Neoporteria subgibbosa

Genere:

Neoporteria

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Neoporteria subgibbosa è originaria del Sud America: in particolare è endemica di una zona costiera del Cile, dove cresce ad altitudini fino a 300 metri sul livello del mare in falesie costiere; la troviamo appesa alle rocce in basse macchie aride, dove il clima è simile a quello mediterraneo. Sebbene sia endemico di quella località – il che significa che può essere trovato esclusivamente lì – la sua popolazione è abbondante e non minacciata di estinzione.

Sinonimi:

Cactus berteroi
Cereus foveolatus
Cereus montevidensis
Chilenia acutissima
Chilenia castaneoides
Chilenia heteracantha
Chilenia subcylindrica
Chilenia subgibbosa
Cumulopuntia berteroi
Echinocactus acutissimus
Echinocactus acutissimus var. cristatus
Echinocactus berteroi
Echinocactus castaneoides
Echinocactus crenatus
Echinocactus exsculptus
Echinocactus exsculptus var. cristatus
Echinocactus exsculptus var. elatior
Echinocactus exsculptus var. foveolatus
Echinocactus exsculptus var. fulvispinus
Echinocactus exsculptus var. tenuispinus
Echinocactus exsculptus var. thrincogonus
Echinocactus foveolatus
Echinocactus gayanus
Echinocactus guyannensis
Echinocactus montevidensis
Echinocactus rostratus
Echinocactus thrincogonos
Echinocactus thrincogonus var. elatior
Echinocactus valparaiso
Eriosyce subgibbosa var. castanea
Eriosyce subgibbosa var. litoralis
Euporteria acutissima
Euporteria castaneoides
Euporteria heteracantha
Euporteria subcylindrica
Euporteria subgibbosa
Hildmannia rostrata
Neochilenia rostrata
Neoporteria acutissima
Neoporteria castaneoides
Neoporteria exsculpta
Neoporteria heteracantha
Neoporteria subcylindrica
Opuntia berteroi

Descrizione:

Neoporteria subgibbosa è un cactus solitario o poco ramificato, di natura molto variabile: esistono già quattro sottospecie riconosciute e molti sinonimi per il suo nome latino. E’ dotato di un fusto solitario, inizialmente globoso e più allungato – quasi cilindrico – con l’invecchiamento della pianta. A maturità raggiunge un’altezza di 90 centimetri e una larghezza di 10. Il suo gambo è solcato da 11 a 22 costole, irregolari e dentellate con protuberanze arrotondate simili a capezzoli. Le areole, che sono le gemme tipiche dei cactus, da cui solitamente crescono le spine, sono grandi e lanose in questa specie. Le spine, invece, sono numerose e fitte, erette come aghi, potenzialmente pericolose se colpite, e variamente colorate: dal giallo al grigio al quasi nero. Come in molte specie di cactacee, sono disposte in gruppi costituiti da numerose spine radiali che ne circondano alcune centrali. Le spine che crescono sulla parte apicale del fusto sono più lunghe di quelle che crescono lateralmente. I fiori spuntano dall’inizio dell’inverno alla primavera dalla sommità dello stelo. Insieme alla sua rarità, sono uno dei motivi per cui N. subgibbosa è così ricercata dai collezionisti di succulente. Presentano numerosi e fitti petali rosa brillante con una parte centrale gialla e vistosa. I frutti, invece, sono ovoidali, di colore verde-rossastro, leggermente lanosi.

Coltivazione:

La Neoporteria subgibbosa è molto forte e facile da coltivare, la sua crescita è molto lenta.
Di seguito i nostri consigli di coltivazione:
Le neoporterie di solito non dovrebbero essere poste alla luce diretta del sole, ma, N. subgibbosa richiede un po’ più di luce rispetto alle sue parenti: posizionatela in un punto luminoso, esposto a luce filtrata.
In teoria, N. subgibbosa può sopportare temperature fino a pochi gradi sotto lo 0, se il suo substrato rimane completamente asciutto. Mantenere la pianta sopra i 6-8 °C. In inverno, riparala adeguatamente o spostarla al chiuso. È importante proteggere la pianta dall’umidità.
È molto importante garantire alla tua N. subgibbosa una buona ventilazione, soprattutto in inverno, in quanto questa pianta non sopporta l’aria stagnante.
Innaffiare abbondantemente in primavera ed estate (circa una volta alla settimana), assicurandosi sempre che il terreno sia completamente asciutto prima di bagnare nuovamente. Sospendere qualsiasi irrigazione in inverno, per evitare il marciume radicale.
Scegli un terreno sabbioso e ben drenato. Un substrato standard per cactacee andrà bene, soprattutto se aggiungi un po’ di sabbia.
Concimare una volta all’anno con un prodotto povero di Azoto e ricco di Fosforo.
Trattandosi di piccoli cactus, raramente hanno bisogno di essere rinvasati.

Propagazione:

La propagazione delle Neoporterie viene solitamente effettuata per semina. Spesso le piantine vengono innestate anche su cactus più resistenti, perché le piante non innestate sono estremamente soggette al marciume radicale. I semi devono essere seminati in primavera in un composto leggero e areato a temperature di 22-24ºC. Durante la semina premere leggermente i semi sul substrato senza interrarli; quindi, ricoprili con un telo di plastica trasparente per ottenere un effetto serra che serve a mantenere i semi umidi e caldi fino alla germinazione. Mettili in un posto ombreggiato. Quando inizia la germinazione, rimuovere gradualmente il telo di plastica mentre le piantine si sviluppano, evitando sempre di esporle alla luce diretta fino al completo sviluppo. I semi di solito impiegano circa 10 giorni per germogliare, ma potrebbero impiegare più tempo con temperature più basse. Fino a quando non avviene la germinazione, è importante mantenere il vaso sempre umido, senza però esagerare saturandolo troppo. Le talee di solito non sono un’opzione, poiché questa specie non produce polloni.

Curiosità:

Il nome del genere “Neoporteria” deriva da Carlos E. Porter, un entomologo cileno. Non è considerato un genere autonomo: prima era considerato parte dell’Echinocactus, ed è ora incluso nel genere Eriosyce.

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