Euphorbia lenewtonii

Genere:

Euphorbia

Famiglia:

Euphorbiaceae

Habitat:

L’Euphorbia lenewtonii è originaria della Tanzania, in particolare del Distretto di Kondoa. Cresce su accumuli di terreno negli anfratti rocciosi, ad un’altitudine di circa 1225 metri sul livello del mare.
È molto rara e queste colonie in Tanzania sono le uniche ad oggi conosciute.

Sinonimi:

Non sono registrati sinonimi per il nome di questa specie.

Descrizione:

L’Euphorbia lenewtonii è un arbusto formato da una miriade di fusti succulenti, molto simili ai cactus anche se dalla forma più strana. Questa somiglianza con le specie di cactus è tipica delle Euforbie, anche se sono totalmente estranee dal punto di vista filogenetico. Questo è un esempio di quella che in ecologia viene chiamata “evoluzione convergente”: generi o anche famiglie di piante sviluppano adattamenti morfologici simili per far fronte a condizioni ambientali analoghe, come habitat rocciosi e aridi. Tuttavia, sebbene condividano la presenza delle spine e degli steli verdi e succulenti, la forma dello stelo è diversa. Nell’Euphorbia lenewtonii, infatti, i fusti sono bitorzoluti e irregolari, anche se sottili e non molto alti: circa 8 centimetri di altezza e 1 di larghezza. Le spine sono affilate, lunghe da 5 a 8 centimetri, e crescono in coppie dicotomiche, crescendo in due direzioni opposte. I fiori sono quelli tipici delle Euforbie: i ciazi. Un ciazio (ciazi al plurale) è uno dei falsi fiori che formano l’infiorescenza delle piante del genere Euphorbia. I ciazi invece sono gialli, lunghi 3 millimetri, con ghiandole nettarifere oblunghe, anch’esse gialle.

Coltivazione:

Coltivare l’Euphorbia lewnewtonii è semplicissimo! Ecco alcuni suggerimenti affinchè prosperi al meglio:
è necessaria una luce intensa, ma è importante evitare la luce solare diretta durante le ore più calde della giornata. È abbastanza tollerante alle temperature, ma si preferiscono temperature al di sopra dei 5-8ºC, in quanto è una pianta subtropicale e sopporta poco il freddo. È opportuno annaffiarla regolarmente in primavera ed estate, circa una volta alla settimana, e assicurarsi che il terreno sia completamente asciutto prima di procedere nuovamente. In autunno e inverno, la pianta entra in riposo vegetativo, quindi si consiglia di sospendere le annaffiature. Si consiglia di utilizzare una miscela di terreno ben drenata per le piante grasse e di procurarsi un substrato ricco di minerali con materiali come argilla, pomice o sabbia lavica. La concimazione si effettua una volta all’anno in estate con un prodotto ricco di fosforo e potassio e povero di azoto, diluendo il prodotto secondo le istruzioni sulla confezione. Il rinvaso avviene in primavera nel caso in cui la pianta dovesse crescere oltre le dimensioni del vaso. È una specie a crescita lenta, quindi non avrà bisogno di essere rinvasata ogni anno. Si raccomanda di indossare i guanti quando si maneggia la pianta per proteggersi dalla linfa del lattice.

Propagazione:

La propagazione dell’Euphorbia lewnewtonii è piuttosto semplice e può avvenire sia tramite semi che tramite talea. Se si sceglie la via della talea, il momento migliore è la primavera o l’estate, quando la pianta cresce attivamente. Il metodo tramite talea prevede di tagliare uno stelo sano con un paio di forbici o potatori affilati, assicurandosi di indossare dei guanti per proteggervi dalla linfa. A questo punto si lascia asciugare la talea per un paio di giorni prima di piantarla in un terriccio ben drenante. Per aumentare le probabilità di successo, si può anche immergere la talea nell’ormone radicante prima di piantarla. Per quanto riguarda i semi, possono essere piantati in primavera o in estate, anche se è più difficile farli germogliare.

Curiosità:

L’Euphorbia lenewtonii, nota anche come euforbia di Newton, è una specie di pianta da fiore della famiglia delle Euphorbiaceae. Il nome “Euphorbia” deriva da Euphorbio, che scoprì la specie: era il medico di Giuba, re dell’antica Numidia e Mauritania. Il nome della specie, “lenewtonii”, deriva dal dottor Leonard E. Newton, che era un botanico inglese e lavorava all’Università di Kumasi, in Ghana. Alcuni autori, tuttavia, ritengono che la specie abbia preso il nome dal famoso fisico Sir Isaac Newton, che si dice abbia coltivato la pianta nel suo giardino. È comunemente usata come pianta ornamentale in giardini rocciosi, xeriscapes e come copertura del terreno.

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