Genere:

Opuntia

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Opuntia engelmannii cv. boskowitzii è una cultivar quindi non esiste in natura. L’Opuntia engelmannii regolare, invece, è originaria del Messico e degli Stati Uniti, dove prospera nelle boscaglie e nelle praterie desertiche, in climi semiaridi e ad altitudini variabili (da 150 a 1800 metri sul livello del mare).

Sinonimi:

Non sono registrati sinonimi

Descrizione:

Opuntia engelmannii cv. boskowitzii è una piccola e rara cultivar, che non assomiglia affatto a nessun’altra Opuntia. Consiste in un grappolo di steli appiattiti. I fusti sono composti da corpi appiattiti chiamati “cladodi”. I cladodi crescono l’uno sull’altro formando una struttura simile a uno stelo. Cadono spesso a terra, staccandosi da tutto il fusto, e mettono facilmente radici. Nelle Opuntie hanno solitamente una forma ovale, ma in questa particolare specie sono più allungate, irregolarmente ellittiche. La caratteristica tipica di questa cultivar è il soffice, lungo pelo bianco, che ricopre tutto il fusto e sostituisce le spine. La peluria germoglia dalle areole. Le areole sono le gemme tipiche delle cactacee, dalle quali si sviluppano delle spine. In questa specie, le areole sono come piccoli bottoni bianchi nella parte superiore di tubercoli leggermente pronunciati. La peluria e la tipica forma dei cladodi sono una caratteristica tipica di questa cultivar: l’Opuntia engelmannii regolare è piuttosto più simile a un fico d’india o a qualsiasi altra Opuntia e presenta spine gialle, rigide, lunghe, invece della peluria. I fiori, invece, sono solitari e spuntano all’apice del fusto. Hanno numerosi petali e un calice squamoso e succulento. Potrebbero essere gialli o arancioni.

Coltivazione:

Opuntia engelmannii cv. boskowitzii è una pianta robusta e non difficile da coltivare. Di seguito i nostri consigli:
Posizionala in un luogo luminoso, completamente esposto alla luce solare. La peluria dovrebbe essere in grado di proteggerlo dalle scottature. Per sicurezza, però, potresti evitare i raggi diretti del sole durante le ore più calde delle giornate estive.
La sua temperatura minima tollerata è di 3ºC. Si consiglia di metterla al riparo o di spostarla in casa se si vive in zone con inverni rigidi. Inoltre, le piogge invernali possono danneggiarla, provocando il marciume del fusto e delle radici.
In primavera e in estate annaffiala regolarmente ma solo quando il terreno si asciuga completamente. In inverno sospendere completamente qualsiasi irrigazione.
Scegli un substrato ben drenante, costituito da un compost standard con aggiunta di perlite, pomice o sabbia, oppure un substrato specifico per piante grasse.
Opuntia engelmannii cv. boskowitzii è una pianta tenace, abituata a prosperare in terreni poveri e sassosi; pertanto, la concimazione può essere limitata ad una sola volta all’anno, durante il periodo vegetativo (Primavera ed Estate), utilizzando prodotti specifici per cactacee, ricche di Fosforo e Potassio e povere di nell’azoto.
Il rinvaso può essere necessario anche una volta all’anno, in quanto Opuntia engelmannii cv. boskowitzii è una specie a crescita rapida. Si presta anche alla coltivazione nei giardini rocciosi delle zone a clima caldo ma attenzione: si espanderà in tutte le direzioni e occuperà tutto lo spazio disponibile. I suoi cladodi cadenti, infatti, potrebbero staccarsi e cadere a terra, mettendo facilmente nuove radici. Inoltre, è un cactus prostrato e i suoi steli cadenti possono mettere radici appena toccano il suolo.

Propagazione:

Tutte le Opuntie possono essere facilmente propagate attraverso semi e talee. I cladodi possono essere staccati e usati come talee. Vanno interrati per 2 centimetri di profondità nel terreno e messi in posizione eretta. Prima di piantarli, lascia asciugare la ferita per un paio di giorni, fino a quando non si forma un callo. I semi germinano in circa 2 settimane e devono essere conservati a 20/25ºC in un substrato umido.

Curiosità:

Opuntia prende il nome da “Opunte”, capoluogo della regione della Locride nell’antica Grecia.