limitandosi alle piante succulente abbiamo comunque una varietà molto ampia: molte ricordano cactus colonnari o rotondi, altre hanno forme totalmente diverse – ad esempio quella di piccoli arbusti.

Quasi sempre sono piante ermafrodite; l’infiorescenza, anche se può avere gli aspetti più disparati, ha una struttura peculiare. È infatti detto ciazio e racchiude in sé un fiore femminile e alcuni fiori maschili, simulandone però uno unico: il fiore femminile si trova in posizione centrale ed è dotato di pistillo, mentre i fiori maschili sono ridotti ognuno ad un solo stame e circondano il pistillo. In pratica il ciazio assomiglia molto a un fiore ermafrodita, ma se ne distingue in quanto si tratta di un’infiorescenza completa circondata da brattee che, esteticamente, formano una coppa ricordando l’aspetto dei petali. La particolarità del clazio è tale da giustificare la classificazione di specie così diverse per aspetto e provenienza all’interno dello stesso genere.

Euphorbia enopla crestata Giromagi Cactus

Euphorbia enopla crestata 

Euphorbia ammak Giromagi Cactus

Euphorbia ammak

VARIETÀ E TIPOLOGIE

Come abbiamo già detto, le oltre 2.000 specie di Euphorbia (oltre alle varietà e i cultivar), provenienti da climi molto diversi e con forme altrettanto differenziate, formano un insieme eterogeneo impressionante, tenuto insieme da particolarità anatomiche come la presenza del clazio.

Solo le specie succulente o semisucculente sono circa 300; limitandoci a queste ultime, qui di seguito diamo un elenco delle principali.

Euphorbia abyssinica
E. ammak
E. antiquorum
E. avasmontana
E. balsamifera
E. bupleurifolia
E. canariensis
E. clava
E. columnaris
E. coerulescens
E. cooperi
E. decaryi
E. decidua
E. enopla
E. erythraea forma mostruosa cristata
E. erythraea variegata
E. ferox
E. ferox forma cristata
E. fruticosa
E. globosa
E. grandialata
E. grandicornis
E. gymnocalycioides
E. halipedicola
E. horrida
E. horrida ‘monstrosa’
E. horrida hybrid
E. infausta
E. intisy var. mainty
E. lactea
E. lactea cv. WHITE GHOST
E. lactea “gigantea”
E. lactea forma cristata
E. lactea forma cristata variegata

E. ledienii
E. ledienii forma cristata
E. lophogona
E. mammillaris
E. mammillaris forma variegata
E. meloformis
E. meloformis forma crsitata
E. mitriformis (dwarf form)
E. obesa
E. obesa “caespitosa”
E. obesa cristata
E. obesa “prolifera”
E. obesa “polytomica”
E. obesa ssp. symmetrica
E. pentagona
E. piscidermis
E. piscidermis forma cristata
E. poissonii
E. pseudoglobosa
E. pseudocactus
E. pugniformis
E. pugniformis forma cristata
E. pulvinata
E. resinifera
E. shoenlandii
E. submammillaris
E. susannae
E. susannae f. variegata cristata
E. susannae forma lutea
E. valida
E. turbiniformis forma cristata
E. waringiae

CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE

Le Euphorbia sono piante molto robuste che hanno bisogno di cure limitate. Pur con tutti i limiti dovuti alla vastità del genere, ecco una serie di consigli e indicazioni per la coltivazione che torneranno utili per quasi tutte le specie succulente:

  • Si raccomanda un’esposizione in pieno sole o comunque molto luminosa, soprattutto in periodo vegetativo.
  • La temperatura deve restare sopra i 5-8 °C circa per le specie subtropicale e i 10-15°C per le tropicali.
  • Le annaffiature devono essere abbondanti ma non molto frequenti: fra una e l’altra il terreno deve essere lasciato asciugare completamente. Le specie con un fusto succulento hanno, ovviamente, necessità di innaffiature più scarse. Per quasi tutte le specie succulente, inoltre, l’inverno si possono sospendere le bagnature.
  • Si raccomanda un terreno leggero e sabbioso.
  • Le concimazioni possono essere scarse, di solito con prodotti ricchi in fosforo e potassio ma poveri di azoto.
  • Per i rinvasi occorre fare riferimento all’effettiva necessità di spazio della pianta, con esigenze molto diverse a seconda della specie.

La propagazione dell’Euphorbia può avvenire sia tramite talea che tramite seme. La talea è generalmente più utilizzata; poiché la pianta contiene lattice, una volta tagliata la talea deve essere lavata con acqua corrente tiepida (per dare modo al lattice di scorrere via). Dopodiché, il tempo necessario per lasciar essiccare la ferita prima di poter ripiantare la talea può essere anche molto lungo, fino a un mese. Per quanto riguarda i semi, invece, sarà necessario controllare se la propria specie di Euphorbia è autofertile. Se sì, i semi saranno disponibili ad ogni stagione.

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