Manfreda
Genere: Manfreda
Famiglia: Agavaceae
Habitat: Stati Uniti, Messico orientale e Guatemala.
Coltivazione: Facile: una posizione luminosa, un’irrigazione attenta, temperature miti e un substrato ben drenante andranno bene.
Curiosità: Tutte le Manfrede sono ormai inquadrate nel genere Agave, ma c’è ancora confusione sulla loro classificazione.
Caratteristiche salienti:
Manfreda è un genere di piante della famiglia delle Asparagaceae. C’è ancora confusione sulla classificazione botanica di questo genere: alcuni autori lo collocano nel genere Polianthes, altri nel genere Agave.
Manfreda è originaria principalmente degli Stati Uniti, del Messico orientale e del Guatemala.
Molte specie di Manfreda, come M. brunnea, provengono da zone a quote intorno ai 1000 metri sul livello del mare. La maggior parte delle specie Manfreda, invece, si trova in un ampio range di altitudini, dai 10 ai 1500 metri. Le piante di Manfreda di solito preferiscono crescere su pendii o colline asciutte, tra cespugli succulenti o su pianure rocciose. Inoltre, gli arbusti secchi sono l’habitat principale di molte specie. In realtà, i suoli e gli ambienti preferiti dipendono dalla specie. M. maculosa, ad esempio, si trova anche nei querceti umidi.
Sono piante succulente, senza stelo o a stelo corto, costituite da rosette sparse di foglie carnose, talvolta nascoste da cespugli più grandi nel loro ambiente naturale.
Le foglie sono generalmente verdi ma possono assumere sfumature diverse o essere chiazzate, a seconda della specie. La loro forma è generalmente triangolare, con bordi lisci o leggermente dentati, privi di mucrone alla sommità, ovvero di una spina terminale situata all’apice delle foglie di molte specie succulente.
Le infiorescenze nascono su fusti allungati, eretti, che raggiungono i 120 centimetri di altezza e sono, in botanica, classificate come spighe e sono prive di foglie. La spiga forma piccoli fiori sessili (cioè non dotati di peduncolo), tubolari o leggermente imbutiformi, con 6 petali fusi alla base, di colore diverso a seconda della specie. Nella M. maculosa i fiori cambiano addirittura colore nel corso della loro breve vita (3-4 giorni), dal verde, al bianco, al rosa ed infine al rosso scuro. La stagione della fioritura avviene solitamente da marzo a luglio.
I frutti sono capsule lunghe 25 millimetri (in botanica la capsula è un particolare tipo di frutto secco che si apre a maturazione in diversi segmenti chiamati valvole, diffondendo i semi tutt’intorno). Contengono semi neri e appiattiti.
Manfreda maculosa
Manfreda undulata
Varietà e Tipologie
Di seguito riportiamo alcune specie di Manfreda:
- M. brunnea
- M. bulbulifera
- M. chamelensis
- M. elongata
- M. fusca
- M. galvaniae
- M. guerrerensis
- M. guttata
- M. hauniensis
- M. involuta
- M. jaliscana
- M. littoralis
- M. longibracteata
- M. longiflora
- M. maculata
- M. maculosa
- M. malinaltenangensis
- M. nanchititlensis
- M. paniculata
- M. petskinil
- M. planifolia
- M. potosina
- M. pringlei
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Consigli per la coltivazione
Queste piante non sono così difficili da coltivare. Ecco i nostri consigli:
- Posizionare la Manfreda in un punto luminoso per esaltare le sfumature colorate delle sue foglie.
- Innaffiare regolarmente in primavera e in estate (la stagione di crescita) e ridurre la frequenza dell’irrigazione in autunno e inverno, quando la pianta diventa dormiente e smette di crescere. Attendere sempre che il terreno sia completamente asciutto prima di ogni irrigazione.
- Possono sopravvivere a temperature fredde, anche inferiori a 0ºC, se il loro substrato viene mantenuto completamente asciutto.
- Le piante di Manfreda possono resistere a temperature estremamente basse, anche inferiori a 0ºC, purché il loro substrato sia mantenuto completamente asciutto. Tuttavia, se si vive in zone climatiche con inverni umidi, è sicuramente consigliabile metterle in casa.
- Scegliere un substrato ben drenante per far prosperare la Manfreda.
- Le necessità di fecondazione variano a seconda della specie.
- Le necessità di rinvaso variano a seconda della specie: una volta all’anno dovrebbe comunque essere sufficiente.
Il metodo di propagazione più semplice è rimuovere i suoi numerosi offset e ripiantarli.
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