Hoya carnosa

Genere:

Hoya

Famiglia:

Asclepiadaceae

Habitat:

Hoya carnosa è originaria dell’Asia orientale, dell’Australia e dell’Oceano Pacifico. È una pianta semi epifita: ciò significa che cresce su altri alberi o su rocce, con le radici sollevate dal terreno. Nel suo habitat naturale, pende in alto sugli alberi. A differenza delle piante epifite per definizione, Hoya carnosa è solo parzialmente parassitaria: prende parte dell’acqua e dei nutrienti dall’aria umida del suo habitat naturale e parte dall’albero su cui si aggrappa. Cresce nelle foreste pluviali alle latitudini tropicali e subtropicali.

Sinonimi:

Asclepias carnosa
Cynanchum carnosum
Schollia carnosa

Descrizione:

Hoya carnosa, la cosiddetta “pianta della cera”, è una pianta perenne, epifita, rampicante, molto apprezzata come pianta da appartamento per le sue foglie lucenti e per i suoi bellissimi fiori bianchi e viola, raggruppati a forma di ombrello che la rendono molto decorativo. Questa pianta viene coltivata anche come Kokedama. Il Kokedama è una particolare tecnica giapponese di coltivazione delle piante in una “palla” di terra, ricoperta di muschio. Viene spesso utilizzato per le piante rampicanti: la sfera viene solitamente appesa al soffitto per far cadere la pianta ed ottenere un grazioso effetto decorativo. Un’altra particolarità interessante di questa pianta è nel suo metabolismo: è infatti una pianta CAM, ovvero possiede il meccanismo di fotosintesi chiamato “Metabolismo degli acidi crassulacei”.
Hoya carnosa è una pianta rampicante succulenta alta fino a 6 metri. Ha foglie ovate, leggermente cordate (cordate, in botanica, significa “a forma di cuore”), spesse e carnose e dotate di una superficie lucida che valse alla Hoya carnosa il nome popolare di “pianta della cera”. Le infiorescenze, che si formano all’inizio dell’estate, sono portate nei cosiddetti speroni, specie di strani piccioli terminanti in una struttura legnosa, ruvida, cilindrica di colore bruno. Ogni estate vengono prodotti nuovi fiori dagli stessi speroni.

Coltivazione:

Hoya carnosa non è difficile da coltivare: ecco i nostri consigli.
Posizionala in un punto luminoso, in modo che possa ricevere la luce solare diretta molte ore al giorno, ma non troppo per evitare scottature. La pianta dovrebbe ricevere luce solare diretta al mattino presto e nel tardo pomeriggio, evitando le ore centrali.
La temperatura ideale è compresa tra 10°C e 27°. Tollera il caldo, anche temperature di 34-35 °C. Non ama il freddo: possono resistere a basse temperature (fino a 0ºC) solo se rimangono completamente all’asciutto e al riparo dal vento e dalle piogge invernali. Il suo apparato radicale è molto delicato: marcisce se il terreno rimane umido troppo a lungo e si secca se il terreno è completamente asciutto. Prestare attenzione alle annaffiature in base alla stagione in modo da avere sempre un substrato di terreno leggermente umido. Nebulizzare le foglie in estate per mantenere un ambiente sufficientemente umido.
Il terreno ideale è, allo stesso tempo, ricco di detriti vegetali e ben drenato: ad esempio un misto di torba e sabbia.
Fertilizzare solo in primavera e in estate una volta ogni 3 o 4 settimane.
Rinvasare solo se strettamente necessario. Le radici sono infatti delicate e potrebbero danneggiarsi.

Propagazione:

Hoya carnosa può essere propagata per talea e per semi. Per talea si consiglia di tagliare un rametto, staccare le foglie inferiori, metterlo in un mix di torba e sabbia ad una temperatura di circa 24°C, mantenendolo sempre umido fino a quando non mette radici.

Curiosità:

Il nome di queste piante è un inno all’amicizia: il botanico Robert Brown, che le classificò nel corso del XVIII secolo, le chiamò Hoya in onore dell’amico Thomas Hoy, appassionato di botanica.

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca