Hoya carnosa albomarginata

Genere:

Hoya

Famiglia:

Asclepiadaceae

Habitat:

La Hoya carnosa albomarginata è originaria della Cina, Hainan, Giappone, Laos, Nansei-shoto e Taiwan.

Sinonimi:

Asclepias carnosa
Cynanchum carnosum
Hoya carnosa var. gushanica
Hoya chinensis
Hoya compacta
Hoya crassifolia
Hoya intermedia
Hoya laurifolia
Hoya motoskei
Hoya picta
Hoya rotundifolia
Hoya skinneriana
Hoya variegata
Schollia carnosa
Schollia chinensis
Schollia crassifolia
Stapelia chinensis

Descrizione:

La Hoya carnosa albomarginata è una succulenta arbustiva appartenente alla famiglia botanica delle Asclepiadaceae. La pianta ha un’abitudine rampicante ed è perfetta per vasi appesi. La succulenta si sviluppa come una vite e le foglie sono da ovate a ellittiche, lucide, cerose lisce, di colore verde brillante e crescono lungo i rami. Le foglie nella forma albomarginata possono assumere sfumature rosate al centro ed i margini sono solitamente giallo crema. Questa è una forma variegata quindi la pianta non produce clorofilla lungo i bordi delle foglie. La fioritura avviene tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate e i fiori sono portati su lunghi steli. L’infiorescenza è un’ombrella composta da 10-30 fiori piccoli, a forma di stella e profumati. I petali sono generalmente dal rosa chiaro al bianco crema ma a volte sono rosa scuro; il centro del fiore si tinge di sfumature violacee. I fiori hanno un delicato profumo di caramello.

Coltivazione:

Questa è una pianta a crescita lenta, facile da coltivare. Ha bisogno di un’esposizione in pieno sole ma si consiglia di evitare o raggi diretti durante l’estate. L’esposizione prolungata alla luce solare può causare ustioni e punti bruciati. La pianta non ama temperature inferiori ai 10°C quindi necessita di essere posta al chiuso nei periodi più freddi. Temperature troppo basse possono causare la rottura dello stelo o delle foglie a causa del congelamento dell’acqua all’interno dei tessuti. Temperature comprese tra 10 e 15 °C permettono alle piante di entrare in riposo vegetativo indispensabile per la fioritura dell’anno successivo. Le piante non vanno poste all’interno della casa dove temperature medie di 20 gradi impediscono il riposo vegetativo. Il terreno va mescolato con pomice, argilla e terriccio per permettere il drenaggio e prevenire il marciume radicale, la pianta ne è infatti soggetta. La pomice va sempre posta sul fondo della pentola. Ricordarsi di utilizzare un vaso forato per drenare l’acqua in eccesso. L’irrigazione può essere effettuata regolarmente in primavera e in estate. In primavera e in autunno la pianta può essere annaffiata con mezzo bicchiere d’acqua ogni settimana; in estate si può annaffiare con due bicchieri d’acqua alla settimana; in inverno sospendere le annaffiature per permettere alla pianta di entrare in dormienza. Diminuire la quantità di acqua se la pianta è tenuta in casa o se il vaso è più piccolo di 12 cm. A proposito di concimazione, per questa pianta è sufficiente concimare moderatamente durante il periodo vegetativo con i concimi specifici per piante grasse e sospendere la concimazione durante l’inverno. Se il vaso inizia ad essere troppo piccolo per la pianta, puoi rinvasarla in un vaso più largo di 2 cm. Il rinvaso dovrebbe essere fatto all’inizio della stagione di crescita con nuovo terriccio fresco; di solito viene eseguito ogni 3-4 anni.

Propagazione:

Il metodo di propagazione più semplice e veloce è attraverso le talee: tagliare alcune foglie sane e piantarle in un vaso con sabbia e terriccio. Posizionare il vaso in un ambiente caldo e luminoso e in 1-2 mesi le talee saranno pronte per essere piantate. Per aumentare il successo della propagazione si possono effettuare due o più talee contemporaneamente. Si consiglia di utilizzare l’ormone radicante alla base del taglio per stimolare lo sviluppo delle radici. Per talee si consigliano temperature intorno ai 20 °C. La propagazione per seme è sconsigliata per questa specie perché molto lenta. Per velocizzare la propagazione, puoi provare a immergere i semi in acqua per 1 giorno. Semina i semi in un terriccio sabbioso e conservali in condizioni calde e umide.

Curiosità:

Il nome di queste piante è un inno all’amicizia: il botanico Robert Brown, che le classificò nel corso del XVIII secolo, le chiamò Hoya in onore del suo amico Thomas Hoy (appassionato di botanica). L’epiteto specifico albomarginata significa “margini bianchi” e si riferisce ai bordi delle foglie.

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