Mammillaria ernestii

Genere:

Mammillaria

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Il nome “Mammillaria ernestii” è in realtà un sinonimo di “Mammillaria backebergiana subs. ernestii”. Quest’ultimo è originario del Messico, dove è diffuso a Guerrero, Michoacan e Messico. Questa specie cresce su scogliere molto ripide, dove si aggrappa su di esse. Proprio per il suo habitat impervio si sa molto poco di questa pianta, a parte il fatto che cresce associata ad altre succulente come Agave brevifolia e Selaginella lepidophylla.

Sinonimi:

Mammillaria fertilis
Chilita fertilis
Neomammillaria fertilis
Mammillaria isotensis
Mammillaria backebergiana subsp. ernestii

Descrizione:

Mammillaria enrnestii, sinonimo di Mammillaria  backebergiana è una minuscola cactacea che col tempo diventa colonnare, con fusti però non più alti di 30 centimetri e molto sottili: 5-6 centimetri di diametro, tanto che possono crescere storti o possono cominciare a cadere un po’, se non sono dotati di supporto. Come ogni Mammillaria, M. backebergiana è dotata di numerosi tubercoli a forma di capezzolo. Il nome “Mammillaria”, infatti, si riferisce proprio ai tubercoli dei suoi fusti, che sembrano capezzoli. In questa specie, in particolare, i tubercoli sono leggermente tetraedrici, con le ascelle che possono essere nude o ricoperte da poche setole. Sui tubercoli crescono da 8 a 12 spine radiali gialle ma con punta marrone, insieme a 1-3 spine centrali, lunghe 8 millimetri, anch’esse bruno-giallastre. Le spine possono essere così dense da dare l’impressione di un pelo giallastro. La sottospecie che stiamo descrivendo, M. ernestii o Mammillaria backebergiana subs. ernestii, non è molto diverso dalla forma regolare, ma ha un gambo colorato in un verde più scuro e una spina centrale (invece di tre) anch’essa solitamente più scura. Le due forme condividono anche i fiori, che sono di colore rosso violaceo e crescono solitari all’apice dei fusti, formando la tipica “corona fiorita” delle Mammillarie.

Coltivazione:

M. ernestii non è così difficile da coltivare. Di seguito i nostri consigli di coltivazione:
Se scegli di metterlo in casa, scegli un posto esposto alla luce solare diretta. Se invece scegli di posizionarla all’aperto, forniscigli luce filtrata e un po’ di ombra. M. ernestii è una specie resistente: può scendere fino a -5ºC se il suo substrato viene mantenuto asciutto. Ad ogni modo, per stare al sicuro, si consiglia di metterlo in casa durante la stagione fredda o, almeno, di metterlo al riparo, soprattutto proteggendolo dalle piogge invernali. Richiede inoltre forte luce e bassa umidità dell’aria in inverno. Annaffiare moderatamente dalla primavera all’autunno e regolarmente in estate. Anche durante il periodo più caldo dell’anno, però, aspetta sempre che il terreno sia completamente asciutto prima di ogni annaffiatura, in quanto questa pianta è soggetta a marciumi. Durante l’inverno sospendere temporaneamente le annaffiature, preservando la pianta dall’eccessiva umidità.
Mammillaria ernestii richiede un terreno standard per i cactus. Qualsiasi substrato tu scelga, comunque, dovrebbe essere molto ben drenato.
Durante il periodo vegetativo concimare una volta con un prodotto specifico per cactaceae, ricco di potassio e fosforo ma povero di azoto.
Rinvasare ogni anno alla fine del periodo vegetativo per favorire una crescita molto veloce e vigorosa.

Propagazione:

La propagazione può essere effettuata sia per semina che per talea. I semi devono essere posti sulla superficie di un terreno sabbioso e umido a circa 20°C. Alcune specie producono polloni laterali che possono essere tagliati e utilizzati come talee. M. ernestii formerà densi cespi in pochissimi anni e si può propagare molto facilmente per talea. Quando vedi che è sufficientemente raggruppato, puoi iniziare a togliere le talee in primavera e in estate tagliando il gambo con un coltello affilato. Metti il pollone tagliato in un luogo caldo per circa una settimana per far asciugare la ferita e poi piantalo in un vaso riempito con un terriccio per cactus. Se scegli la semina come metodo di propagazione, ricorda che i semi germinano solitamente in 8-13 giorni a temperature di 21-27ºC. Dovrebbero essere posti in un substrato leggero e mantenuti leggermente umidi e coperti con un bicchiere fino a quando non germinano.

Curiosità:

Il nome “Mammillaria” si riferisce ai tubercoli dei suoi fusti, che sembrano capezzoli, “Mammilla” in latino. Il nome “Mammillaria ernestii”, invece, è in realtà sinonimo di “Mammillaria backebergiana subs. ernestii”.

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