Mammillaria bombycina

Genere:

Mammillaria

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Mammillaria bombycina è originaria del Messico, cresce ad un’altitudine compresa tra i 2340 ei 2600 metri sul livello del mare. Il suo habitat è l’alta montagna, dove vive su pendii e rupi nei boschi di querce. Sebbene questa specie sia oggetto di raccolta illegale e la sua area di presenza sia molto ridotta (160 chilometri quadrati), non è minacciata di estinzione.

Sinonimi:

Neomammillaria bombycina

Descrizione:

La Mammillaria bombycina è un piccolo cactus, costituito da un unico fusto o da un grappolo di fusti globosi, clavati o cilindrici a seconda della pianta e dell’età. Come in tutte le Mammillaria, il fusto di M. bombycina è solcato da numerosi tubercoli, che in questa specie hanno forma da conica a cilindrica, occasionalmente produttrici di lattice, e dotati di un abbondante pelo bianco. Il pelo bianco ricopre interamente il fusto, nascondendolo quasi del tutto e rendendo impercettibili le areole. Le areole sono le gemme tipiche dei cactus, da cui si formano le spine. Le spine sono disposte in numerosi gruppi composti da 30 a 65 radiali e da 3 a 8 centrali. Le spine radiali possono essere facilmente confuse con i peli bianchi, poiché sono rigide, aghiformi e molto sottili. Quelli centrali, invece, sono molto appariscenti: sono di colore giallo con punta leggermente ricurva, scura e sono molto simili ad uncini. La stagione della fioritura avviene in primavera: in questo periodo la sommità dello stelo si riempie di fiori rosa, lunghi e larghi 1,5 centimetri, che formano una struttura circolare a forma di corona, molto decorativa e graziosa. Dopo la fioritura, i fiori formano frutti ovoidali di colore verde rosato.

Coltivazione:

M. bombycina è tra i cactus più facili da coltivare e potrebbe essere la specie perfetta per un principiante. Di seguito i nostri consigli di coltivazione:
M. bombycina ha bisogno di luce filtrata se coltivata all’aperto poiché, nel suo habitat naturale, cresce sotto altri cespugli, e di molta luce se coltivata all’interno. Possono verificarsi ustioni solari se è esposto alla luce solare per troppo tempo.
Mammillaria bombycina può resistere a temperature estremamente fredde se il suo substrato rimane completamente asciutto (fino a -12ºC!). Tuttavia, per stare al sicuro, consigliamo di conservarla a temperature superiori a 5ºC, e di tenerla al riparo dalle piogge invernali.
Fornisci a questa pianta una buona ventilazione: posizionala esposta a correnti d’aria. Durante il periodo di riposo non deve essere esposto all’umidità atmosferica.
Innaffia moderatamente durante la stagione di crescita e fai molta attenzione, poiché questa pianta è molto sensibile al marciume radicale. Per ridurre il rischio di marciume, attendere sempre che il terreno sia completamente asciutto prima di ogni irrigazione. In inverno mantenere il substrato completamente asciutto.
Mammillaria bombycina richiede un substrato molto drenante, ma con una parte organica più abbondante del solito. Un mix standard per cactus andrà bene, con un po’ di torba o humus.
Durante l’estate concimare una volta con un prodotto specifico per cactaceae, ricco di potassio e fosforo e povero di azoto. L’azoto rende il fusto di queste piante troppo acquoso e fragile e aumenta il rischio di marciume.
Usa un vaso di terracotta per migliorare il drenaggio e rinvasare ogni due-tre anni, poiché M. bombycina cresce piuttosto lentamente e starà bene nello stesso vaso per molti anni.

Propagazione:

La propagazione può essere effettuata sia per semina che per talea. I semi devono essere posti sulla superficie di un terreno sabbioso e umido a circa 20°C. Se scegli come metodo di propagazione la semina, ricorda che i semi germinano solitamente in 8-13 giorni a temperature di 21-27ºC. Dovrebbero essere posti in un substrato leggero e mantenuti leggermente umidi e coperti con un bicchiere fino a quando non germinano. Non esporre le giovani piante alla luce solare troppo intensa.
M. bombycina si può propagare molto facilmente per talea. Quando diventa sufficientemente raggruppato (dovrai aspettare un po’ più del solito perché questa specie produca polloni, a differenza di altre Mammillarie) e gli offset raggiungono una dimensione di almeno 1/3 del fusto madre, puoi iniziare a toglierli con un coltello affilato. Lascia che il taglio si asciughi per una settimana o due, finché non vedi che la ferita ha formato un callo. Le talee impiegheranno dalle 4 alle 6 settimane per radicarsi. E’ importante creare uno strato superficiale di grana grossa e adagiare su di esso la talea: impedisce alla ferita di bagnarsi troppo e, quando si formano le radici, permette loro di penetrare nel compost sottostante.

Curiosità:

Mammillaria deve il suo nome ai suoi tubercoli, che sembrano capezzoli. La parola latina “Mammilla”, infatti, significa “capezzolo”.

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