Operculicarya decaryi

Genere:

Operculicarya

Famiglia:

Anacardiaceae

Habitat:

Operculicarya decaryi è originaria del Madagascar. In particolare, si sta parlando di una pianta endemica delle regioni meridionali e sud-occidentali del paese, dove cresce nelle province di Toliara e Fianarantsoa. Nonostante sia un endemismo, presente solo in quella specifica area in tutto il mondo, è ampiamente presente e non è a rischio di estinzione nel suo habitat naturale, anche se si registra un continuo declino a causa della raccolta eccessiva delle sue piantine e del consumo della sua corteccia da molte specie di erbivori. Esistono infatti 37 popolazioni conosciute di questa specie. Il suo habitat è costituito da boschetti xerofiti e foreste. I “boschetti xerofiti” sono macchie costituite da piante xerofile, ovvero tipi di piante che hanno sviluppato meccanismi specifici per resistere alla siccità. L’intervallo altitudinale di Operculicarya decaryi è compreso tra 0 e 1000 metri sopra il livello del mare.

Sinonimi:

Non sono registrati sinonimi per questo nome.

Descrizione:

Operculicarya decaryi, detta anche “Albero dell’elefante”, è un albero ornamentale perenne appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae. Viene piantata principalmente in vaso e coltivata come bonsai caudiciforme. “Caudiciforme” significa, nel linguaggio botanico, “provvisto di caudex”. Quest’ultimo è un fusto allargato tipico di molti alberi provenienti da ambienti semiaridi, generalmente più o meno globoso e legnoso, che ha la funzione di immagazzinare acqua e sostanze nutritive con lo scopo di sopravvivere alla siccità. Nell’albero dell’elefante, il caudex può essere anche diviso irregolarmente in più sotto caudex che assomigliano a delle grosse zampe. Il fusto, invece, forma un tronco regolare, eretto, anche molto alto nelle piante selvatiche (fino a 15 metri!). Caratteristica peculiare del fusto è la corteccia ricoperta da protuberanze boscose, di colore brunastro e grigio scuro. Questa pianta si ramifica abbondantemente e i rametti sono generalmente pelosi e diritti. Le foglie, invece, sono “paripennate”. Questo, nel linguaggio botanico, significa che le foglie che vedi sono in realtà delle foglioline, perché non hanno alcuna gemma ascellare. La gemma giace invece all’ascella di un gruppo di foglioline, che costituiscono la foglia vera e propria. La foglia è quindi formata da un rametto erbaceo, con le foglioline allineate ai due lati opposti. Queste sono lunghe da 3 a 6 centimetri e contengono da 4 a 9 paia di foglioline, leggermente pelose o glabre, a seconda dell’esemplare e dell’età della pianta. Inoltre sono dalla forma ovata e di un color verde brillante.
Operculicarya decaryi è una pianta dioica: un altro termine botanico per dire che esistono piante “maschili” e “femminili”. I “maschi” hanno solo fiori maschili, mentre le “femmine” hanno solo fiori femminili. I fiori, sia maschili che femminili, sono piuttosto piccoli e di colore rosso scuro.

Coltivazione:

Operculicarya decaryi è considerata una specie facile da coltivare, sia indoor che outdoor. Ecco di seguito i nostri consigli:

Posizionatela a luce filtrata: gode anche del pieno sole con temperature fresche. L’ombra leggera andrà bene quando fa troppo caldo.
Preferisce temperature calde: non lasciarla mai a meno di 10ºC di notte e 18ºC di giorno in inverno e a 15ºC (notturno) e da 26 a 43ºC (diurno) in primavera ed estate. Con l’avvicinarsi del freddo, consigliamo vivamente di posizionarla all’interno. Per ottenere una fioritura sana, questa specie necessita di un netto passaggio tra un periodo freddo ed uno più caldo. Prospera nelle regioni con estati calde e inverni temperati.
Quando ha le foglie, annaffiare con regolarità: gradisce molta acqua durante l’estate, aspettando però sempre che il terreno si asciughi prima di ogni irrigazione successiva. Durante l’inverno, quando le foglie cadono ed entra in dormienza, è necessario sospendere le annaffiature. Se la tieni permanentemente in casa, annaffia meno frequentemente e fai attenzione alla quantità.
Scegliete un substrato ben drenato, sabbioso e granuloso: andrà bene un normale mix per piante grasse.
La concimazione può essere effettuata una volta terminata la stagione di crescita, diluendo con acqua un prodotto specifico per piante grasse alla metà delle dosi consigliate in etichetta.
È una specie a crescita lenta e quindi il rinvaso non è così frequente.

Propagazione:

La propagazione viene effettuata tramite semi e talee. I semi devono essere immersi in acqua tiepida per 24 ore e, poi, seminati in un substrato sabbioso. Il periodo di germinazione dura 6 mesi, durante i quali i semi germinano gradualmente. Le talee possono essere scelte tra uno dei rametti, da porre in un substrato sabbioso da mantenere umido finché non mette radici. Inoltre, possono essere immersi nell’acqua e dopo un po’ metteranno radici. Le talee possono essere ottenute anche da pezzi delle radici allargate. Le piante coltivate dai semi solitamente sviluppano un caudex migliore.

Curiosità:

Operculicarya decaryi è ricercata soprattutto per la sua attitudine a realizzare bonsai perfetti e carini. Tuttavia, hanno anche diversi usi tradizionali: usi medicinali per favorire il parto umano, con la corteccia vengono realizzate corde e la parte interna del tronco è tradizionalmente utilizzata per la mummificazione!

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