Euphorbia stellispina
Genere:
Euphorbia
Famiglia:
Euphorbiaceae
Habitat:
E. stellispina è originaria delle Province del Capo, in Sudafrica. Può essere trovato da Central Karoo a Namaqualand. Cresce nelle regioni collinari e rocciose, il suo colore le permette di mimetizzarsi nel suo habitat. La pianta può crescere in pieno sole, con temperature medie elevate ed è abituata a precipitazioni variabili.
Sinonimi:
Euphorbia astrispina
Descrizione:
E. stellispina è un arbusto succulento della famiglia botanica delle Euphorbiaceae. Ha un portamento colonnare e può raggiungere 15 cm di diametro e 70 cm di altezza. Solitamente la pianta si ramifica alla base fino a formare cespi di 20 rami. Lo stelo ha 10-16 costole, è di colore verde scuro e ricoperto di spine stellate rosso-brune. Le costole sono ottuse con brevi tubercoli arrotondati separati da scanalature trasversali. Le foglie sono molto piccole e cadono presto, ma c’è lo stelo che può fare la fotosintesi. Il ciazio è l’infiorescenza tipica dell’Euphorbia, costituita da un grappolo a forma di coppa di foglie modificate che racchiudono fiori unisessuali. Questa specie ha piccoli ciazi giallo chiaro che normalmente sono tutti maschi su alcune piante o tutte femmine su altre. Poiché ci sono piante maschili e piante femminili, è richiesta l’impollinazione incrociata che normalmente viene effettuata dagli insetti. I fiori sono portati all’apice dello stelo lungo la sommità degli angoli delle nervature. E. Stellispina ha un modo particolare di spargere i suoi semi: il frutto è una leggera capsula a 3 angoli che a maturità esplode e spara via i semi che contiene. I semi sono piccoli, tondeggianti e leggeri così da favorire la propagazione fino a pochi metri di distanza ed avere una diffusione più uniforme sul territorio.
Coltivazione:
Questa pianta è una succulenta a crescita lenta ma abbastanza facile da coltivare. Per questa succulenta la migliore esposizione è la luce solare diretta, quindi può essere posizionarla all’aperto. Il terreno va mescolato con pomice, argilla e terriccio per permettere il drenaggio e prevenire il marciume radicale. Ricordarsi di utilizzare un vaso perforato per drenare l’acqua in eccesso. Le annaffiature vanno fatte accuratamente: durante il periodo vegetativo si può annaffiare la pianta regolarmente ogni 7 giorni controllando che il terreno sia completamente asciutto prima di annaffiare nuovamente; in inverno è opportuno interrompere le annaffiature per permettere alla pianta di entrare in dormienza. Se si desidera una crescita molto veloce e rigogliosa è possibile concimare la pianta durante la stagione vegetativa con i concimi specifici; smettere di concimare per tutto l’inverno. Se il vaso inizia a essere troppo piccolo per la pianta, puoi rinvasarla in uno più largo di 2 cm. Maneggia la pianta con cura e indossa i guanti perché il lattice che trasuda è tossico. La pianta può tollerare temperature fino a -5°C ma è meglio che la pianta non scenda al di sotto degli 8°C.
Propagazione:
La propagazione può essere effettuata per seme o talea. Per seme la germinazione avviene entro 2 settimane, durante la primavera-estate si può seminare in un terreno limoso sabbioso e mantenerlo con alto tasso di umidità. Per talea puoi usare gli offset durante la primavera. Taglia un offset e poi lascialo asciugare; dopo qualche giorno la superficie del taglio si asciugherà e si formerà un callo, quindi adagiate la talea in un impasto di sabbia, terriccio e pomice. Per aumentare il successo della propagazione puoi tagliare due o più offset contemporaneamente. Per talee si consigliano temperature intorno ai 20 °C.
Curiosità:
Le specie della famiglia delle Euphorbiacee normalmente se danneggiate emanano una linfa bianca lattiginosa, chiamata lattice. Molte piante producono lattice, ma nelle Euphorbiacee questo lattice è spesso velenoso e può irritare la pelle. La velenosità è dovuta ad alcuni alcaloidi quindi è meglio tenere le piante lontane da bambini o animali domestici.
Sito Web Ufficiale:
www.giromagi.com
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