Islaya krainziana

Genere:

Islaya

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Islaya krainziana è endemica di un’area che si estende tra il nord del Cile e il sud del Perù. Il suo habitat è un deserto, completamente arido, dove non piove mai: l’unica fonte d’acqua utilizzabile da questa pianta è rappresentata dalle nebbie costiere. Cresce parzialmente sotto terra.

Sinonimi:

Il nome “Islaya krainziana” è in realtà un sinonimo di “Islaya islayensis”. Altri autori suggeriscono che il vero nome sia “Eryosice islayensis”. Altro sinonimo è anche “Neoporteria krainziana”.

Descrizione:

Islaya krainziana è un cactus globoso o leggermente cilindrico, ricoperto da un’intricata rete di spine bianche. La confusione sul suo nome è dovuta all’estrema variabilità del suo aspetto. Le diverse forme sono comunque tipiche di popolazioni diverse della stessa specie. Ha un gambo solitario, di colore verde scuro, solcato da numerose (fino a 25) costole poco pronunciate. Rimane piccolo, raggiungendo un’altezza massima di 75 centimetri e 10 centimetri di diametro. Un elemento che risalta molto di questa specie sono le sue areole: sono, letteralmente, bottoni bianchi, grandi, riempiti da un sacco di spine biancastre e spesse. Per chi non lo sapesse, le areole sono le gemme tipiche della famiglia delle Cactaceae: sono gli organi da cui si formano le spine. Su ogni areola possono esserci da 14 a 25 spine: quelle centrali sono rivolte verso l’esterno, spesse e lunghe fino a 1,5 centimetri; quelle radiali (da 12 a 18) più corte e meno spesse, rivolte in tutte le direzioni. Il colore delle spine varia dal bruno-rossastro al giallo o al bianco grigiastro. Le spine centrali sono generalmente più scure di quelle radiali. I fiori compaiono nella parte superiore dello stelo in gruppi di 3-4. Sono gialli, con petali esterni rossastri e un calice peloso e allungato. La stagione di fioritura è in estate.

Coltivazione:

Islaya krainziana non è la specie più facile da coltivare e dovrai prestare attenzione soprattutto al marciume radicale. Di seguito i nostri consigli:
Posizionala in un punto luminoso, esposto alla luce diretta del sole, altrimenti si stresserà e potrebbe assumere forme innaturali.
I. krainziana può tollerare temperature di congelamento (fino a -5ºC) per brevi periodi di tempo, se il suo substrato rimane completamente asciutto. Per non rischiare si consiglia di tenere bla pianta a temperature superiori a 5ºC.
Innaffiare regolarmente in estate, attendendo sempre che il terreno sia completamente asciutto prima dell’irrigazione. Attenzione nel periodo immediatamente successivo al trapianto: la pianta, in questa fase, è più suscettibile al marciume radicale. In inverno, tienila completamente asciutta. Sospendere qualsiasi irrigazione ogni volta che la temperatura scende sotto i 10ºC.
Scegli un terreno molto ben drenato, con un’abbondante parte minerale, ricco di sabbia e ghiaia. Andrà bene un substrato standard per cactacee, meglio ancora se ulteriormente arricchito di sabbia. Posizionarla in un ambiente aerato, con un’ottima ventilazione e un’atmosfera asciutta.
Una volta all’anno, durante la stagione vegetativa, concimare con un prodotto specifico per cactacee, ricco di fosforo e potassio e povero di azoto, diluendolo alla metà della dose consigliata in etichetta.
È una pianta a crescita lenta, quindi, il rinvaso è raramente necessario. Inoltre, la pianta diventa più predisposta al marciume radicale dopo ogni rinvaso: consigliamo di trapiantare solo quando è veramente troppo grande per il suo vaso.

Propagazione:

La propagazione dell’Islaya krainziana avviene principalmente per semina. A volte può essere trovato innestato su cactus più resistenti come Selenicereus sp. I semi devono essere seminati in un terreno fine, sabbioso, ben drenato e ricoperti da un sottile strato di sabbia. Alcuni suggeriscono di aggiungere del fungicida ma noi non siamo d’accordo: mantieni il terreno umido e tieni il vaso a una temperatura calda. Copri il vaso con un telo di plastica per mantenerli più caldi e umidi. La germinazione avviene in due settimane. Durante la germinazione, rimuovere gradualmente il telo di plastica e non disturbare le pianticelle. Quando sono ben radicate, piantale in vasi separati.

Curiosità:

Islaya è il nome della località peruviana dove Backeberg, scopritore del genere, trovò i primi esemplari di questo cactus.

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