I frutti dei cactus: quali sono i benefici di fico d’india & co.

I cactus sono generosi non solo con le fioriture, ma anche con i frutti. Moltissimi, infatti, hanno dei frutti commestibili di cui le tribù indigene hanno imparato a cibarsi nel corso del tempo. È il caso, ad esempio, dei frutti del Cereus, rotondi e gustosi, o il saguaro, alimento abituale delle tribù dei nativi che abitano le regioni desertiche d’America.

Gustare una di queste delizie è effettivamente un’esperienza rara che potrebbe essere riservata solo a pochi appassionati di cactacee particolarmente curiosi: alcuni, pur possedendo la pianta, o non sanno che il frutto è commestibile. Altri addirittura preferiscono ammirarlo per il suo valore estetico piuttosto che assaggiarlo!

C’è però un frutto molto comune, quello che non a caso in inglese è denominato “cactus fruit” oppure “prickly pear”, mentre in Italia chiamiamo fico d’India per sottolinearne la straordinaria dolcezza.

 

Il frutto del cactus per eccellenza: il fico d’India

Il fico d’India è infatti ricco di sostanze preziose per il nostro organismo ed eccezionalmente dolce e gustoso. Il cactus che lo produce è una pianta prolifica che produce molti frutti da ogni singola pala: l’Opuntia ficus-indica.

A dispetto del nome, l’Opuntia ficus-indica non viene dall’India ma dal Sudamerica come tutte le altre cactacee, e in particolare dal Messico centrale. Si è diffusa molto presto, però, in Asia così come in alcune aree di Africa ed Europa (in Europa si è acclimatata particolarmente bene nel Sud Italia e nelle Isole Canarie) e forse il suo nome è il segno di un passaggio intermedio nella sua diffusione prima di arrivare al vecchio continente.

A differenza degli altri cactus con frutti commestibili, è una pianta che viene coltivata espressamente per uso alimentare: così, è possibile per tutti godere delle sue proprietà nutritive.

 

Le proprietà nutritive

Calcio, fosforo e vitamina C sono i motivi migliori per introdurre questo fantastico frutto nella propria dieta. Ma anche beta-carotene, luteina, e moltissimi minerali che si aggiungono, ovviamente, al sapore dolce e leggermente agrumato.

È per questo che l’elenco delle sue proprietà è lunghissimo:

  • È dimagrante grazie all’alto contenuto di fibre. In Francia sono stati sperimentati con successo anche infusi dimagranti a base di fico d’India.
  • È dissetante e depurativo. Aiuta a eliminare i liquidi in eccesso e coadiuva in caso di calcoli renali. È un antiossidante naturale che aiuta il fegato ad evitare le tossine immagazzinate nel suo quotidiano lavoro di depurazione dell’organismo.
  • Aiuta nella prevenzione dell’osteoporosi per il suo alto apporto minerale.
  • Abbassa il colesterolo nel sangue.
  • In caso di diabete, fornisce energia senza dare, però, alti picchi glicemici.
  • Fa bene in caso di gastrite, proteggendo la mucosa gastrica.
  • I flavianoidi in esso contenuti rinforzano la memoria e aiutano a prevenire malattie degenerative come l’Alzheimer.
  • Gli sciroppi a base di fico d’India sono efficaci nella cura della tosse: è possibile reperire anche ricette casalinghe per fare uno sciroppo a base di fico d’india e canna da zucchero, decisamente più gustoso di quelli abituali!
  • È, infine, un astringente leggero.

Si raccomanda però di mangiare non più di 2-3 al giorno per evitare il rischio di occlusioni intestinali, dovuti ai numerosi semi mescolati alla polpa del frutto.
Un’alternativa può essere ricorrere a puree oppure a marmellate e altre preparazioni.

 

Oltre il frutto: le preparazioni

Il fico d’India è un frutto versatile che può essere lavorato per ottenere nuove delizie.

La lavorazione più semplice è probabilmente la purea, che si ottiene semplicemente schiacciando il frutto fresco in un colino: manterrete così tutte le proprietà del frutto, ma eviterete i fastidiosi semi.

La purea resta piuttosto densa per l’alta quantità di fibra presente; potrete mangiarla al cucchiaio oppure utilizzarla come un’originale e gustosa decorazione per torte, gelati, macedonia, pancakes…

Utilizzi simili possono essere fatti anche dello sciroppo e della marmellata, che richiedono invece la cottura e l’aggiunta di zuccheri extra.

Infine, segnaliamo che nelle zone di maggiore coltivazione vengono di solito prodotti anche liquori a base di questo versatile frutto del cactus.

 

Se ancora non ne avete una nel vostro giardino, perciò, pensiamo di avervi dato ottimi motivi per acquistare subito un’Opuntia!

 

(L’immagine di copertina di questo articolo è una foto di eweryn Olkowicz Nauplio, tratta dall’archivio Wikimedia Commons)

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