Mammillaria fraileana

Genere:

Mammillaria

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Mammillaria fraileana è originaria del Messico dove cresce su suoli granitici aridi non calcarei e pendii rocciosi.

Sinonimi:

Bartschella albicans subs. fraileana
Chilita fraileana
Ebnerella fraileana
Mammillaria albicans subs. fraileana
Mammillaria albicans f. fraileana
Neomammillaria fraileana

Descrizione:

La Mammillaria fraileana è un piccolo cactus perenne appartenente alla famiglia botanica delle Cactaceae. Il cactus inizialmente è solitario poi forma grappoli di offset straordinari; il fusto può raggiungere fino a 15 cm di altezza e 4 cm di diametro. Le radici sono fibrose e gonfie. Il gambo è cilindrico, formato da tubercoli di colore grigio-verde ma può virare al verde rossastro se esposto alla luce diretta del sole. I tubercoli sono piramidali, prominenti e recano in alto le areole. Le areole sono piccole, bianche, poco lanose e portano le spine. Le 11-12 spine radiali sono lunghe, sottili, diritte, aghiformi, di colore da biancastro a giallastro. Le 3-4 spine centrali sono marrone scuro e uncinate. La fioritura avviene dall’inizio della primavera alla fine dell’estate e i fiori sono portati all’apice dello stelo, formando una corona. I fiori sono vistosi, imbutiformi, color magenta con margini bianchi e stami gialli al centro del tubo. I frutti sono globosi, rossi contenenti semi neri.

Coltivazione:

Questa è una pianta a crescita lenta, facile da coltivare. La pianta ha bisogno di un’esposizione alla luce solare indiretta, questo favorirà lo sviluppo dei boccioli fiorali. L’esposizione prolungata alla luce solare diretta può causare ustioni e punti bruciati. Temperature inferiori ai 5°C possono danneggiare la pianta, quindi, è bene ripararla o porla in una serra fredda durante l’inverno. Temperature troppo basse possono causare la rottura dello stelo o delle foglie a causa del congelamento dell’acqua all’interno dei tessuti. Temperature comprese tra 10 e 15 °C permettono alle piante di entrare in riposo vegetativo indispensabile per la fioritura dell’anno successivo. Le piante non vanno poste all’interno della casa dove temperature medie di 20 gradi impediscono il riposo vegetativo. Il miglior terreno drenante per questo genere è costituito per il 33% da terriccio fertile e per il 66% da sabbia grossolana. La pomice va sempre posta sul fondo del vaso. Ricordarsi di utilizzare un vaso perforato per drenare l’acqua in eccesso. L’irrigazione può essere effettuata regolarmente durante il periodo vegetativo. L’irrigazione è proporzionale alla dimensione del vaso, alla posizione e alla stagione. In primavera ed autunno la pianta può essere annaffiata con un bicchiere d’acqua ogni 7-10 giorni; in estate si può annaffiare ogni 3-5 giorni. Diminuire la quantità di acqua se la pianta è tenuta in casa o se il vaso è più piccolo di 12 cm. La pianta deve essere alimentata con un fertilizzante ad alto contenuto di potassio in estate. Puoi diluire il fertilizzante due volte al mese nell’acqua di irrigazione. Se il vaso inizia ad essere troppo piccolo per la pianta, puoi rinvasarla in un vaso più largo di 2 cm. Il rinvaso dovrebbe essere fatto all’inizio della stagione di crescita con terriccio fresco; di solito viene eseguito ogni 3-4 anni. Fai attenzione ai ragni rossi e alla cocciniglia.

Propagazione:

La propagazione può avvenire per talea o per seme. Tagliando puoi utilizzare gli offset durante la primavera. Taglia un offset e poi lascialo asciugare; dopo qualche giorno la superficie tagliata si asciugherà e si formerà un callo, ponete quindi la talea in un miscuglio di sabbia, terra e pomice. Per aumentare il successo della propagazione si possono effettuare due o più talee contemporaneamente. Si consiglia di utilizzare l’ormone radicante alla base del taglio per stimolare lo sviluppo delle radici. Per talee si consigliano temperature intorno ai 20 °C. Per seme è molto semplice propagare la pianta, basta mettere il seme in un terriccio sabbioso e mantenerlo con un alto tasso di umidità e alla temperatura di 14 C°.

Curiosità:

Il nome del genere deriva dal latino ‘Mammilla’ che significa ‘capezzolo’ e si riferisce alla forma dei numerosi tubercoli che sono il tratto distintivo di questo genere.

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