Gasteria glomerata f. variegata

Genere:

Gasteria

Famiglia:

Asphodelaceae

Habitat:

Gasteria glomerata f. variegata è una cultivar da vivaio, quindi non esiste normalmente in natura, ad eccezione di alcune mutazioni genetiche che alterano la capacità di produrre clorofilla anche nelle piante selvatiche. La specie regolare, invece, Gasteria glomerata, è endemica del basso fiume Kouga, in Sud Africa (provincia del Capo Sud-Orientale). Il suo habitat naturale è costituito da scogliere verticali, ombreggiate, esposte a nord, ad un’altitudine compresa tra 500 e 700 metri sul livello del mare, dove cresce in terreni poveri, minerali, acidi, originati da arenarie o rocce madri quarzitiche.

Sinonimi:

Non sono registrati sinonimi per il nome di questa specie.

Descrizione:

Gasteria glomerata f. variegata è una pianta nana, forma cespi di rosette a crescita bassa che possono occupare oppure no tutto lo spazio disponibile nel vaso. È priva di stelo, e presenta una peculiare disposizione delle foglie detta distica, in cui queste sono disposte in coppie marcatamente opposte, leggermente incurvate verso il basso e a forma di lingua, altamente decorative. Presentano inoltre una punta leggermente pronunciata all’estremità, che in linguaggio botanico si chiama “Mucrone”. In prossimità della punta potrebbero presentare una superficie ruvida, dovuta ad uno strato superficiale di piccole verruche. La forma variegata è in realtà identica a quella normale, ad eccezione del colore delle foglie. Nelle specie regolari, le foglie vanno dal verde grigiastro al verde scuro/opaco, con alcune parti più luminose vicino al centro delle rosette. La forma variegata, invece, presenta strisce longitudinali di colore verde scuro, alternate a strisce di verde più brillante e giallo crema o parti più larghe delle foglie. Questa particolarità è dovuta all’incapacità del tessuto fogliare di produrre clorofilla e determina un potenziale decorativo della varietà ancora più elevato.
L’infiorescenza è davvero suggestiva: se l’intera pianta non supera i 4,5-5 centimetri, il fusto allungato che porta i fiori è molto più alto: raggiunge i 20 centimetri di altezza. Presenta una sfumatura violacea e una prugna superficiale cerosa per proteggersi dal calore e dalla luce forte. I fiori compaiono nella parte superiore, sono regolarmente allineati e mostrano una bella sfumatura rosa corallo. Non hanno petali: la corolla è fusa tutta in un unico pezzo a forma di ampolla, leggermente lobato. La stagione della fioritura avviene in primavera.

Coltivazione:

Gasteria glomerata f. variegata, come tutte le Gasteria, è molto facile da coltivare e resistente alla siccità: richiede poche attenzioni. Di seguito i nostri consigli:

Posizionatela in luoghi luminosi, non esposti ai raggi diretti del sole: questi infatti potrebbero provocare scottature rossastre e rovinare il colorato disegno a “lucertola” delle foglie.
Consigliamo di mantenere questa pianta sempre al di sopra dei 7°C, tuttavia, in teoria, se il suo substrato viene mantenuto completamente asciutto, dovrebbe essere in grado di sopravvivere a brevi gelate, fino a -1ºC. A proposito, con l’avvicinarsi dell’inverno, la soluzione più sicura è metterla in casa.
Innaffiare regolarmente in estate: una volta ogni 5-6 giorni andrà bene. Diminuire gradualmente la frequenza dell’irrigazione in autunno fino a interrompere completamente l’irrigazione in inverno.
Il terreno deve essere molto ben drenante. Ad esempio potete utilizzare un mix di torba e sabbia o, in alternativa, anche un normale terriccio per cactacee.
Durante il periodo vegetativo fornire alla pianta del concime specifico per piante grasse, diluendolo con le annaffiature alla metà delle dosi scritte in etichetta.
Gasteria glomerata f. variegata è una pianta a crescita lenta e longeva. Puoi rinvasarla una volta ogni 3-4 anni.

Propagazione:

Il modo più semplice per propagare la tua Gasteria glomerata f. variegata è attraverso i polloni prodotti abbondantemente alla base della pianta. Potete anche utilizzare le foglie come talea, ma questo è un metodo più difficile: o perché tendono a marcire o perché, al contrario, seccano troppo prima di essere piantate. Ovviamente non utilizzare semi per riprodurre questa pianta, perché i semi di cultivar ibride sono spesso sterili o producono piante deboli, non geneticamente stabili (questo significa che è impossibile prevedere l’aspetto della piantina ottenuta: può essere molto debole o una pianta normale).

Curiosità:

Il nome generico “Gasteria” deriva dal greco Gastèr, che significa ventre, stomaco, e fa riferimento alla forma del fiore a campana, che ricorda una piccola borsa che poi si restringe verso l’alto.

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